Le insegne Coin e OVS potrebbero tornare a riunirsi in un unico gruppo. L’annuncio è arrivato ieri con una nota della catena di negozi di abbigliamento quotata a Piazza Affari, che ha comunicato che OVS spa ha sottoscritto con tutti gli azionisti di Coin spa una lettera di intenti relativa alla possibile acquisizione del 100% del capitale della catena di department store, che conta vendite sotto insegna per 400 milioni di euro, 37 negozi “full format” nelle più prestigiose location di centro città e 100 negozi a insegna Coincasa (si veda qui il comunicato stampa).
La lettera di intenti prevede che OVS abbia il diritto di avviare e condurre in esclusiva una fase di due diligence, nel corso della quale il Consiglio di Amministrazione si avvarrà di consulenti esterni, con l’obiettivo di addivenire al perfezionamento dell’acquisizione entro la fine di novembre 2022. Data la presenza di Stefano Beraldo, amministratore delegato di OVS, tra i soci di Coin, l’acquisizione ricade nella disciplina delle operazioni con parti correlate.
Oggi il capitale di Coin è partecipato al 21,25% da Team&Co srl, la holding che riunisce, con il 25% ciascuno, il presidente Giorgio Rossi, Enzo De Gaspari, l’accoppiata Jonathan Kafri e Alessandro Bastagli e il gruppo di dirigenti guidato da Stefano Beraldo che nel marzo 2018, allora riuniti nel veicolo Centenary, insieme a Pelee Umbrella Investment Fund Sicav (poi uscito dal capitale), avevano acquisito Coin da BC Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
Alcuni dei soci di Teams&Co compaiono poi anche direttamente nel capitale di Coin: con il 21,25% ci sono infatti la Hi-DEC Edizioni srl dell’imprenditore veneto Enzo De Gaspari, patron del gruppo di prodotti per la casa Edg); e la Joral Investments srl di Jonathan Kafri (proprietario del gruppo fiorentino di abbigliamento Sicem e fondatore, insieme al figlio, della catena di boutique hotel JK Places) e Alessandro Bastagli (imprenditore fiorentino che con la sua Lineapiù produce filati di lusso); con il 20,67% la Red Navy srl del presidente Giorgio Rossi (ex imprenditore del tessile, fondatore del marchio Norton & WIlson, e oggi attivo nel settore immobiliare); e con due piccole quote dello 0,29% ciascuno compaiono direttamente anche i manager Alessandro Faccio e Ugo Turi. Infine, con il 15%, nell’azionariato di Coin c’è anche la casa di moda Liu Jo spa, entrata in aumento di capitale nel novembre 2019.
Al momento della vendita alla cordata di imprenditori e manager nel 2018, Coin (senza OVS) contava circa 400 milioni di ricavi netti, 12 milioni di ebitda e 10 milioni di cassa e sulla base di quei numeri era stato valutato circa 70 milioni di euro.
BC Partners controllava il gruppo Coin dal 2011, in coinvestimento con Investindustrial e Ontario Teachers Pension Plan e con il management, che l’avevano delistato da Piazza Affari. I nuovi azionisti non avevano investito solo equity, ma anche sottoscritto strumenti finanziari di debito convertibili, non convertibili e pik (con interessi capitalizzati da pagarsi a scadenza) emessi da Icon sa in maniera non proporzionale alla partecipazione all’equity, con Investindustrial in particolare che aveva sottoscritto l’intera emissione di strumenti pik per 57,5 milioni (si veda MF Milano Finanza). Nell’aprile 2013, poi, gli azionisti avevano ricapitalizzato il gruppo per 53,8 milioni di euro per riequilibrare la situazione finanziaria e consentire al gruppo di mantenere inalterato il programma di investimenti (si veda MF Milano Finanza). Infine nel marzo 2015 i fondi avevano quotato la controllata OVS (si veda altro articolo di BeBeez) e in quell’occasione il partner di BC Partners, Nikos Stathopoulos, che era anche presidente di Coin, aveva dichiarato che per Coin il fondo era aperto a tutte le opzioni: una futura quotazione, la cessione a un altro fondo di private equity o la vendita a fondi sovrani.
Dopodiché BC Partners, con una serie di operazioni in accelerated bookbuilding, aveva via via ceduto sul mercato tutte le quote di OVS, con l’ultima, del 17,835%, che era stata venduta per 74,9 milioni di euro nel marzo 2019 a Tamburi Investment Partners (si veda altro articolo di BeBeez), che è tutt’ora il primo azionista della società con il 25,14%.