Itelyum, gruppo di Lodi attivo nella gestione, riciclo e valorizzazione dei rifiuti industriali (presente in Italia con 34 unità operative), controllato da Stirling Square Capital Partners e partecipato da Deutsche Beteiligungs AG (DBAG), ha acquisito una quota significativa di Plasta Rei (si veda qui il comunicato stampa).
La società è stata fondata nel 2021 da Francesco Borgomeo come progetto di riconversione di un impianto chimico situato nel comune di Cisterna di Latina, parte del gruppo internazionale Ecolab-Nalco, leader nel settore della produzione di additivi chimici per l’industria. Lo stabilimento, presente sul territorio da oltre 70 anni, a causa di una serie di contingenze e fattori era destinato alla chiusura, con conseguente licenziamento di tutti i lavoratori. La sfida intrapresa da Plasta Rei è stata quella di non disperdere le competenze, il know-how e le risorse del sito, ma di reindirizzarle verso i nuovi mercati legati all’economia circolare e garantire una nuova continuità occupazionale e una prospettiva futura per i dipendenti e il territorio.
Per la parte legale Itelyum è stata assistita dallo studio Curtis Mallet-Prevost Colt & Mosle. Il team interno di Itelyum ha operato con l’head of business development and M&A Flavio Ferrari e la business and M&A manager Greta Rognoni, la general counsel Laura Zanin, sotto la guida dell’amministratore delegato Marco Codognola. Borgomeo è stato assistito, per i profili legali, da Chiomenti e per gli aspetti finanziari da Massimiliano Facchi di Seven Capital Partners.
Con questa mossa Itelyum si posiziona quindi per diventare un importante produttore in Italia di PET riciclato chimicamente, proseguendo nel suo impegno verso l’economia circolare e la valorizzazione dei rifiuti speciali. A Cisterna di Latina, infatti, Itelyum e Plasta Rei stanno costruendo insieme un avanzato impianto di riciclo chimico per il PET, principalmente derivato dal food packaging, con l’ambizione di produrre granuli di PET riciclato al 100%. Questo prodotto, di qualità equiparabile al PET vergine, si distingue per la sua capacità di essere riciclato infinite volte senza degradarsi, a differenza di quanto avviene con il riciclo meccanico. Grazie alla tecnologia innovativa di Plasta Rei, il PET riciclato troverà impiego nell’industria degli imballaggi alimentari, favorendo un processo sostenibile di tipo bottle-to-bottle. Il processo di riciclo chimico messo a punto da Plasta Rei permette di recuperare oltre il 95% del PET utilizzato, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2 rispetto al materiale non riciclato.
Francesco Borgomeo, presidente di Plasta Rei, ha commentato: “L’ingresso di un player di grande valore come Itelyum nel capitale di Plasta Rei testimonia la validità del progetto e del percorso di riconversione e innovazione intrapreso e condiviso con organizzazioni sindacali, prefettura, regione, provincia e comune. Siamo peraltro particolarmente lieti dell’esito della Conferenza dei Servizi dove sono stati raccolti i pareri positivi degli enti coinvolti. Confidiamo che con i tempi tecnici necessari verranno stese le autorizzazioni conseguenti e verrà emesso il P.A.U.R. (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, ndr)”.
E Marco Codognola, amministratore delegato di Itelyum., ha aggiunto: “Il posizionamento di Itelyum nel mercato del riciclo della plastica è la nuova sfida che affrontiamo, come tutte le nostre operazioni di Business Development, consapevoli delle nostre capacità tecnologiche, della solidità del Gruppo e con la volontà di perseguire obiettivi di sviluppo sostenibile. Abbiamo individuato nell’ingresso nel capitale di Plasta Rei un’opportunità significativa sul mercato italiano per la crescita, con prospettive importanti anche al di fuori dell’Italia per ulteriori progetti”.
L’acquisizione della quota in Plasta Rei è solo l’ultimo di una serie di investimenti per Iteluym, che solo pochi giorni fa ha annunciato l’acquisizione di due società in Francia e in Germania: Safechem Europe GmbH, con sede a Düsseldorf (Germania), e Soledi Sas, con sede a Beaumont-les-Valence (Francia), per un fatturato complessivo di circa 40 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Si tratta delle prime acquisizioni condotte dal gruppo nel 2024, dopo la serie di oltre 40 già portata a termine negli ultimi dieci anni. Ad aprile 2023 aveva infatti rilevato da Petrokan spa, parte delgruppo Navenna-Petrokan, il 60% di Secomar spa e di Ambiente Mare spa (si veda altro articolo di BeBeez), specializzate nel settore dei rifiuti e della gestione ambientale nell’ambito portuale. Nel gennaio 2023 aveva invece acquisito il 61,98% di Ecowatt Vidardo, che svolge attività di termovalorizzazione di combustibile solido secondario ricavato da rifiuti speciali e da biomasse di scarto (si veda altro articolo di BeBeez). Al 2022 risalgono invece le acquisizioni di Ecologica Tredi srl, attiva nei servizi di trattamento e valorizzazione dei rifiuti industriali, pericolosi e non (si veda altro articolo di BeBeez); Sea Service srl, Crismani Ecologia srl e Navigazioni Stoini srl, tre società attive nel settore della gestione dei servizi ambientali in ambito portuale nel territorio del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia (si veda un altro articolo di BeBeez); Società Costruzione Impianti Ecologici (Scie srl), storica azienda della provincia di Bologna, attiva dal 1982 nella progettazione e nell’ingegneria di impianti per il trattamento e la depurazione delle acque reflue. Infine, nel gennaio dello scorso anno Itelyum aveva incrementato la quota di proprietà in Centro Risorse, Area, Keoma e Innovazione Chimica dal 70% all’85% (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Itelyum è nato a sua volta dall’integrazione tra Viscolube, azienda lodigiana prima in Europa nel riciclo dei lubrificanti, e Bitolea, società pavese leader continentale nella purificazione dei solventi usati. Il fondo III di Stirling Square aveva infatti rilevato la maggioranza di Viscolube nel dicembre 2011 dal gruppo Rietschaar sa e da Giorgio Carriero, che ha poi mantenuto una minoranza. Carriero aveva in precedenza rilevato la sua quota da ENI. Quanto a Bitolea, nel luglio 2017 era stata ceduta da Clessidra a Viscolube (si veda altro articolo di BeBeez). L’80% di Bitolea era stato acquisito da Clessidra nel 2012 tramite il fondo II, mentre la famiglia Intini aveva mantenuto il restante 20% del capitale. La famiglia era poi uscita del tutto dal capitale assieme a Clessidra quando Viscolube aveva rilevato la totalità del capitale. Stirling Square, all’inizio del 2020, aveva iniziato la ricerca di un nuovo investitore (si veda qui altro articolo di BeBeez), ma l’emergenza Covid aveva messo poi l’asta in stand-by tanto da spingere alla fine l’azionista di maggioranza a rivendere il gruppo a se stesso, investendo questa volta con il fondo IV, affiancato da DBAG per una minoranza(si veda altro articolo di BeBeez). Oggi sono presenti nel capitale del gruppo anche soci di minoranza.
Grazie alla crescita organica e per linee esterne, il gruppo ha generato nel 2022 570,1 milioni di euro di ricavi pro-forma e un ebitda rettificato pro-forma di 105,5 milioni (si veda qui la presentazione agli obbligazionisti), dopo aver generato ricavi pro-forma per 491,2 milioni di euro nel 2021 e un ebitda di 94,9 milioni, con un debito finanziario netto di 459,1 milioni a fine 2022 da 435,3 milioni di fine 2021. Nel primo semestre 2023, invece, i ricavi sono stati pari a 284,1 milioni(+5%), l’ebitda è salito a 51,1 milioni (+7%) e il debito netto è stato pari a 491,2 milioni (dai 459,1 milioni di fine dicembre 2022).
Sul fronte del debito, nel novembre 2021 Verde Bidco spa, controllante del gruppo, aveva ampliato di 30 milioni di euro il sustainability-linked bond con cedola 4,625% e scadenza ottobre 2026 da 450 milioni di euro collocato il settembre precedente e quotato alla Borsa del Lussemburgo (si veda altro articolo di BeBeez). L’emissione obbligazionaria di Itelyum ha raggiunto quindi il volume complessivo di 480 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, sempre a novembre 2021, l’emissione è stata ampliata di altri 30 milioni, per arrivare così agli attuali 510 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Inoltre, sempre sul fronte del debito, infine, lo scorso ottobre 2023 la controllata Itelyum Regeneration si è assicurato da illimity Bank una nuova linea di credito revolving da 30 milioni di euro (assistita al 90% dalla Garanzia SupportItalia di SACE), oltre a una linea di factoring per 10 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Finanza finalizzata a dare ulteriore impulso al percorso di sviluppo del gruppo.