Newlat Food, azienda multinazionale, multi-brand, multi prodotto e multicanale attiva nel settore agro-alimentare italiano e europeo, si quoterà sul segmento Star di Borsa Italiana entro ottobre. Lo ha annunciato ieri la società stessa in una nota (si veda qui il comunicato stampa). L’azienda aveva già reso nota la sua intenzione di quotarsi nell’aprile scorso, contestualmente all’acquisizione della storica azienda italiana specializzata nella produzione di pasta Delverde Industrie Alimentari spa, ceduta dalla multinazionale argentina Molinos Rìo de la Plata, sulla base di un enterprise value di 9,25 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando alla quotazione di Newlat, la società intende raccogliere un massimo di 200 milioni di euro dall’emissione e collocamento delle nuove azioni, che utilizzerà per sostenere la sua crescita per linee interne ed esterne, in un’ottica di diversificazione geografica internazionale e ampliamento dei marchi in portafoglio. Sul mercato dovrebbe finire una partecipazione attorno al 40%, con la maggioranza del gruppo che rimarrebbe in mano al presidente e amministratore delegato Angelo Mastrolia, imprenditore salernitano-svizzero che attraverso Newlat Group sa rimarrà l’azionista di maggioranza di Newlat Food. Nella quotazione, Equita sim, HSBC France e Société Générale agiranno in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners. Equita sim agirà anche come sponsor ai fini della quotazione.
Newlat, fondata nel 1940, Mastrolia aveva acquisito Newlat nella primavera del 2008 da Parmalat al valore simbolico di un euro, ma accollandosi i debiti, tramite la sua Tmt Finance sa di Lugano e da allora l’ha fatta crescere per acquisizioni. Nel novembre 2008 Parmalat aveva ceduto a Newlat anche il ramo d’azienda caseario con sede a Lodi che produceva i prodotti a marchio Ala, Polenghi e Optimus. Sempre nel 2008 Newlat aveva comprato da Nestlé lo stabilimento di Sansepolcro dove si producono la pasta secca e le fette biscottate Buitoni. Anche in quel caso l’accordo era stato che lo stabilimento avrebbe continuato a produrre per il colosso dell’alimentare venditore. Nel dicembre 2013 Newlat ha acquisito per 20 milioni di euro dal gigante spagnolo Ebro Foods i marchi tedeschi della pasta Birkel e 3 Glocken, diventando il primo player di settore in Germania, con una quota di mercato di circa il 20%. Nel dicembre 2014 il gruppo italiano ha comprato anche la Centrale del Latte di Salerno. Nell’ottobre 2015, Newlat ha comprato da Kraft Heinz lo stabilimento parmense di Ozzano Taro (si veda altro articolo di BeBeez), dove si producono i prodotti Plasmon, Dieterba e Nipiol e quindi biscotti, pappe, riso, pasta, farine, olio, pollo liofilizzato e omogeneizzati, ma anche i prodotti a marchio Biaglut (alimenti per celiaci) e Aproten (alimenti a basso contenuto di proteine).
Ha chiuso il 2018 con ricavi per 305 milioni di euro, mentre nel primo semestre di quest’anno ha fatturato 154 milioni di euro. Newlat è attualmente fornitrice di Plasmon, per la quale Kraft Heinz ha aperto un processo di vendita per un valore di 700 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Newlat possiede anche il marchio Giglio ed è titolare della licenza di produzione a marchio Buitoni per quanto riguarda i prodotti pasta secca e prodotti da forno. Newlat impiega circa 1.200 dipendenti, distribuiti in dieci impianti produttivi distribuiti tra Italia e Germania. Negli ultimi 10 anni ha incrementato il proprio fatturato da 20 a 350 milioni di euro. Vanta un consolidato posizionamento nel mercato domestico e una presenza rilevante sul mercato tedesco nonché una importante presenza in altri 60 paesi. E’ attivo principalmente nei settori pasta, lattiero-caseari, prodotti da forno e prodotti speciali, in particolare health & wellness, gluten free e baby food.