Partirà il prossimo 16 luglio e terminerà il 5 agosto l’opa su Cerved, a 9,50 euro per azione, finalizzata al delisting del gruppo quotato a Piazza Affari e annunciata lo scorso marzo da ION Investment Group insieme al fondo sovrano di Singapore GIC e al nuovo socio FSI (si veda altro articolo di BeBeez), che a valle della vendita della sua quota in Cedacri ha reinvestito per il 9% in ION (si veda altro articolo di BeBeez).
La Consob ha infatti approvato il documento di offerta di Castor Bidco spa (si veda qui il comunicato stampa e qui il Documento di offerta), il veicolo interamente controllato da Castor srl, società controllata dall’irlandese Castor Bidco Holdings Ltd, a sua volta interamente controllata da FermIon Investment Group, società di diritto irlandese partecipata da ION Capital Partners per l’85,75% e da GIC Private Limited per il 10%. Il restante 4,25% di Castor è invece in mano a investitori istituzionali. Ricordiamo poi che il 7 marzo scorso FSI ha sottoscritto un accordo con ION per cui FSI si impegna a sottoscrivere, a fronte del versamento di 150 milioni, uno strumento finanziario emesso da Castor Bidco Holdings Limited, riscattabile o convertibile in azioni di categoria speciale della stessa Castor Bidco Holdings.
Il via libera di Consob segue quello di Banca d’Italia che lo scorso 1° giugno aveva rilasciato l’autorizzazione all’assunzione di un impegno irrevocabile all’acquisto indiretto di una partecipazione di controllo in Cerved Master Services spa (si veda altro articolo di BeBeez), mentre pochi giorni prima, il 14 maggio, Cerved aveva invece comunicato il via libera all’opa da parte del governo sul fronte del golden power.
L’offerta è condizionata al fatto che l’offerente arrivi a detenere, all’esito dell’offerta, una partecipazione diretta e/o indiretta superiore al 90% di Cerved (condizione soglia). E qui non sarà semplice convincere il mercato.
Il titolo Cerved continua infatti a viaggiare ben oltre Il prezzo di 9,5 euro per azione offerto da ION, GIC e FSI , che corrisponde a un multiplo implicito 2022 EV/ebitda di 10 volte e un rapporto prezzo/utile di 15,6 volte. Il che significa che in caso di consegna di tutte le azioni oggetto dell’opa, il consorzio di investitori ipotizza di mettere sul piatto a quel prezzo un totale di 1,855 miliardi di euro. Ma il titolo ancora ieri ha chiuso a 9,855 euro.
Intanto il primo trimestre 2021 Cerved ha registrato ricavi in lieve rialzo a 124,1 milioni (dai 121,8 milioni del primo trimestre 2020), un ebitda rettificato invariato 52,3 milioni con un’incidenza sui ricavi del 42,2%; un utile netto rettificato in lieve calo a 26,9 milioni (da 27,4 milioni) e un importante aumento dell’operating cash flow a 44,3 milioni (+51,3% da 29,3 milioni), a fronte di un indebitamento finanziario netto consolidato di 544,5 milioni pari a 2,7 volte l’ebitda rettificato dei 12 mesi a fine marzo, in miglioramento dai 587,7 milioni al 31 dicembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). I risultati del primo trimestre mostrano quindi un trend di miglioramento rispetto a quelli 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), che avevano evidenziato l’impatto negativo del lockdown da Covid-19 con il gruppo che aveva chiuso l’anno con 480 milioni di euro di ricavi consolidati (da 521 milioni nel 2019), un ebitda rettificato di 202 milioni (da 237 milioni) e un indebitamento finanziario netto appunto di 588 milioni (da 550 milioni).