Nell’ultimo trimestre del 2023 il fondo iREC di illimity sgr, società di gestione del risparmio dell’omonimo gruppo bancario nata per gestire investimenti in crediti deteriorati, sotto la regia di Paola Tondelli ha finalizzato cinque nuovi closing per un ammontare pari a 92 milioni di euro relativi all’acquisizione di crediti corporate secured large ticket. A un anno e mezzo dal lancio del fondo, avvenuto a settembre 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), il valore complessivo dei crediti acquisiti è salito così a circa 380 milioni di euro, raddoppiando la raccolta rispetto al primo closing avvenuto ad agosto 2022 (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che il secondo fondo sul distressed credit di illimity sgr è partito con un portafoglio di oltre 170 milioni di euro verso 77 società operanti soprattutto nel settore immobiliare in un range variegato di attività. E che, a gennaio 2023, dunque a meno di cinque mesi dal lancio e dal suo primo closing di raccolta, è arrivato al secondo closing quando sono stati apportati al fondo crediti per circa 95 milioni di euro di valore nominale, che avevano fatto salire la raccolta complessiva a circa 270 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
È bene specificare che iREC, acronimo di illimity Real Estate Credit, è un fondo ad apporto riservato ad investitori istituzionali dedicato agli investimenti in crediti deteriorati (principalmente UTP) garantiti da beni immobili, sia sotto forma di crediti ipotecari sia sotto forma di crediti leasing. A oggi iREC conta come quotisti 7 gruppi bancari, ciascuno dei quali detiene meno del 25% delle sottoscrizioni totali, a dimostrazione dell’elevata diversificazione che lo caratterizza.
La performance positiva di iREC conferma l’efficacia della strategia di investimento e di gestione del team,
oltre che la struttura innovativa che lo caratterizza. Tra gli elementi distintivi del fondo ci sono, infatti, la
gestione di linee di credito a breve termine completamente operative e la cartolarizzazione di crediti e
contratti di leasing in continuità. Questi elementi permettono alle banche una cessione totale
dell’esposizione finanziaria, ottenendo contemporaneamente la derecognition completa dei crediti ceduti
e beneficiando di una gestione proattiva del credito.
iREC offre, inoltre, costi di gestione molto competitivi associati a trasparenza nella struttura delle fee applicate, elementi che garantiscono alle banche quotiste chiarezza sulle spese associate ai loro investimenti. Un altro punto di forza del fondo è la collaborazione con altre aree specializzate di illimity Bank, in particolare con ARECneprix, asset manager specializzato nella gestione di crediti e di immobili e nella strutturazione di
operazioni complesse, che agisce come advisor e special servicer di iREC.
“iREC conferma il suo impegno nel fornire soluzioni di gestione del credito deteriorato immobiliare di alta qualità, con una strategia chiara, un team dedicato e un impegno verso i nostri quotisti teso ad identificare opportunità di investimento e a massimizzarne la valorizzazione”, ha specificato Paola Tondelli, Head of UTP & Turnaround Funds di illimity sgr. “Grazie alla professionalità di un gruppo di gestione che conosce bene i settori della gestione di crediti deteriorati e del real estate, nonché al supporto specialistico di ARECneprix, il fondo è in grado di coprire l’intera catena del valore nell’ambito della gestione di crediti deteriorati garantiti da beni immobiliari”.
Il primo fondo, illimity credit & corporate turnaround, dedicato anch’esso agli investimenti in crediti UTP di pmi con prospettive di risanamento, gestito da illimity sgr, era stato lanciato in piena pandemia, alla fine del 2020, raggiungendo a fine dicembre 2021 una raccolta complessiva di 280 milioni di euro grazie a una serie di closing avvenuti nei mesi precedenti, per circa 80 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Il primo closing era arrivato a quota 200 milioni di euro ad aprile 2021, grazie al conferimento di crediti vantati da sette banche italiane verso 33 aziende di vari settori (si veda altro articolo di BeBeez) e si ipotizzava un secondo closing a luglio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), su un target di raccolta complessiva di 350 milioni, come annunciato nel dicembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). L’hard cap, però, è stato ben più elevato e si è collocato a 600 milioni. Nel mese di ottobre è stato portato a termine il quarto closing, per un contributo addizionale di circa 30 milioni di euro. Nel terzo trimestre del 2022, il patrimonio di utp in gestione del fondo iCCT ha raggiunto circa 165 milioni di euro (si veda altro articoilo di BeBeez).
Quanto alle operazioni, a giugno 2022 il fondo iCCT ha rilevato il 5% del Gruppo Nespoli (si veda altro articolo di BeBeez), tra le realtà leader a livello internazionale nella produzione di pennelli, rulli e strumenti professionali per pittura ed edilizia leggera (metal tools, nastri e teli di copertura, vernici spray, cere per cuoio e legno), che riceverà anche nuove linee di factoring da illimity Bank. Il progetto, che prevede la possibilità per il Fondo iCCT di incrementare sino al 15% la sua quota nel corso dei prossimi 5 anni, si inserisce nell’ambito di un più ampio programma di rilancio condiviso con l’omonima famiglia fondatrice, affiancata dal nuovo amministratore delegato, Vito Germinario, che assieme al resto del management team guiderà il percorso di crescita e valorizzazione a medio-lungo periodo dell’azienda.
Nel luglio 2021, invece, lo stesso fondo aveva acquisito da Cooperatieve Rabobank 57,25 milioni di euro lordi di utp verso G. Schneider spa, derivanti da un contratto di finanziamento erogato nel 2012 da un pool di banche, inclusa appunto Rabobank (si veda qui la Gazzetta Ufficiale). I crediti acquisiti verso il gruppo tessile fanno parte del totale di 80 milioni di UTP acquisiti dal fondo nella seconda parte del 2021, grazie ai quali il fondo ha raggiunto appunto una raccolta complessiva di 280 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
illimity Selective Credit, primo fondo italiano di credito bancario dedicato alle pmi in bonis, completa l’offerta della sgr. Lo scorso aprile la sgr ha raggiunto il primo closing a 90 milioni di euro della raccolta di questo fondo, dedicato a investimenti in strumenti finanziari corporate performing (private equity e debito subordinato), che ha target finale a 200 milioni. Secondo quanto riferiva Il Sole 24 Ore, a sottoscrivere questa prima tranche sono stati Fondo Italiano d’Investimento (come anchor investor), casse di previdenza e banche oltre alla stessa illimity Bank (si veda altro articolo di BeBeez).
Il lancio del fondo era stato annunciato a febbraio 2023 in occasione della presentazione dei risultati 2022 del gruppo bancario quotato a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez).
In arrivo ci sono poi altri due fondi: ll’NPL Granular Fund, uno dedicato all’acquisto di portafogli NPL granulari e il Capitale Rilancio Fund, dedicato alle operazioni di ristrutturazione aziendale, che investirà in equity e debito lungo tutta la struttura del capitale e che, come dice il nome, fa immaginare che punterà ad attingere alle risorse del Fondo Patrimonio Rilancio, l’iniziativa varata nel 2021 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e gestita dalla CDP per promuovere una serie di veicoli dedicati appunto al rilancio di aziende in difficoltà (si veda altro articolo di BeBeez ).
A tre anni dall’avvio dell’operatività, la sgr ha masse in gestione, tra attivi investiti e committment, per circa 520 milioni di euro.