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Central Sicaf spa, società immobiliare controllata dalla francese Covivio, quotata a Parigi e braccio immobiliare della famiglia Del Vecchio, si è assicurata un finanziamento da 290 milioni di euro da un pool di banche composto da BNP Paribas(anche nel ruolo di banca agente), Crédit Agricole CIB, Natixis CIB, Crédit Agricole Italia, BPER Banca, Banca Popolare di Sondrio e Banco di Sardegna.
BonelliErede ha assistito Central SICAF per gli aspetti legali dell’operazione, mentre Legance ha affiancato le banche finanziatrici (si veda qui il comunicato stampa dei legali).
Central Sicaf, che gestisce un patrimonio di circa un miliardo di euro, era stata costituita nei primi mesi del 2017 mediante l’apporto, da parte di Covivio, del portafoglio immobiliare locato a Telecom Italia. Gli immobili in portafoglio, quasi tutti locati a TIM, sono concentrati a Milano (33%), Roma (18%), Napoli (16%) e Torino (4%). Il resto è distribuito in altre città italiane (25% al Nord, al netto di Milano e Torino).
La società è controllata appunto da Covivio (al 51%) ma partecipata anche dal gruppo energetico francese di Stato EDF (24,5%) e Predica (la compagnia assicuratrice vita di Crédit Agricole, anch’essa con il 24,5%).
Central Sicaf sta via via dismettendo il suo portafoglio. L’ultima cessione annunciata risale a un anno fa e riguardava la vendita a un investitore italiano di un immobile a Forte dei Marmi, in Toscana, per un controvalore di 7,3 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). A novembre 2022 la Sicaf aveva invece venduto a un investitore internazionale un portafoglio di 16 immobili, distribuiti su tutto il territorio nazionale, per 91,3 milioni (si veda qui il comunicato stampa di allora) e nel giugno 2022 aveva finalizzato la vendita ad AP Wireless Italia InfraRe, società controllata da Radius Global Infrastructure, di un portafoglio di 12 immobili a destinazione d’uso mista per 87,7 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). A fine marzo dello stesso anno aveva venduto invece un portafoglio di centraline telefoniche, distribuito su tutto il territorio nazionale (con prevalenza in Piemonte e Basilicata), a un investitore internazionale, per un controvalore di 45,1 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Prima, a novembre del 2021 aveva ceduto 17 immobili di varie destinazioni d’uso sempre a AP Wireless Italia Infrare, al prezzo di 111,15 milioni di euro. L’operazione aveva riguardato immobili situati prevalentemente in città secondarie in tutto il territorio nazionale (si veda qui altro articolo di BeBeez). Inoltre, nei primi giorni di novembre 2021, Central sicaf aveva ceduto il complesso ex Telecom di Tiriolo (Catanzaro) al Fondo infrastrutture per la Crescita – ESG (Fondo IPC) gestito da Azimut Libera Impresa sgr spa (si veda altro articolo di BeBeez). La vendita era stata perfezionata a un prezzo di 10,7 milioni di euro, a valori sostanzialmente in linea con quelli mercato. In precedenza, nell’aprile 2021, la Sicaf aveva già perfezionato la vendita, sempre ad AP Wireless Italia Infrare, di un altro portafoglio di otto immobili a destinazione d’uso mista, per un prezzo complessivo di 58,4 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Infine, nel maggio 2020 la società aveva siglato un accordo con per commercializzare un altro gruppo di immobili affittati sempre a Telecom e localizzati in diverse città italiane (si veda altro articolo di BeBeez).