Free Luce & Gas spa, una società operante nel mercato elettrico nazionale con sede legale a Roma e uffici direzionali a Terni, ha emesso un sustainability linked inibond da 4 milioni di euro emesso da Free Luce & Gas spa, che è stato interamente sottoscritto da UniCredit (si veda qui il qui il comunicato stampa).
L’operazione è finalizzata a supportare lo sviluppo dell’azienda e un miglioramento dei suoi profili di sostenibilità.
Questa emissione obbligazionaria sustainability linked è uno strumento del mercato della finanza sostenibile che incentiva alla realizzazione di obiettivi sulla performance ESG. Prevede inoltre un meccanismo di aggiustamento del margine che contempla la riduzione o l’aumento del tasso di interesse al raggiungimento o meno del target previsto nelle clausole di sostenibilità con le quali l’azienda si impegna – nell’arco del piano della durata di 5 anni – a ottenere e migliorare il rating Esg assegnato da Cerved, incaricata della certificazione del conseguimento dei target.
Free Luce&Gas è nata nel 2012 come operatore nel mercato elettrico nazionale grazie a una partnership tra professionisti del settore energetico e informatico, con esperienze e competenze pluriennali maturate in ambito energia già dagli anni 2000. Dopo i primi anni di attività dedicati alla gestione di clienti energivori (con forniture di energia elettrica, gas e soluzioni di risparmio energetico), da fine 2018 si è foacalizzata soprattutto verso il mercato domestico e retail (pmi e micro business). Free Luce&Gas rappresenta oggi, attraverso la rete di imprese ØKW (marchio registrato), un gruppo consolidato di aziende attive in ambiti diversi, seppur sinergici, come la progettazione e la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’informatica applicata al settore energetico e l’attività di ESCo (Energy Service Company). L’obiettivo principale di Free Luce&Gas e della rete “ØKW” è divenire un soggetto aggregatore di riferimento su tutto il territorio nazionale, fornendo servizi per Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e Condomini (AUC – Gruppi di Autoconsumo che agiscono collettivamente).
La società è controllata al 76,31% da BA & Partners srl (a sua volta controllata da Umberto, Francesco ed Eleonora Paparelli, rispettivamente con il 40%, 30% e 20%, e partecipata al 10% da Domenica Sacconi), con ceo Francesco Paparelli che possiede anche un 2% direttamente, mentre le restanti quote sono distribuite tra vari altri soci di minoranza. Free Luce & Gas ha chiuso il 2022 con 120,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 3,5 milioni e un indebitamento finanziario netto di 3,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Francesco Paparelli, ceo di Free Luce&Gas spa, ha commentato: “Per la nostra azienda questa non è soltanto una mera operazione finanziaria ma vuole essere anche un rinnovato impegno verso una crescita sostenibile. Da sempre la nostra società fonda la propria attività su valori imprescindibili come l’impegno ambientale, con la fornitura di energia “verde” e gli sforzi profusi nello sviluppo delle Comunità Energetiche e dell’Autoconsumo collettivo; l’impegno sociale, con politiche di welfare e di attenzione all’economia del territorio; e infine l’impegno alla trasparenza verso i partner terzi, con l’adozione del Modello Organizzativo e del Codice Etico condiviso (ex D.lgs. 231/2001) e con la certificazione qualità ISO 9001:2015″.
“Con questa operazione confermiamo il nostro impegno nel promuovere la crescita delle imprese italiane che si distinguono per innovazione e sostenibilità, come Free Luce&Gas. Siamo in grado di fornire loro diverse soluzioni per cogliere nuove opportunità di business. Ad esempio, tramite i minibond mettiamo a disposizione risorse incoraggiando e facilitando forme di investimento finanziario alternative. Inoltre, ci impegniamo a sostenere la transizione verso standard ESG. Siamo infatti convinti che la sostenibilità costituisca una leva per la competitività delle aziende e un elemento chiave per assicurare crescita e benessere all’economia del territorio”, ha aggiunto Andrea Burchi, regional manager Centro Nord UniCredit.
Il tema di minibond e finanziamenti ESG-linked UniCredit è particolarmente attiva. L’ultima sottoscrizione di questo tipo annunciata dalla banca milanese è di una settimana fa quando Antares srl di Parma, azienda di consolidata esperienza nel settore automotive come concessionaria e officina specializzata, ha emesso un sustainability linked minibond da 3 milioni di euro a scadenza 10 anni (si veda altro articolo di BeBeez).
Alla fine dello scorso novembre 2023 la banca aveva invece sottoscritto un minibond da 4 milioni di euro a 5 anni, assistito dalla copertura del Fondo Centrale di Garanzia, emesso da Tregenplast srl, azienda brianzola che da molti anni opera nel settore del recupero ecologico (si veda altro articolo di BeBeez). A luglio scorso Unicrediti aveva sottoscritto un minibond sustainability linked da 3,5 milioni di euro emesso da RM Multimedia srl, società di Cattolica (Rimini), specializzata nel commercio di tecnologie destinate a spettacoli, allestimenti e progettazione per teatri. E ricordiamo poi che la banca è arranger e sottoscrittore del Basket Bond ESG, un programma partito nel dicembre 2022 con l’obiettivo di finanziare i progetti di sviluppo sostenibile delle pmi per un totale di almeno 100 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Il programma, di cui è sottoscrittore anche Cassa Depositi e Prestiti, è arrivato alla sua seconda tranche di emissioni a fine agosto 2023, superando il target iniziale dei 100 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte dei prestiti ESG-linked, invece, Unicredit a metà febbraio ha erogato un finanziamento da milione di euro con garanzia Green di SACE a Reply, fornitore specializzato nella produzione di componenti in metallo 100% made in Italy per il settore dell’occhialeria, controllato al 65% da VeneVision, cluster industriale dell’occhialeria 100% made in Italy lanciato nel 2022 dalla holding di investimento VeNetWork (si veda altro articolo di BeBeez). Pochi giorni prima la banca aveva erogato un finanziamento da 6 milioni a Unifarco, gruppo che sviluppa, produce e distribuisce prodotti cosmetici, nutraceutici, dermatologici e di make-up e supporta la più grande comunità di farmacie Indipendenti in Europa, servendo più di 6.400 farmacie partner in Italia, Austria, Francia, Germania, Spagna e Svizzera. Anche in quel caso il prestito prevede una indicizzazione del tasso di interesse al raggiungimento di prefissati obiettivi di miglioramento in ambito ESG (si veda altro articolo di BeBeez ).