Nactarome, tra i principali produttori europei di aromi naturali per alimenti, passerà sotto il controllo del fondo di private equity americano TA Associates, mentre i manager-imprenditori delle società che via via si sono unite al gruppo, reinvestiranno nel veicolo di acquisizione per una minoranza, cosa che ci si aspetta farà anche il fondo Ambienta III, gestito da Ambienta sgr, sinora socio di controllo all’80% (si veda qui il comunicato stampa di Ambienta e qui quello di TA Associates). L’operazione, che è stata condotta sulla base di una valutazione di 500 milioni di euro, è stata annunciata ieri, era nell’aria dallo scorso settembre (si veda altro articolo di BeBeez). E a regime, secondo quanto risulta a BeBeez, TA Associates manterrà una quota di controllo nell’ordine del 70-80%.
A contendersi il gruppo si dice ci fossero, oltre ad altri fondi di private equity, anche soggetti strategici, come la svizzera Firmenich, la tedesca Symrice, la multinazionale irlandese Kerry e il gruppo americano dell’agroalimentare, McCormick (peraltro già autore di due acquisizioni in Italia nel 2015 e 2016, si veda altro articolo di BeBeez).
Ambienta sgr è stata assistita nel deal da Lazard e BNP in qualità di advisor finanziari, Pedersoli
Studio Legale in qualità di advisor legale, EY per i servizi di due diligence finanziaria, FRM Studio legale tributario per la due diligence fiscale e da Ramboll per la due diligence ambientale. Nomura e LABS Corporate Finance sono invece stati gli advisor finanziari di TA Associates. Il closing dell’operazione è previsto nel primo trimestre del 2022.
Nactarome è un progetto di buy-and-build di Ambienta volto a creare una piattaforma europea leader
nell’ingredientistica naturale per il settore alimentare e delle bevande. Secondo quanto risulta a BeBeez, il fondo in tre anni ha investito nel progetto 100 milioni di euro, aggregando piccole aziende con un ebitda nell’ordine dei 3-5 milioni di euro e ricavi tra i 10 e 15 milioni, dimensioni cioé che difficilmente avrebbero attratto l’interesse di soggetti strategici. Ma oggi il risultato di questa aggregazione è un soggetto molto benorganizzato a livello di geografie e di industrie, anni luce dalla tipica impostazione della pmi e che ora ha tutte le carte in regola per fare un ulteriore salto dimensionale per aggregare altre realtà del settore. E’ proprio per questa potenzialità strategica che Ambienta è riuscita a spuntare una valutazione che le ha assicurato un Irr da top quartile tra i fondi di private equity, il che significa, stando alle ultime statistiche di Preqin relative a fine 2020, stiamo parlando di un Irr netto superiore al 20% all’anno per i fondi raccolti negli ultimi 10 anni.
Il gruppo Nactarome è nato infatti a inizio 2020 dall’aggregazione di tre aziende controllate da Ambienta, cioè le italiane AromataGroup (aromi e coloranti naturali, acquisita nel 2018, si veda altro articolo di BeBeez), Ipam (ingredienti per panature, add-on di Aromata del 2019, si veda altro articolo di BeBeez) e l’allora appena acquisita francese Nactis, (si veda altro articolo di BeBeez) con un fatturato aggregato al momento della costituzione di 100 milioni di euro. Successivamente, nell’aprile dello stesso anno, è stata acquisita l’inglese Create Flavours, grazie alla quale sono stati superati i 110 milioni di euro di fatturato (si veda altro articolo di BeBeez). Ma non è finita qui, perché nell’aprile di quest’anno il gruppo ha annunciato l’acquisizione della britannica TasteConnection, tra i principali produttori inglesi di soluzioni aromatiche innovative per il settore alimentare, acquisita lo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez); infine Nactarome lo scorso maggio ha comprato il distributore tedesco di coloranti alimentari Pharmorgana, mentre pochi giorni fa il gruppo ha annunciato anche l’acquisto dell’italiana FIAS – Fabbrica Italiana Aromi Speciali, che produce aromi per pasticceria e gelateria (si veda altro articolo di BeBeez).
In circa quattro anni, dai 30 milioni di fatturato di Aromata Group a fine 2017, Il gruppo, ha quindi più che quadruplicato i ricavi tenendo conto anche dell’ingresso di Fias nel gruppo, raggiungendo quota 137 milioni di euro di ricavi pro-forma a fine 2021 con oltre a 25 milioni di euro di ebitda, mentre sul fronte dei dipendenti è passato da un centinaio a quasi 600 persone.
Oggi Nactarome, con sede a Bresso (Milano), conta più di 4.500 clienti in 100 paesi diversi ai quali è in grado di fornire soluzioni customizzate grazie alla presenza dei suoi 11 stabilimenti fra Italia, Regno Unito, Francia e Belgio. Ora, con la prossima fase, l’obiettivo sarà quello di raggiungere ricavi di 350-400 milioni di euro nell’arco dei prossimi tre anni.
Una crescita che continuerà a essere spinta da acquisizioni, ma che nel contempo vedrà le società del gruppo crescere a loro volta, grazie al fatto che il mercato degli aromi naturali è in pieno boom, come conseguenza del trend del “free from” che sta permeando tutto il settore del food & beverage.
Ambienta sgr è uno dei più grandi asset manager europei interamente focalizzato sulla sostenibilità ambientale e l’investimento in Nactarome rientra nel segmento “Pollution Control” rispetto alla strategia di investimento del fondo, poiché il DNA di sostenibilità dei suoi prodotti risponde perfettamente alla missione ambientale della firm. Nactarome, infatti, utilizza ingredienti minimamente lavorati, naturali e non OGM e nel 2020, considerando solo il campione di SKU più venduto, ha evitato l’utilizzo di circa 216 tonnellate di sostanze inquinanti.
Dr Hans Udo Wenzel, founder e chairman di Nactarome, ha commentato:” Siamo estremamente soddisfatti e
grati del nostro percorso con Ambienta, che ha permesso al nostro gruppo di diventare un leader a livello europeo. Siamo orgogliosi di poter continuare il nostro progetto con TA Associates e sviluppare ulteriormente Nactarome in nuovi paesi, mercati e tecnologie. Tutto questo è possibile grazie alle nostre persone, al know-how e alle relazioni con i clienti”.
Mauro Roversi, partner e cio di Ambienta, ha aggiunto: “Abbiamo fatto di Nactarome il deal più grande
nella storia di Ambienta, perché siamo stati progressivamente sempre più confidenti di poter creare
valore industriale in un settore altamente strategico per l’industria del food & beverage, in forte
cambiamento grazie al trend del natural. I ritorni finanziari conseguiti sono il risultato diretto di
un’esecuzione impeccabile della strategia e di un management team eccezionale”.
Il risultato dell’operazione Nactarome è certamente un bel biglietto da visita per quando Ambienta l’anno prossimo inizierà a pianificare la raccolta del suo quarto fondo, che per dimensioni sarà superiore al terzo, che aveva chiuso la raccolta nel 2018 a quota 635 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Secondo quanto risulta a BeBeez, infatti, il fondo III, tenuto conto di un paio di operazioni in stato avanzato e in via di conclusione, è ormai investito per circa i due terzi.