Destination Italia, travel tech italiana specializzata nel turismo di qualità verso il Belpaese e quotata su Euronext Growth Milan, insieme a CDP Venture Capital sgr e alla finanziaria di Viterbo SMP Holding srl si preparano a creare un polo di eccellenza volto a valorizzare il turismo esperienziale nelle mete del Sud Italia, utilizzando come piattaforma di partenza la siciliana Italy eXperience srl (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, l’operazione avverrà in due fasi. In un primo tempo Destination Italia entrerà con una quota del 7% nel capitale di Italy eXperience. Subito dopo il closing, atteso per il prossimo 22 aprile, CDP Venture Capital sgr e la finanziaria di Viterbo SMP Holding srl, sottoscriveranno a loro volta un aumento di capitale riservato in più tranche, fino ad un massimo di 5,5 milioni di euro, con il fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud gestito da Cdp Venture Capital sgr che avrà il ruolo di lead investor. Tuttavia Destination Italia, anche tramite la sua controllata Destination Italia 2 srl, concorrerà allo sviluppo del nascente polo attraverso la commercializzazione, mediante la propria piattaforma, di servizi turistici forniti da Italy eXperience e, allo stesso tempo avrà, attraverso un meccanismo di work for equity, subordinatamente al raggiungimento di determinati obiettivi commerciali relativi al triennio 2022-2024 (con possibilità di estensione di un ulteriore anno), la possibilità di incrementare la partecipazione in Italy eXperience. Nel contesto di tale operazione, Destination Italia avrà anche la possibilità di esercitare un’opzione call nei prossimi 3-4 anni per acquisire la maggioranza di Italy eXperience.
Nata nel 2013 e con sede a Ragusa, Italy eXperience è stata fondata dal ceo Saverio Castilletti (ex Poste Italiane, Tiscali, Tin.it, con circa il 20% del capitale) insieme ai soci di controllo non operativi (Urbano Brini, Patrizio Montevecchi e Luca Perfetto, sia attraverso il veicolo WHS srl sia direttamente). Obiettivo della società è di valorizzare il turismo nelle mete del Sud Italia creando una piattaforma unica di servizi turistici in ambito cosiddetto esperienziale, rivolta principalmente al turismo straniero.
A sua volta Destination Italia è capofila di un gruppo che opera nel turismo di fascia alta ed è la maggiore TravelTech italiana leader nel turismo incoming di qualità e nel turismo esperienziale, con soluzioni di viaggio altamente personalizzate e su misura per Tour Operator ed agenzie di viaggio internazionali. Destination Italia è nata nel febbraio del 2016 come joint venture tra Intesa Sanpaolo e lastminute.com proprio con l’obiettivo di stimolare l’afflusso di turisti stranieri in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). All’epoca, la newco Destination Italia era stata capitalizzata con 6 milioni di euro ed era controllata al 57% da lastminute.com e partecipata al 38% da Intesa Sanpaolo e al 5% dall’allora amministratore delegato Marco Ficarra (ex ad di Venere.com e Bluvacanze-Cisalpina), ma gli azionisti si erano subito detti pronti a diluirsi per aprire il capitali a ulteriori soggetti interessati a partecipare all’operazione, nata con l’obiettivo ambizioso di creare il più grande tour operator d’Italia specializzato nel cosiddetto turismo inbound.
Nel Documento di ammissione si legge che nel 2019 i soci avevano poi deliberato un aumento di capitale da 7,6 milioni di euro, che era stato sottoscritto soltanto da Lastminute.com, che quindi era salito di quota. Dopodiché, tra dicembre 2020 e gennaio 2021 era entrato nella compagine societaria Lensed Star srl, società del presidente e nuovo amministratore delegato, Dina Ravera, che aveva sottoscritto un nuovo aumento di capitale riservato da un milione di euro, che l’aveva portata a essere l’azionista di maggioranza con 67,56% del apitale, seguito da Lastminute.com con il 24,90%, da Intesa Sanpaolo con il 6,36% e Marco Ficarra con l’1,18%. Dopodiché a ottobre 2021 la società si è quotata all’allora AIM Italia con un’ipo che aveva raccolto circa 3,5 milioni di euro, a fronte del collocamento a 0,95 euro per azione di circa 3,157 milioni di azioni di nuova emissione e del successivo esercizio dell’opzione greenshoe per ulteriori 472.500 azioni messe a disposizione da Lensed Star, per un flottante del 29,93%. La società era sbarcata quindi a Piazza Affari con una capitalizzazione di 11 milioni di euro e con Lensed Star che a seguito dell’esercizio della greenshoe si è diluita 47,34%, seguita da Lastminute (17,45), Intesa Sanpaolo (4,46%) e Marco Ficarra (0,82%). Dopo una fiammata nei primi giorni di quotazione, che aveva portato il titolo sino a 2,33 euro, il prezzo di Destination Italia è gradualmente e costantemente sceso in borsa e ieri ha chiuso a 1,12 euro, pari a una capitalizzazione di poco meno di 13,4 milioni, in netto calo dai 25 milioni raggiunti nei primi giorni di quotazione, per colpa da un lato delle incertezze geopolitiche e macroeconomiche conseguenza della guerra tra Russia e Uncraina, ma anche dei numeri di bilancio 2021 ancora non belli, seppure in recupero da quelli del 2020, che erano stati ovviamente impattati in maniera importante dal lockdown dovuto al Covid-19 e dopo un 2019 che si era chiuso con 35 milioni di euro di ricavi. Il 2021 si è poi chiuso in recupero con 7,4 milioni di euro di ricavi, in crescita dell’85% rispetto al 2020, ma ancora con un ebitda negativo per 1,6 milioni (sebbene in miglioramento dai -2,9 milioni del 2020) e con una perdita netta di 2,17 milioni (da 2,45 milioni), a fronte di un patrimonio netto di 6,32 milioni e liquidità netta per 340 mila euro. I numeri quest’anno sono poi in netto miglioramento, con il portafoglio ordini che a metà marzo aveva raggiunto circa i 6 milioni di euro (7,5 volte i soli 800 mila euro dello stesso periodo del 2021), di cui 779 migliaia circa già viaggiati al 28 febbraio 2022 (13 volte rispetto allo stesso periodo del 2021).
“In questo momento rispetto allo scorso anno siamo a un moltiplicatore pari a dieci a livello di attività e di prenotazioni. Abbiamo patito molto le norme stringenti che l’Italia ha avuto più a lungo degli altri paesi relativamente allo stato di emergenza. Ma già i primi mesi del 2022 stanno andando molto bene. Il mercato ce lo riconoscerà”, ha spiegato Dina Ravera, presidente Destination Italia, che ha aggiunto: “Il mercato del luxury travel, segmento a cui stiamo puntando, vale circa 2 mila miliardi. L’Italia ne intercetta 25-30. Il potenziale quindi è molto ampio”. E poi, a proposito della nuova operazione su Italy eXperience, ha concluso: “L’accordo è molto rilevante per Destination Italia, poiché segna l’ampliamento del nostro business ma anche perchè rappresenta il riconoscimento degli investimenti effettuati nello sviluppo di una piattaforma tecnologica altamente innovativa. L’accordo delinea il primo passo verso la valorizzazione di alcune delle aree più belle e suggestive del nostro Paese che spesso non vengono tenute nella dovuta considerazione dai turisti. Se consideriamo che nel 2019 città come Milano, Roma, Venezia, Firenze e Napoli hanno catalizzato oltre il 40% del totale del turismo, mentre il Sud solo il 15%, si comprende come la nascita di un polo di eccellenza per questa area sia rilevante per il rilancio di queste aree”.
Quanto al Fondo Imprese Sud di Cdp Venture Capital, ricordiamo che a metà dello scorso febbraio ha partecipato, assieme a Opes Lcef Trust fondo gestito dalla società di investimento Opes Italia spa Sicaf EuVECA, focalizzata sull’impact investing venture capital, e a Sefea Impact sgr, attraverso il Fondo sì – Social Impact, al round da 2 milioni di euro di Giffoni Innovation Hub, polo campano di sviluppo di progetti innovativi che partecipa ance alla realizzazione del Giffoni Fil Festival (si veda altro articolo di BeBeez).