![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2022/05/MArio-Abbadessa_Si1-kV1H-U31201756215905VC-656x492@Corriere-Web-Sezioni-600x450-1-300x225.jpg)
Hines, investitore globale in real estate, investirà 200 milioni di euro per la realizzazione di un office campus a Milano, il primo in una zona centrale della città. La società ha deciso così di ampliare il proprio portafoglio nel segmento uffici con un progetto di riqualificazione del complesso direzionale in via Tortona 25 (si veda qui il comunicato stampa).
L’investimento sarà finalizzato, in partnership con un investitore istituzionale estero, tramite l’acquisto del 100% delle quote di un fondo gestito da Bnp Paribas Reim. Il progetto prevede quattro edifici con destinazione direzionale su una superficie complessiva di 30.000 metri quadri. Fino a dicembre 2023 Hines, in veste di sviluppatore e co-investitore, seguirà la pianificazione e i processi autorizzativi con l’obiettivo di dare il via ai lavori a inizio del 2024 e terminarli entro la metà del 2026.
Hines è stata assistita da Freshfields Bruckhaus Deringer per i temi legali, DLA Piper per la strutturazione e gli aspetti regolamentari, Belvedere Inzaghi & Partners per i temi amministrativi e urbanistici, nonché da Studio Notarile Cortucci per le verifiche notarili. EY ha curato gli aspetti fiscali, il Gruppo Yard Reaas ha seguito le tematiche di natura tecnica, mentre Avalon ha seguito la valutazione del fondo.
Si tratta del primo progetto di un office campus in centro a Milano pensato per rispondere alle nuove esigenze di un mercato del lavoro pesantemente colpito dal Covid-19, anche in termini di flessibilità degli spazi e con una maggior attenzione al benessere dei dipendenti. L’operazione sarà condotta nel rispetto dei più elevati standard internazionali di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, con l’obiettivo di ottenere il rating Leed Platinum.
“Come per il residenziale e il retail, anche per gli uffici Hines si impegna a proporre un modello innovativo che sappia rispondere alle esigenze in evoluzione dei futuri occupanti, progettando il primo office campus a Milano dove la sostenibilita’ ambientale e sociale siano al centro dello sviluppo”, ha dichiarato Mario Abbadessa, senior managing director & country head di Hines Italy, spiegando che la società “crede molto nel segmento degli uffici, in costante crescita. Riconosciamo la necessità di un cambio di paradigma nel post-pandemia, dove le persone sono sempre più alla ricerca di un migliore equlibrio tra vita e lavoro”.
Ricordiamo che Hines, gruppo immobiliare con sede a Houston, in Texas, con 90 miliardi di dollari gestiti da 28 uffici in tutto il mondo, negli ultimi tempi è stata molto attiva in Italia. Nel gennaio scorso è partito lo sviluppo del primo lotto privato, denominato Unione 0, del mega progetto di riqualificazione urbana MilanoSesto (si veda altro articolo di BeBeez). Lo sviluppo del primo lotto privato di circa 250 mila metri quadrati di superficie costruita si inserisce nel più ampio progetto che trasformerà un’area di 1,5 milioni di metri quadrati, dove un tempo sorgevano le Acciaierie Falck di Sesto San Giovanni, in un nuovo polo urbano efficiente, sostenibile e inclusivo. Hines è anche advisor strategico e responsabile dello sviluppo dell’intero progetto, della durata di 13 anni. Prelios sgr, invece, agisce come gestore del fondo immobiliare Unione 0 e asset e project manager dell’intera iniziativa. Il fondo gestito da Prelios sgr è stato sottoscritto da Hines e Cale Street. A marzo sono stati siglati anche i primi importanti accordi di locazione a lungo termine: quello con Intesa Sanpaolo per la locazione della durata di oltre 15 anni della torre a uso direzionale (si veda altro articolo di BeBeez) e quello Accor, che a sua volta prenderà in affitto per 25 anni l’albergo da 301 camere in via di costruzione sempre nel lotto privato Unione 0 (si veda altro articolo di BeBeez).
Inoltre, Hines Italia RE srl ha presentato un’offerta non vincolante, condizionata a una due diligence confirmatoria, su Aedes SIIQ quotata a Euronext Milan (si veda altro articolo di BeBeez), offerta sulla quale Hines ha ottenuto una proroga rispetto alla deadline originaria per la presentazione, fissata al 30 aprile, impegnandosi lo scorso 19 maggio a formularla entro domani, 25 maggio (si veda qui il comunicato stampa). Nel dettaglio, Hines ha ribadito “il suo continuo interesse alla prosecuzione delle trattative con obiettivo di confermare l’interesse nell’operazione ed inoltrare una nuova offerta ad Augusto (comunque soggetta all’accordo sui testi contrattuali) entro il prossimo 25 maggio 2022, dopo che avrà ricevuto conferma della positiva conclusione dei processi decisionali dei propri partner investitori”.
Ricordiamo che l’azionista di maggioranza (al 51,25%) di Aedes SIIQ, è Augusto spa, in liquidazione dallo scorso agosto 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) e che per questo l’anno scorso ha incaricato Rothschild della vendita dell’intera quota in Aedes. Augusto spa è controllata da fine 2014 da Sator Private Equity Fund (attraverso Arepo AD sarl) e partecipata da Tiepolo srl, Prarosa spa e Agarp srl (queste ultime due controllate dalla famiglia Roveda, qui il comunicato stampa di allora). Augusto possiede anche il 35,47% di Restart spa, a sua volta quotata a Piazza Affari e a sua volta in vendita.
Se l’operazione andasse in porto, per il gruppo Usa sarebbe un altro grande colpo in Italia, dove ha di recente confermato l’impegno, annunciando a fine marzo l’avvio di un megaprogetto da 850 milioni di euro finalizzato allo sviluppo del residenziale a canone accessibile (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che l’iniziativa si articola su tre progetti distinti: a Lambrate, sui Navigli e in zona Porta Romana. L’intero programma è stato lanciato in partnership con il fondo pensione olandese PGGM, è il primo nel suo genere in Italia e uno dei più grandi progetti europei di rigenerazione urbana per la creazione di abitazioni a canoni accessibili e in edifici di ultima generazione, a basse o zero emissioni, in aree della città attrezzate in futuro anche con orti urbani e fattorie veerticali. Hines è co-investitore e al contempo sviluppatore dello sviluppo, che prevede la costruzione di 1400 appartamenti.
A proposito del progetto a Lambrate (zona vicina al Politecnico e tra le più facilmente raggiungibili dall’aeroporto cittadino di Linate), che prevede la rigenerazione di un’area di oltre 40mila mq già acquisita dal gruppo Usa, Hines ha fatto sapere di averne affidato la gestione a Savills Investment Management sgr la gestione, tramite il fondo Milan Living Fund BTR 2 (si veda qui il comunicato stampa). Nel dettaglio, l’intervento intende rigenerare un’area dismessa da oltre 10 anni, dove saranno realizzati 8 nuovi immobili e 400 unità residenziali all’interno di un parco attrezzato di 20.000 metri quadrati. Parco che conterrà un hub culturale di 3.000 mq, dedicato alla socialità e alla salvaguardia dell’artigianalità e dell’imprenditorialità locale. L’area ospiterà poi spazi riservati al design, showroom e laboratori, incubatori per giovani professionisti nel settore del tech e servizi medici di vicinato.
Hines in Italia è attiva anche nel settore residenziale in chiave sostenibile e a prezzi accessibili, non solo a Milano. Per esempio, nel giugno 2021 il gruppo immobiliare ha acquistato tre edifici a Milano attraverso il nuovo fondo di diritto italiano HEVF 2 (Hines European Value Fund 2). Gli stabili, risalenti agli anni ’70 e attualmente in disuso, saranno oggetto di una profonda ristrutturazione, che porterà il valore totale dell’investimento oltre i 120 milioni di euro (si veda altro articolo di Bebeez). Obiettivo dell’operazione è mettere sul mercato entro il 2023 circa 300 unità residenziali di ultima generazione, in vista della crescente espansione demografica della città meneghina, in cui si attendono circa 300 mila nuovi abitanti entro il 2035. Gli immobili, che occupano una superficie complessiva di 40 mila mq, sono situati nel quadrante sud-est della città, rispettivamente in via Trivulzio, via Roncaglia e via Villoresi. Negli ultimi anni sono state aree oggetto di importanti trasformazioni in termini di servizi, oltre allo sviluppo di una fitta rete di connessioni, tra cui la nuova linea metropolitana M4 che sarà inaugurata nel 2022.
Lo scorso dicembre, sempre il colosso Usa dell’immobiliare ha invece investito 80 milioni di euro, tramite il fondo HEVF 2 Italy D gestito da Prelios sgr, nella realizzazione di un nuovo studentato di 16 mila mq, nell’area ex Manifattura Tabacchi di Firenze (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto di riqualificazione dell’area, presentato per la prima volta nell’aprile 2018 da Aermont e Cdp vale 200 milioni, si estende per 110 mila metri quadrati e mira al recupero dell’ex zona industriale con la costruzione di aree di condivisione, coworking, spazi culturali, uffici, residenze e un hotel. Si tratta di uno dei più significativi piani di riqualificazione urbana in Italia. Il piano prevede il recupero dell’edificio che delimita a ovest il perimetro della storica Manifattura Tabacchi, chiusa ormai da 20 anni, dove verrà realizzata una nuova residenza universitaria.
Nel gennaio scorso è stato già inaugurato Milan Giovenale, il primo studentato di Hines in Italia, situato tra via Giovenale e via Col Moschin a Milano (si veda altro articolo di BeBeez). Lo sviluppo della residenza è frutto di una partnership di lungo termine tra Hines, in qualità di development manager, e il gestore londinese Blue Noble. L’immobile è di proprietà del fondo di investimento immobiliare Living 2.0, gestito da Savills Investment Management sgr. Milan Giovenale, è la prima struttura in Italia di aparto, piattaforma internazionale del Gruppo Hines dedicata allo student housing, che intende mettere a disposizione degli utenti spazi caratterizzati da elevati livelli di qualità e standing. In tal modo Hines propone un prodotto che intende ridurre l’ampio gap del mercato italiano tra una domanda in costante crescita e un’offerta limitata non solo in termini qualitativi ma anche numerici.
Fuori dell’ambito del residenziale accessibile, a maggio dello scorso anno Hines, sempre in joint venture con Blue Noble, ha acquistato un immobile per 70 milioni di euro in via Borgospesso 15, all’interno del Quadrilatero della Moda di Milano (si veda altro articolo di BeBeez). L’immobile, che copre circa 5.000 metri quadrati, sarà oggetto di un profondo intervento di ristrutturazione basato sui più elevati standard internazionali di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. La strategia commerciale, che ha in programma l’apertura della struttura per il 2023, prevede la realizzazione di oltre 70 unità immobiliari da dare in affitto per brevi periodi (serviced apartaments), caratterizzate da una vasta offerta di servizi, tra cui aree di coworking, spazi retail, aree dedicate al work out, una corte interna e un tetto panoramico.
Ricordiamo inoltre l’acquisizione della Torre Velasca di Milano nel gennaio 2020, tramite il fondo di investimento immobiliare di nuova costituzione HEVF 1 Milan 1 Fund, gestito da Prelios sgr e sottoscritto interamente da HEVF 1 (Hines European Value Fund, (si veda altro articolo di BeBeez). La torre era stata ceduta da Unipol, che ne era divenuta proprietaria dopo l’incorporazione di FondiariaSai della famiglia Ligresti. Lo scopo della ristrutturazione è trasformare la Torre Velasca in un asset immobiliare ad uso misto di alta qualità, con prevalenza di uffici anche attraverso un intervento di riqualificazione e rilancio della piazza. La Torre Velasca è un edificio storico di Milano, che si sviluppa su oltre 20.000 metri quadrati di uffici, residenze e negozi, costruito tra il 1955 e il 1957.
Infine, la joint venture costituita qualche anno fa proprio dall’accoppiata Hines-PGGM poche settimane fa ha posto in vendita la Liberty Tower, iconica torre a vetri (completamente ristrutturata e oggi affittata al private equity Ardian e alla multinazionale della consulenza Business Integration Partners) nell’omonima piazza vicina al Duomo a Milano. L’asset si dice possa valere attorno ai 150 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Gli advisor che stanno gestendo la vendita sono Eastdil e Dils. La vendita avviene attraverso un’asta attualmente in corso e che si dovrebbe concludere verso fine luglio. Una volta lo stabile si chiamava Torre Tirrena ed era stata originariamente costruitatra il 1955 e il 1956 dai fratelli Eugenio ed Ermenegildo Soncini. La torre è tra gli edifici più iconici del centro della città, a due passi da Corso Vittorio Emanuele e da piazza del Duomo, e si estende su una superficie di 6.000 metri quadrati per un totale di 11 piani e quasi 47 metri di altezza.
Ricordiamo che la jv nel novembre 2017, che aveva una dotazione iniziale di 155 milioni di euro, aveva comprato da Banco Bpm per 110 milioni di euro un portafoglio di tre immobili, che includeva appunto la torre da dieci piani in Piazza Liberty, oltre a un immobile in via del Lauro e un altro in via Mazzini, per un totale di 20 mila mq di superficie e per i quali era stato previsto un investimento in ristrutturazione da 30 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa di allora). La stessa jv poi nel 2019 aveva comprato l’immobile di via della Spiga 26 a Milano, attraverso un fondo immobiliare gestito da Savills Investment Management sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
L’accoppiata Hines-PPGM, ai primi di aprile, ha intanto sottoscritto interamente il nuovo fondo di Antirion sgr, Milan Living Fund 1 (si veda altro articolo di BeBeez).