Sta preparando tutto per la exit dal tour operator Alpitour e dal produttore italiano di tessuti di alta gamma Limonta la holding di investimento quotata a Piazza Affari Tamburi Investment Partners, che, nella nota di presentazione dei conti 2023 pubblicata ieri pomeriggio, ha reso noto che Il Consiglio di amministrazione ha approvato un’evoluzione del progetto Asset Italia spa con modalità parzialmente differenti da quelle originarie (si vedano qui il comunicato stampa e qui la lettera agli azionisti).
Nel dettaglio, al posto della prospettata integrazione di Asset Italia in TIP, i soci del veicolo di club deal Asset Italia, tra cui la stessa TIP, diverranno soci di singoli veicoli dedicati rispettivamente all’investimento in Alpitour e Limonta o, comunque, soci diretti o indiretti delle società target in cui Asset Italia ha investito, e questo “anche allo scopo di creare binari più efficaci e distinti, anche sotto il profilo temporale, in relazione ai processi di valorizzazione delle singole società target secondo la modalità tecnica che sarà individuata quale la più opportuna ed efficiente per perseguire tali obiettivi”. All’operazione, ha precisato ancora TIP, parteciperanno anche Angelini Investments srl, d’Amico Società di Navigazione spa e Gruppo Ferrero spa, tutte società riconducibili a membri del Cda di TIP e che partecipano a loro volta al capitale di Asset Italia, di cui TIP è azionista per circa il 20%.
Ricordiamo, infatti, che TIP è azionista indiretto di Alpitour, appunto attraverso Asset Italia, il quale a sua volta possiede al 100% Asset Italia 1 srl che detiene (su base fully diluted) circa il 59% di Alpitour: da un latto, infatti, possiede il 49,9% di Alpiholding srl., che a sua volta possiede il 40,90% del capitale di Alpitour (43,14% fully diluted), sia una partecipazione diretta in Alpitour del 35,18% (37,11% fully diluted). Lo scorso fine settembre, TIP ha annunciato di aver dato mandato a Goldman Sachs Bank Europe di gestire il processo di vendita di Alpitour (si veda altro articolo di BeBeez) e a fine gennaio si parlava di cinque potenziali interessati: Certares, lo stesso fondo di private equity statunitense che a fine 2022 aveva ottenuto l’esclusiva a trattare per l’allora Alitalia (si veda altro articolo di BeBeez); la spagnola Wamos, terzo gruppo turistico più importante della penisola iberica; la tedesca TUI, una delle maggiori compagnie al mondo; e altre due multinazionali del settore, di cui una americana e l’altra asiatica (si veda altro articolo di BeBeez). Gli ultimi rumor dicono invece che la short list selezionata dagli advisor si sia ridotta a soli tre pretendenti: Certares, un gruppo strategico asiatico e un private equity internazionale. Il tutto per una valutazione di Alpitour compresa tra 1,3 e 1,5 miliardi di euro e per una exit che ora si dice potrebbe essere condotta non solo come vendita ma anche come ipo.
La nota diffusa ieri da TIP sottolinea che Alpitour ha contributo in modo rilevante al risultato 2023 di TIP, ricordando cheil gruppo è in forte crescita e “che nell’esercizio 2022/23 (chiuso al 30 ottobre) ha raggiunto un ottimo risultato grazie all’andamento del settore, ma soprattutto grazie agli investimenti effettuati ed all’ottimizzazione della struttura e del modello di business realizzati durante il periodo pandemico”. L’esercizio che si è chiuso il 31 ottobre 2023, infatti, ha registrato risultati in netto miglioramento con ricavi lordi per 2,3 milioni (da 1,9 miliardi), ricavi netti per 1,95 miliardi (da 1,6 miliardi), un ebitda di 253,7 milioni (da 142,5 milioni), un utile netto di 40,6 milioni (da una perdita netta di 29,2 milioni), a fronte di un indebitamento finanziario netto di 1,35 miliardi (da 1,39 miliardi) e di un patrimonio netto di 88,3 milioni (da 53,1 milioni)(si vedano qui il bilancio 2023 e qui il bilancio al 31 ottobre 2022).
L’altra ricca partecipazione vicina al disinvestimento, si diceva, è poi quella in Limonta produttore italiano di tessuti di alta gamma, al cui capitale TIP partecipa attraverso Asset Italia 3 srl, che possiede il 25%. Il veicolo di TIP era entrato nella società tessile nel 2021 rilevando la sua quota dalla famiglia Limonta, in un’operazione condotta in parte in aumento di capitale e in parte mediante acquisto di azioni, il tutto per un investimento complessivo di circa 89 milioni di euro (si veda qui altro articolo di BeBeez). Limonta, si legge nella nota diffusa ieri da TIP, ha chiuso il 2023 con ricavi per 187 milioni di euro, in leggero callo (-4,5%) dal 2022, ma comunque con un margine di ebitda di ben il 23,6%, quindi con un ebitda di oltre 44 milioni, e con posizione finanziaria netta positiva. Nella relazione semestrale di TIP si leggeva inoltre che
Limonta aveva chiuso il primo semestre 2023 con ricavi consolidati di 101,3 milioni, in crescita del 3,8% rispetto ai 97,6 milioni al giugno 2022, un ebitda di 24,8 milioni, in crescita del 15,3% rispetto ai 21,5 milioni al giugno 2022 e con liquidità disponibili per circa 105 milioni, in crescita rispetto ai 74,3 milioni al giugno 2022 (+41,9%) e ai circa 89 milioni al 31 dicembre 2022 (+18%). Che Limonta sia in fase di disinvestimento lo aveva già detto Alessandra Gritti, vice presidente e amministratore delegato di TIP, intervistata da BeBeez Magazine n. 18 del 24 febbraio scorso. “Abbiamo tre o quattro aziende di cui studiamo l’ipo perché ora hanno le caratteristiche giuste per essere quotabili. Parlo di Chiorino, Limonta e Eataly. Non abbiamo fretta perché sono aziende in ottima salute che, ci danno già importanti risultati. Ma non appena il mercato si riapre, e stiamo già vedendo un aumento delle ipo in Europa, una di esse andrà in ipo”. Gritti non aveva parlato di ipo invece per Alpitour, ma appunto ora forse questa ipotesi sembra riprendere quota, accanto a quella della vendita.
Per quanto riguarda i numeri di bilancio 2023 di TIP, invece, la holding ha chiuso l’anno con un utile consolidato pro-forma di 149,1 milioni, in crescita rispetto ai circa 139 milioni del 2022, e con una quota di risultato delle partecipate collegate, che è ammontata a circa 83,1 milioni, notevolmente superiore ai circa 68,5 milioni del 2022. Un trend che era già stato evidenziato alla fine dei nove mesi 2023 (si veda altro articolo di BeBeez)
Di pari passo il patrimonio netto consolidato è salito a circa 1,44 miliardi dagli 1,17 miliardi di fine 2022, dopo distribuzioni di dividendi per 21,7 milioni e ulteriori acquisti di azioni proprie per 20,4 milioni. Le plusvalenze realizzate nel 2023, complessivamente pari a circa 115 milioni, sono relative ad alcune cessioni tra cui quelle relative a una quota di circa il 5% delle azioni di Gruppo IPG Holding spa (maggior azionista di Interpump Group), a una quota di circa un terzo della partecipazione in Azimut/Benetti, a un disinvestimento parziale di azioni di Prysmian e di altre minori.
Nell’anno TIP ha investito in partecipazioni 144 milioni ed effettuato disinvestimenti per circa 190 milioni. Nel dettaglio, globalmente nell’anno il gruppo TIP ha effettuato investimenti diretti in equity in società terze per 123,9 milioni, acquisti di azioni proprie per 20,4 milioni e disinvestimenti diretti (incluse le distribuzioni di dividendi delle società collegate che, non transitati da conto economico, sono stati portati contabilmente a riduzione dell’investimento effettuato) per 211 milioni.
Tamburi Investment Partners è uno degli operatori di private capital quotati sulle principali borse Usa ed europee, parte del portafoglio monitorato sulla pagina Trading floor di BeBeez, in collaborazione con eToro.