CSM Ingredients, leader globale nella ricerca e produzione di ingredienti alimentari controllato da Investindustrial tramite il fondo Investindustrial VII, ha rilevato Hi-Food, azienda innovativa specializzata nello sviluppo di ingredienti di origine naturale (si veda qui il comunicato stampa). L’ha venduta l’azionista di maggioranza Synergetic, holding di Parma che fa capo a Giampaolo Cagnin, imprenditore alimentare particolarmente attento agli ingredienti naturali. I venditori hanno contestualmente reinvestito in CSM Ingredients, assumendo anche importanti incarichi nell’area commerciale e di ricerca e sviluppo.
Synergetic è stata assistita da Houlihan Lokey e dallo Studio Legale Giliberti Triscornia e Associati rispettivamente per gli aspetti finanziari e legali. Chiomenti e Slaughter and May sono stati i consulenti legali dell’acquirente.
Fondata nel 2012 a Parma da Giampaolo Cagnin, Massimo Ambanelli e Emanuele Pizzigalli in stretta collaborazione con l’Università di Parma, Hi-Food è cresciuta sviluppando soluzioni innovative nel mondo degli ingredienti per l’industria alimentare a base vegetale e clean-label. Le soluzioni dell’azienda sono caratterizzate dalla presenza di selezionati ingredienti privi di additivi chimici. In particolare, gli ingredienti di Hi-Food sono sviluppati con metodi di trasformazione innovativi e con materie prime di origine vegetale, che rispondono alla crescente domanda di prodotti sani e nutrizionalmente equilibrati contribuendo all’evoluzione sostenibile dell’industria alimentare. Hi-Food ha chiuso il 2020 con ricavi per 14,7 milioni di euro, un ebitda di 2,3 milioni e una posizione finanziaria netta di 1 milione (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Nei prossimi mesi, Hi-Food completerà la costruzione a Pilastro di Langhirano (Parma) di uno dei più moderni e avanzati impianti per la produzione e la lavorazione di ingredienti di origine vegetale, privi di allergeni e additivi di sintesi. Il nuovo impianto italiano, dotato di un centro permanente di ricerca sull’estrusione ad alta tecnologia, rappresenterà uno dei più avanzati centri di sviluppo e applicazione in Europa. L’impianto, grazie a un gruppo integrato di strutture pilota, laboratori sperimentali e macchine industriali, sarà in grado di creare prototipi di prodotti e nuovi alimenti con l’obiettivo di soddisfare le esigenze nutrizionali della clientela contemporanea e anticipare le tendenze future.
L’acquisizione di Hi-Food rientra nella strategia di Investindustrial, che vede il futuro dell’industria alimentare poggiare sullo sviluppo di aziende innovative e sostenibili. CSM Ingredients, che ad oggi conta già oltre 1.400 dipendenti, 3 centri di ricerca e innovazione, 8 stabilimenti produttivi e 2 poli di open-innovation, grazie ad Hi-Food compie un altro passo decisivo nella creazione di un polo ingredient-tech italiano dedicato allo sviluppo di soluzioni innovative per il mondo del food.
Con sede centrale in Lussemburgo e un fatturato di 500 milioni di euro, CSM Ingredients è leader nella ricerca e produzione di ingredienti alimentari. CSM Ingredients è leader in Italia nei prodotti da forno, posizione ottenuta facendo leva sulla forte rete commerciale e grazie alla presenza di uno stabilimento a Crema (Lombardia) che consente un presidio efficace del territorio e una risposta rapida e flessibile alle esigenze del mercato italiano. L’azienda è stata rilevata da Investindustrial nell’ottobre 2020 dal gruppo dei prodotti da forno CSM Bakery Solutions Limited controllato da veicoli di investimento facenti capo a Rhône Capital (si veda altro articolo di BeBeez).
Aldo Uva, ceo di CSM Ingredients, ha dichiarato in merito ad Hi-Food: “Nel contesto di innovazione e forte espansione di CSM Ingredients, Hi-Food è un’eccellenza nella ricerca di soluzioni che possano contribuire all’evoluzione sostenibile dell’industria alimentare. Questa acquisizione ci permette di combinare in maniera ottimale la solidità operativa, la presenza globale e il know-how di CSM Ingredients con lo spirito visionario e pionieristico di Hi-Food, contribuendo ad accelerare lo sviluppo di una realtà propulsiva per il futuro del food. L’acquisizione di Hi-Food rappresenta il primo traguardo di un programma di investimento in ricerca e sviluppo a livello globale, che nel medio termine supererà i 200 milioni di euro.”
Giampaolo Cagnin, cofondatore Hi-Food, che entrerà a far parte dell’advisory board di CSM Ingredients, ha affermato: “L’approccio scientifico e le innovazioni di Hi-Food troveranno nel gruppo CSM un trampolino di lancio ideale e una reciproca moltiplicazione del valore. Con la determinazione di Investindustrial nel voler contribuire a plasmare l’industria degli ingredienti verso un futuro più sostenibile, considero questa un’alleanza perfetta e con uno straordinario potenziale di creazione di valore.”
Andrea C. Bonomi, presidente dell’Industrial Advisory Board di Investindustrial, ha concluso: “La ricerca e lo sviluppo che hanno contraddistinto Hi-Food fin dalla fondazione sono un perfetto complemento della piattaforma industriale che abbiamo iniziato a costruire con l’acquisizione di CSM Ingredients nell’aprile 2021. Investindustrial è interessata in un’ottica di lungo periodo all’evoluzione dei settori che gravitano intorno alla sostenibilità del mondo food, come la produzione alimentare, gli ingredienti, gli integratori, il packaging e le chiusure. Negli ultimi cinque anni abbiamo effettuato 8 nuovi investimenti in questi settori, per un totale di 1,5 miliardi di euro di capitale. Le aziende su cui abbiamo investito hanno a loro volta realizzato ulteriori 11 acquisizioni e attualmente impiegano un totale di circa 10.300 dipendenti.”
L’ultima operazione di Investindustrial nel settore risale allo scorso ottobre, quando ha siglato con la famiglia Ferraioli l’acquisto del 63,13% del capitale di La Doria, il gruppo italiano quotato a Euronext Milan, primo produttore europeo di legumi conservati, di pelati e polpa di pomodoro nel canale retail e tra i principali produttori italiani di succhi e bevande a base di frutta, sul quale lancerà poi l’opa obbligatoria.
Quanto al fondo Investindustrial VII nello specifico, che a fine 2019 aveva chiuso la raccolta a 3,75 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez), Andrea Bonomi aveva dichiarato a BeBeez: “Al momento è investito solo per il 40%, quindi ha ancora parecchio spazio di manovra”, aggiungendo di non poter fornire la performance a oggi di questo singolo fondo, ma che “globalmente si può dire che dal 1990 ad oggi, con 54 disinvestimenti, abbiamo rispettato una media di Irr lordo del 25% annuo” (si veda altro articolo di BeBeez).
Al di fuori del settore alimentare, in questi giorni Investindustrial insieme a Carlyle sta studiando il disinvestimento da Design Holding, il polo dell’arredamento di alta gamma che comprende B&B Italia (arredamento), Flos e Louis Poulsen (illuminazione) e YDesign (e-commerce).
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