La Spac assicurativa Revo, promossa dall’ex amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni Alberto Minali e da Claudio Costamagna (ex country head e presidente di Goldman Sachs in Italia, ex presidente di Cdp), ha annunciato ieri la business combination con Elba Assicurazioni, compagnia di assicurazioni attiva prevalentemente nel segmento delle cauzioni (si veda qui il comunicato stampa).
Contestualmente Revo ha annunciato la firma di un accordo per acquisire il 10% di Mangrovia Blockchain Solutions srl, holding di partecipazioni e software house controllata da Angelomario Moratti e specializzata nelle soluzioni tecnologiche basate su blockchain. Quest’ultimo accordo, che prevede tra l’altro la nomina da parte di Revo di un membro del cda di Mangrovia, è condizionato alla positiva conclusione della business combination con Elba Assicurazioni.
Il doppio annuncio è arrivato dopo soli due mesi dalla quotazione all’Aim Italia della Spac il 26 maggio scorso, dopo aver raccolto 220 milioni di euro dagli investitori, con Vittoria Assicurazioni, Fondazione Cariverona e Scor Reinsurance Group come cornerstone investor (si veda altro articolo di BeBeez), superando così l’obiettivo iniziale di 200 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Per quanto riguarda Elba Assicurazioni, in caso di approvazione da parte degli azionisti della Spac e dell’ottenimento dell’autorizzazione all’operazione da parte di IVASS entro il prossimo 30 settembre, sarà acquistata da Revo per circa 160 milioni di euro, di cui 150 milioni di corrispettivo fisso, più un importo in funzione del risultato netto maturato dal 31 dicembre 2020 fino alla data di perfezionamento dell’operazione. Il risultato netto a dicembre 2020 era stato di 13 milioni di euro, a fronte di premi lordi per 68,3 milioni e un Solvency 2 ratio del 243,3%.
Una parte del prezzo, pari a 8 milioni, sarà trattenuta al closing a garanzia delle obbligazioni di pagamento di eventuali indennizzi previsti in capo ai venditori dal contratto di compravendita che dovessero eventualmente sorgere dopo il closing. Il capitale rimanente rispetto al prezzo di acquisizione, al netto degli eventuali recessi, sarà investito da Revo nello sviluppo del business e dell’infrastruttura tecnologica.
La compagnia oggi fa capo per il 25% a Roberto Checconi, ex numero uno di Liguria Assicurazioni, che ha fondato Elba nel 2008, per il 22% al finanziere Francesco Micheli (attuale presidente di Genextra) attraverso la Micheli Associati e per il resto ad altri azionisti di minoranza. A gestire la vendita di Elba è l’advisor Rotschild. Nel 2017 la compagnia aveva ricevuto le avance della statunitense Liberty Mutual, che aveva offerto 80 milioni di euro, ma la proposta era stata rispedita al mittente perché il prezzo era stato considerato troppo basso per una compagnia che aveva chiuso il bilancio l’anno prima con 50 milioni di euro di premi (si veda MF Milano Finanza).
La Spac è assistita nell’operazione dallo studio Gianni&Origoni per gli aspetti legali, unitamente a PricewaterhouseCoopers per la due diligence finanziaria, attuariale e fiscale. I venditori sono seguiti da Clifford Chance per gli aspetti legali e da Rothschild & Co. Italia come advisor finanziario.
A questo punto tutto è demandato all’approvazione delle rispettive assemblee. A questo proposito, il prezzo di recesso delle azioni ordinarie di Revo spettante agli azionisti non interessati alla business combination con Elba Assicurazioni è stato fissato in 9,996 euro, poco al di sotto del prezzo di ipo di 10 euro. Ieri in Borsa il titolo della Spac ha chiuso a 10,05 euro dai 10 euro di lunedì e dai 10,10 euro di venerdì 16 luglio.
Ricordiamo che la Spac presenta una struttura innovativa, in cui non è prevista la conversione immediata delle azioni speciali in ordinarie né alla quotazione né in fase di business combination, ma solo al superamento di due soglie di prezzo, rispettivamente 12,50 e 14 euro per azione. Inoltre, nel caso in cui la Spac fosse oggetto di un’opa o cambio di controllo, secondo quanto risulta a BeBeez, il 40% delle azioni speciali dei promotori verrebbe convertito in ordinarie al raggiungimento di 12,5 euro per azione e il successivo 60% al raggiungimento dei 14 euro. Non solo. I promotori, oltre a rappresentare il team manageriale che guiderà Revo, saranno vincolati al progetto per un periodo di 5 anni.
Nell’ambito dell’operazione Elba acquisirà la proprietà, attualmente detenuta da una società terza, dei codici sorgente dei sistemi informatici utilizzati dalla compagnia per la vendita e gestione dei prodotti sulla rete distributiva. Il business delle cauzioni, reale punto di forza di Elba, è interessante, in quanto si ritiene che tale segmento di mercato possa crescere a tassi importanti nei prossimi anni, anche grazie alle misure di stimolo recentemente introdotte a livello comunitario e nazionale (PNRR) per il rilancio dell’economia.
Elba, già attiva in una delle linee di business che saranno oggetto di sviluppo da parte di Revo, rappresenta il target ideale per il lancio e lo sviluppo futuro del progetto. L’architettura IT di Elba agevolerà Revo nello sviluppo delle innovazioni tecnologiche alla base della semplificazione e della digitalizzazione di alcuni processi chiave del business. Mediante l’adozione di sistemi informatici innovativi, che includono il machine learning, sarà inoltre possibile migliorare ulteriormente la precisione del pricing delle polizze.
Una volta conclusa l’operazione, potranno essere attivate campagne commerciali di cross-selling su ulteriori tipologie di prodotto offerte da Revo e ulteriormente estesi gli attuali rapporti commerciali con oltre 100 agenzie e 16 broker. Di pari passo con la crescita delle altre linee specialty (oltre al segmento delle cauzioni), potranno essere realizzate ottimizzazioni di processi e sinergie grazie all’utilizzo di dati e informazioni comuni a tutte le linee di business e alla centralizzazione dei costi di struttura.
Quanto alla partnership con Mangrovia, questa permetterà alla Spac di accelerare lo sviluppo e la successiva commercializzazione di prodotti parametrici, una nuova gamma di prodotti assicurativi basati su smart contract che, sfruttando la blockchain, spostano l’interesse contrattuale dall’accertamento del danno alla certificazione automatizzata del verificarsi di un evento, con liquidazione automatica della prestazione.
Il 10% di Mangrovia passerà di mano per 2 milioni (a cui si potrà aggiungere un earn-out a 24 mesi fino a 800 mila euro, pagabile in caso di raggiungimento degli obiettivi di piano), in cambio anche dello sviluppo in esclusiva, per almeno quattro anni, di soluzioni basate su blockchain dei cui diritti Revo acquisirà la proprietà a titolo originario.
Mangrovia Blockchain Solutions è stata fondata nell’aprile 2018 da Mangrovia Lab, che fa capo a privati e manager della startup, e al presidente esecutivo Angelomario Moratti (secondogenito del presidente di Saras, Massimo Moratti) attraverso la sua holding Seven Investments, che detiene il 60% del capitale di Mangrovia. La startup, che ha sede a Milano, Barcellona e Berlino ed è attiva in Italia, Spagna, Germania e Svizzera, è guidata dal managing director e cfo Daniele Morisco e ha messo a segno diverse partnership importanti con realtà prestigiose come IBM e Oracle. Nel maggio 2020 Mangrovia e Seven Investments, insieme ad altri investitori di minoranza, hanno acquisito il controllo della fintech italiana Mind Over Money dai fondatori Graziano Bugatti e Matteo Temporin, docente di informatica all’Università Cattolica del Sacro Cuore (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio 2020 Mangrovia, insieme alla software house Sydema e a Oracle ha presentato ufficialmente NPlus, piattaforma che permette agli operatori del settore degli Npl di scambiarsi portafogli o singole posizioni in modo sicuro su un mercato secondario (si veda altro articolo di BeBeez e qui il video dell’intervento di Lanfranco Brasca, Technology Director, Head of Cloud Engineering di Oracle Italia al webinar Assofintech su fintech e NPL dello scorso 17 giugno). Nel dicembre 2019 Mangrovia si è alleata con Iconium Blockchain Ventures, startup innovativa fintech dedicata allo sviluppo dell’ecosistema finanziario e industriale basato su blockchain, al fine di creare in Italia un punto di riferimento per le aziende interessate a comprendere meglio la tecnologia decentralizzata (si veda altro articolo di BeBeez). Mangrovia inoltre ha supportato Snam nella realizzazione di una piattaforma basata su blockchain per la compravendita di gas naturale, su cui è stata effettuata la prima transazione nel dicembre 2019 (si veda Teleborsa).
Revo è la seconda Spac assicurativa lanciata in Italia dopo Archimede, fondata da Andrea Battista (ex amministratore delegato di Eurovita), che nel maggio 2018 aveva raccolto 64 milioni di euro e aveva poi condotto la business combination con Net Insurance (si veda altro articolo di BeBeez).
Per un focus sulle Spac, si veda questa Insight View di BeBeez,
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