Primo bond, da 320 milioni di euro, per Rino Mastrotto, gruppo vicentino di pellami e tessuti sostenibili, controllato al 70% da NB Renaissance Partners, insieme al co-investitore NB Aurora, nato nel 1958 e uno dei pochi a coprire contemporaneamente tre settori, ovvero la moda (abiti, calzature e borse), l’automotive di alta gamma e l’arredamento, e che offre anche servizi di taglio, stampa e decorazione ad alto valore aggiunto a clienti italiani e internazionali. Il bond senior secured, che paga una cedola variabile e ha scadenza 2031, sarà emesso il prossimo 22 luglio e sarà quotato alla Borsa del Lussemburgo. Rino Mastrotto ha inoltre sottoscritto un contratto di finanziamento su base revolving per 50 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa e qui la nota dedicata agli investitori).
BNP Paribas ha agito in qualità di sole physical bookrunner, nonché di joint global coordinator insieme a IMI-Intesa Sanpaolo. UniCredit ha invece agito in qualità di joint bookrunner. White & Case ha preso parte all’operazione in qualità di consulente legale dell’emittente e Linklaters in qualità di consulente legale degli Initial Purchasers.
I bond saranno emessi a un prezzo pari al 99,5% del nominale e pagheranno una cedola annua pari alla somma del tasso euribor a tre mesi (soggetto a un floor dello 0%) più uno spread del 4,75%.
La nota diffusa dal gruppo precisa che le nuove risorse raccolte con l’emissione obbligazionaria verranno utilizzate per rifinanziare l’indebitamento esistente, sostenere una distribuzione di dividendi agli azionisti, per finalità aziendali generali, che possono includere potenziali investimenti futuri, e per sostenere i costi e le spese relative all’offerta.
Ricordiamo inoltre che lo scorso giugno l’amministratore delegato Matteo Mastrotto, in occasione di un talk di al Pitti Uomo a Firenze, aveva detto: “Nuove acquisizioni sono previste nel 2025, non vogliamo fermarci” (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel tempo il gruppo ha già acquisito l’azienda specializzata nella produzione di pelli di alta gamma per l’industria calzaturiera Nova Osba Italia (luglio 2020); la statunitense Carroll Leather, uno dei principali magazzini di pelli e centri di servizio per l’industria del mobile negli Usa (luglio 2021); il produttore premium di prodotti tessili per l’industria della moda di alta gamma Tessiture Oreste Mariani (settembre 2022); il fornitore di servizi di decorazione e stampa di alta qualità per prodotti in pelle e tessuti Morellino, Morelab e, l’anno scorso, Mapel Group e Imatex.
Ora, l’ad, commentato l’operazione, ha detto: “Siamo orgogliosi dell’ottimo risultato conseguito da Rino Mastrotto, nella sua prima emissione obbligazionaria sul mercato dei capitali. Il significativo interesse per l’operazione da parte di investitori italiani e internazionali è un ulteriore riconoscimento dei risultati raggiunti dalla nostra azienda in oltre 60 anni di storia e conferma la forza del nostro modello di business basato su un’artigianalità di eccellenza e tecnologie uniche”.
Alessio Masiero, partner di NB Renaissance, azionista di Rino Mastrotto, ha dichiarato: “Rino Mastrotto è ad oggi riconosciuta a livello globale come la principale piattaforma multimateriale per i clienti del mondo del lusso e il notevole successo dell’offerta conferma la resilienza del business e l’impressionante potenziale di crescita”.
Il gruppo conta 1.300 dipendenti che lavorano in undici stabilimenti, di cui nove in Italia, uno in Svezia e uno in Brasile, oltre a un magazzino negli Stati Uniti e due centri di taglio in Messico. Vende i suoi prodotti in quasi sessanta Paesi a fornitori di componenti automotive, case di alta moda globali e produttori di arredamento e interior design. Nel 2023 ha registrato un fatturato di circa 361,5 milioni di euro, in crescita di quasi il 5% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di 56,7 milioni e un indebitamento finanziario netto di 139,5 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che NB Renaissance Partners, fondo di Neuberger Berman dedicato agli investimenti di private equity in Italia, aveva acquisito il 70% del capitale dalla famiglia Mastrotto nell’agosto 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Dopo l’ingresso nel capitale di NB Renaissance, avvenuto sulla base di un equity value pari a circa 300 milioni, a settembre 2019 aveva coinvestito nell’azienda NB Aurora, che aveva acquisito da NB Renaissance l’11% del capitale per 20 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).