Quinta acquisizione per Rino Mastrotto Group da quando, nel 2019, è entrato nel portafoglio di NB Renaissance Partners, fondo di Neuberger Berman dedicato agli investimenti di private equity in Italia, che aveva allora acquisito il 70% dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo vicentino che produce e commercializza pelletteria, tessuti e servizi su misura nel settore del lusso (alta moda, automotive e interior design), ha acquisito Imatex, storica azienda lombarda riconosciuta nel mondo per i suoi tessuti jacquard per l’arredo di alta gamma. Nell’ambito dell’operaaione che sarà perfezionata entro l’anno, Jacopo e Camilla Mazzola, parte della famiglia fondatrice, manterranno una quota di minoranza. Jacopo e Camilla rappresentano la terza generazione dell’azienda che è stata fondata nel 1960 da Attilio Fumagalli insieme al fratello Luigi, cui si è successivamente aggiunto l’altro fratello, Elio” spiega la presentazione aziendale sul sito della società. Prima di quest’operazione, al timone dell’azienda c’era la seconda generazione, tutta al femminile, Giulia e Nicoletta che detenevano il 50% ciascuna di Imatex mediante Luna srl.
Imatex si trovava in difficoltà e, per questo motivo, lo scorso 21 maggio la società aveva depositato al Tribunale di Lecco un ricorso per accedere al concordato preventivo, con un piano che comprendeva un’offerta irrevocabile d’acquisto da parte di un soggetto già individuato, anche prima dell’omologazione, per cui il Tribunale di Lecco aveva proceduto (come previsto dall’art.91 ccii) a darne idonea pubblicità al fine di poter acquisire eventuali offerte concorrenti o manifestazioni di interesse. Lo aveva fatto con decreto del 1 agosto che indicava nel 2 ottobre successivo (2023) il termine ultimo entro il quale potevano essere manifestate sia le une che le altre. L’acquisto di Imatex doveva avvenire per un corrispettivo globale non inferiore a 2,5 milioni di euro, di cui uno da pagarsi entro il 30 giugno 2027, spiegava l’avviso pubblico del Tribunale di Lecco (si veda qui il documento).
Secondo quanto risulta a BeBeez, entro il termine previsto non sono pervenute ne offerte nè manifestazioni di interesse, per cui è stata accettata la prima proposta d’acquisto, spiega una fonte vicina alla trattativa. Quest’ultima era stata presentata alla società il 28 luglio 2023 e comprendeva, fra l’altro, l’accollo dei debiti per TFR, ratei di retribuzione e ferie non godute dei dipendenti che, al momento, prestavano la loro attività a favore di un’altra società, Imatex 23 srl. Quest’ultima, che ha sede ad Erba (Como), dal 16 maggio 2023 aveva preso in fitto il ramo di azienda “relativo all’attività di orditura, tessitura, ricerca e sviluppo, commerciale\amministrativo, magazzino\spedizioni e CED”, per 330mila euro, di cui 160mila relativi agli immobili. Successivamente, la conduzione era stata estesa ad altri rami di attività. In passato l’azienda aveva beneficiato di ammortizzatori sociali: era stata in cassa integrazione dal 7 novembre 2016 al 7 novembre 2017.
La società ha chiuso il 2021, ultimo bilancio disponibile, con 7,2 milioni di ricavi, un ebitda negativo per 219 mila euro e 6,2 milioni di debiti netti, a fronte di 3,8 milioni di patrimonio netto (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Jacopo e Camilla Mazzola hanno dichiarato: “Siamo lieti di unirci a Rino Mastrotto e di avere il supporto di un partner così importante per sostenere l’azienda nel suo percorso di crescita. Il progetto industriale in cui entriamo a far parte si pone obiettivi molto ambiziosi che ci stimolano e ci motivano nel nostro progetto. Siamo molto emozionati e contenti di poter mettere in campo tutta la nostra esperienza per un progetto in cui ci siamo riconosciuti. Sicuramente si creeranno sinergie e dinamiche virtuose permettendo alla società di rafforzare il proprio posizionamento nella produzione di tessuti per il mondo dell’interior design.”
“Intraprendere un percorso di diversificazione è stata una scelta strategica importante, vogliamo creare una filiera di eccellenze italiane, che possa supportare i nostri clienti con un’offerta di prodotti ampliata”, ha detto Matteo Mastrotto, ceo di Rino Mastrotto. “Operando nell’ambito del lusso i nostri clienti sono le maison di moda, i più noti brand del design e dell’automotive; Le nuove acquisizioni mirano ad arricchirci di competenze, rafforzando il nostro ruolo di partner strategico nella creazione di prodotti unici. È fondamentale adattarsi ai cambiamenti e alle evoluzioni del panorama globale, anche in quest’ottica la diversificazione ci consentirà di affrontare con successo le sfide e di anticipare le tendenze future”.
In questo senso rientrano le diverse operazioni di acquisizione effettuate dall’ingresso nel capitale di NB Renaissance, cui si accennava in precedenza. Nel 2022, la società aveva sottoscritto un accordo vincolante finalizzato all’acquisizione della maggioranza di Tessitura Oreste Mariani spa (TOM), specializzata in produzione e commercializzazione di tessuti per il mondo dell’alta moda, in particolare per applicazioni quali accessori, pelletteria e abbigliamento, dalla famiglia Mariani (si veda altro articolo di BeBeez). Nello stesso anno, l’azienda aveva anche rilevato MoreLab, “ampliando l’ooferta di servizi su misura con stampa avanzata, personalizzazione e lavorazione della pelle”, spiega il sito Web.
E’ datata 2021, invece, l’acquisizione di Carroll Leather, divisione dell’americana Carroll Companies Inc. che commercializza articoli in pelle per l’arredamento, nell’ambito di unoperazione consistita nel carve-out dell’azienda e nel suo successivo conferimento alla neocostituita RMG Leather USA (si veda altro articolo di BeBeez). L’anno precedente, Rino Mastrotto aveva acquisito la conceria concorrente Nuova Osba Italia dalla famiglia Famiglietti (si veda altro articolo di BeBeez), inaugurando questo percorso di crescita esogena. Secondo quanto risulta a BeBeez, sono previste nuove acquisizioni seguendo il medesimo filo conduttore.
Rino Mastrotto ha chiuso il 2022 con 344,5 milioni di ricavi, 47,9 milioni di ebitda, e 96 milioni di debiti netti, a fronte di un patrimonio netto pari a 241 milioni di euro (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Il capitale è detenuto dai fondi, tramite Gold Leather sarl (69,9%), da Matteo e Barbara Mastrotto, con quote paritetiche del 10,07%, e da Rino Mastrotto (9,97%). Ricordiamo che dopo l’ingresso nel capitale di NB Renaissance, avvenuto sulla base di un equity value pari a circa 300 milioni, a settembre 2019 aveva coinvestito nell’azienda NB Aurora, che aveva acsuisito da NB Renaissance l’11% del capitale per 20 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).