Polo del Gusto, subholding del gruppo Illy, si è assicurata da investimento di 3 milioni di euro da parte di Simest per finanziare il piano di investimenti della controllata Domori, produttore di cioccolato pregiato, nel mercato del Regno Unito, oltre che in Italia. L’operazione sarà condotta da Simest sia direttamente sia attraverso il suo Fondo di Venture Capital, strumento agevolativo gestito in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (si veda qui il comunicato stampa).
Più nel dettaglio, la sottoscrizione del contratto, avvenuta il 19 dicembre, permetterà a Domori di finanziare lo sviluppo commerciale nel mercato UK attraverso la controllata inglese Prestat Group Ltd con l’apertura di 7 nuovi punti vendita e di realizzare nuovi investimenti tesi a favorire l’efficientamento produttivo. Inoltre, servirà anche a rafforzare la presenza del brand in Italia, con la realizzazione del nuovo stabilimento ex Streglio, una Cittadella del Cioccolato con un’ampliata capacità produttiva.
Ricordiamo che Domori è entrata nel mercato britannico nel 2019 proprio attraverso l’acquisizione della società londinese Prestat, produttrice di cioccolato sul segmento luxury (si veda qui il comunicato stampa di allora). A oggi, Prestat è uno dei principali player attivi nel mercato UK nel settore del cioccolato premium e detentore del Royal Warrant, lo status di fornitore ufficiale della Casa Reale Inglese. Nel primo semestre 2022, Prestat ha acquisito lo storico marchio Rococo Chocolates.
Riccardo Illy, presidente del Polo del Gusto, ha commentato: “L’operazione con Simest è coerente con il piano di sviluppo previsto per Prestat, con una notevole accelerazione dei tempi. L’obiettivo a breve-medio termine è quello di posizionarsi in maniera significativa sul segmento B2C; Prestat, infatti, è tradizionalmente focalizzata sul segmento B2B, che porta circa il 60% del fatturato; Rococo Chocolates si posiziona da sempre nel settore B2C – che copre oltre il 70% (includendo le vendite tramite il canale online) e porta in dote due stores localizzati a Londra. Nel piano, inoltre, si prevede l’apertura di nuovi store di proprietà, anche in un’ottica di rafforzamento dell’integrazione all’interno del Gruppo, dal momento che i negozi potranno accogliere anche le produzioni a marchio italiano, come Domori, che già fornisce Prestat della materia prima”.
“Il Gruppo Polo del Gusto è da sempre sinonimo di Made in Italy in tutto il mondo. Con questa operazione Simest conferma il proprio impegno a supporto dell’eccellenza italiana, affiancando Domori in un’importante operazione di espansione sul mercato britannico”, ha affermato Regina Corradini D’Arienzo, amministratore delegato di Simest, che ha aggiunto: “La qualità dei prodotti, il controllo rigoroso di tutta la filiera di approvvigionamento e l’impiego di tecnologie a basso impatto ambientale, ne fanno della società piemontese un partner ideale. Siamo più che mai impegnati a investire in realtà innovative e sostenibili”.
Ricordiamo che la sub-holding Polo del Gusto, aggruppa i marchi di thè (Dammann Frères), cioccolato (Domori e Rococo Chocolate), confetture (Agrimontana), vino (Mastrojanni), biscotti (Pintaudi), bar e gelaterie (Fgel) e succhi di frutta (Achillea).
Sul Polo del Gusto sono in corso da tempo trattative con altri potenziali investitori. Si è parlato di una cessione di una quota di minoranza (20-40%) della società, valutata attorno ai 250 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), ma per il momento non si è arrivati a qualcosa di concreto. Alcuni rumor riferivano di trattative con Dea Capital Alternative Funds sgr, poi finite in un nulla di fatto (si veda altro articolo di BeBeez). Tuttavia la scorsa estate l’operazione si è trasformata in un’apertura del capitale a nuovi investitori per le due principali controllate, cioé proprio le società del cioccolato: Damman e Domori. Come riferito da Riccardo Illy (si veda altro articolo di BeBeez), che a Italia Oggi aveva dichiarato: “Ci sono ancora contatti aperti, ma intuiamo la difficoltà a capire la complessità del Polo del Gusto, una realtà con quote di controllo e di minoranza in società che vanno dal tè al cioccolato, dal vino ai biscotti. Alla fine abbiamo accettato l’idea di avere due partner finanziari nelle due principali società: Dammann e Domori. In entrambe abbiamo due negoziati in corso. Questa è la via più semplice per gli investitori, anche se più complessa per noi che dovremo chiudere due operazioni. Il progetto è di procedere a un aumento di capitale per Domori, con lo scopo di patrimonializzarla, e a una cessione di azioni Dammann, per acquisire risorse da investire”. Ma per ora è un.nulla di fatto.
Il Polo del Gusto nel 2021 per la prima volta ha superato i 100 milioni di fatturato, segnando un + 36% sul 2020, e un +13% sul 2019. Tutti i marchi del Polo hanno chiuso in positivo e in crescita: i dati più notevoli riguardano le aziende trainanti del gruppo, in particolare modo Dammann Frères, che ha chiuso l’anno con un fatturato di 37,2 milioni, e Domori, che ha chiuso con 26,3 milioni. Seguono Agrimontana con 25,1 milioni, Prestat con 7,3 milioni, Mastroianni con 3,6 milioni e F-Gel con 1,9 milioni.
Ricordiamo che a fine novembre la dinastia triestina Illy ha varato il riassetto del gruppo di famiglia e ridefinito strategie e obiettivi. I fratelli hanno infatti raggiunto un accordo in base al quale Anna, Riccardo e Andrea, tramite un veicolo societario di proprietà, hanno acquistato l’intera partecipazione detenuta da Francesco, il 20,7%, nella holding familiare (si veda altro articolo di BeBeez), a cui fanno capo sia la sub-holding Polo del Gusto sia IllyCaffè, il cui 20% è nel portafoglio di Rhône Capital (si veda altro articolo di BeBeez).