Nonostante il 2022 sia stato segnato dalla guerra in Ucraina e dalla crisi energetica, quasi tutte le 31 partecipate di Tamburi Investment Partners hanno fatto registrare un altro anno record, portando la società a chiudere il bilancio 2022 con 139 milioni di euro di utili dai 127,9 milioni del 2021. E’ quanto si legge nella lettera agli azionisti della holding quotata a Piazza Affari (si veda qui il comunicato stampa e qui la presentazione per gli analisti) nella quale TIP chiarisce l’intenzione di continuare a seguire la strategia di investire in società che, nel tempo, possano essere quotate in Borsa. Realtà come Alpitour, Azimut Benetti, Bending Spoons, Beta, Dove Vivo, Eataly, Engineering, Lim
Passando in rassegna le diverse società private presenti nel portafoglio, la holding fondata da Gianni Tamburi fa sapere che Alpitour, società in cui TIP è entrata nel 2017 tramite aumento di capitale (si veda altro articolo di BeBeez), è uscita da un periodo “difficilissimo” come il biennio pandemico, con il 2023 che potrebbe essere l’anno “di vera svolta” in cui la redditività potrebbe essere a livelli “molto al di sopra dell’anno migliore pre-Covid”. Intanto, nel 2022 l’agenzia di viaggi ha registrato vendite nette per 1,4 miliardi, in crescita del 51% circa rispetto all’anno precedente in cui erano ancora in vigore le restrizioni ai viaggi, mentre la struttura patrimoniale vede una posizione finanziaria netta di 2,7-2,9x l’ebitda anche grazie all’aumento di capitale sottoscritto da TIP a fine 2021.
Azimut Benetti, leader mondiale nella costruzione di yacht e megayacht, beneficiando delle tendenze di mercato post pandemia ha chiuso l’esercizio al 31 agosto 2022 con oltre un miliardo di fatturato (+22% su base annua) e più di 100 milioni di ebitda, in accelerazione. Ricordiamo che TIP è entrata nella società nel 2015 dopo aver rilevato quote dall’ex azionista Mittel e aver sottoscritto nuove quote (si veda altro articolo di BeBeez).
Andando avanti, Beta, azienda brianzola specializzata nella produzione di utensili professionali, ha chiuso un anno con buona redditività ma “non ai livelli sperati” in quanto penalizzata dal rafforzamento del dollaro e i costi di logistica. 226 i milioni di fatturato registrati lo scorso anno (+10,9% dal 2021), ma i 26 milioni di ebitda non sono, fa sapere TIP, la cifra che “anche a seguito delle acquisizioni effettuate nel periodo, avremmo desiderato”. La holding quotata era salita al 48,99% di Beta nel 2021, in un momento in cui era stato chiuso il veicolo di investimento in club deal TIPO di cui la holding deteneva il 29,29% (si veda altro articolo di BeBeez).
Diverso il discorso per Chiorino, uno dei leader mondiali nel settore dei nastri di trasporto e di processo e partecipato al 20% da TIP (si veda altro articolo di BeBeez). La società ha toccato i 43 milioni di ebitda 2022 con un’incidenza del 25,7% sul fatturato, e una posizione sul mercato internazionale “molto forte”. La quotazione in borsa, fa sapere TIP, non è stata finora possibile “per la svolta dei mercati e per la decisione della famiglia Chiorino e nostra di evitare di accettare prezzi che non avrebbero fatto giustizia della sua qualità e leadership”.
Passando a Limonta, produttore italiano di tessuti di alta gamma, nel 2022 ha quasi raggiunto i 200 milioni di fatturato (+12,6% dall’anno precedente), mantenendo una forte redditività e 90 milioni di liquidità che verranno destinati ad acquisizioni, ricordando l’obiettivo di quotazione in un orizzonte di medio termine. Tamburi è entrata nella società tessile nel 2021 rilevando il 25% delle quota dalla famiglia Limonta, un’operazione condotta in parte in aumento di capitale e in parte mediante acquisto di azioni, il tutto per un investimento complessivo di circa 89 milioni di euro (si veda qui altro articolo di BeBeez)
Tra gli altri investimenti, TIP fa sapere che l’operatore di rete Vianova continua a stupire per crescita e redditività, mentre per Eataly, di cui TIP è azionista tramite Clubitaly, resta l’attesa delle clearence delle liquor authority per poter finalizzare l’annunciata combinazione con il gruppo Investindustrial, che ricordiamo ha rilevato il 52% dalla famiglia Farinetti lo scorso settembre sia sottoscrivendo un aumento di capitale da 200 milioni di euro sia rilevando, si è detto, per altri 140 milioni parte delle quote degli altri azionisti (si veda qui altro articolo di BeBeez).
In generale, il 2022 è stato un anno positivo per la holding di Tamburi che ha effettuato globalmente investimenti in equity per circa 130 milioni (che salgono a circa 190 milioni con l’effetto dei club deal), come gli accordi per il 28,5% di Simbiosi Srl e il 25% in Mulan, e disinvestimenti diretti per circa 150 milioni. In generale, considerando l’effetto dei club deal promossi da TIP il valore di mercato degli investimenti finora effettuati direttamente da TIP e dai veicoli partecipati supera i 5 miliardi. L’utile netto della holding, come detto in apertura, è stato di 139 milioni, quindi superiore ai 127,9 milioni del 2021, con patrimonio netto consolidato di circa 1,17 miliardi (rispetto a 1,26 miliardi al 31 dicembre 2021) dopo distribuzioni di dividendi per oltre 20 milioni e acquisti di azioni proprie per circa 20,7 milioni (si veda qui il comunicato stampa sui conti 2022).
Guardando le valutazioni del titolo, che ha chiuso la seduta di venerdì 17 marzo in calo dell’1,5% ad euro 7,25, TIP non nasconde il proprio disappunto per l’andamento borsistico del 2022 definendo il valore “inspiegabilmente depresso”, anche se la performance a lungo termine evidenzia, sui dieci anni trascorsi, un guadagno del 380% circa, con total return del titolo pari al 428,1%.