Picosats srl, spin-off dell’Università degli Studi di Trieste insediata presso AREA Science Park, fondata da Anna Gregorio nel 2014 per rendere più rapido ed economico l’accesso allo spazio, ha chiuso un round da 2,13 milioni di euro, che è stato guidato da Progress Tech Transfer, promosso a MITO Technology guidato dall’ad Francesco De Michelis, dedicato alla valorizzazione delle tecnologie nel campo della sostenibilità; LIFTT, holding di VC presieduta dall’imprenditore-scienziato Stefano Buono; e Galaxia, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio di CDP Venture Capital sgr (si veda qui il comunicato stampa).
Il round segue quello da un milione di euro raccolto nel luglio 2022, guidato anche in quel caso da Progress Tech Transfer e da LIFTT (si veda altro articolo di BeBeez).
Prima di quest’ultimo round il capitale della stratup faceva capo per il 34,77% ad Anna Gregorio, per il 16,36% a Mario Fragiacomo e per il 9,09% ciascuno a LIFTT e Progress Tech Transfer, mentre il resto era distribuito tra molti altri soci con quote inferiori al 5%.
Le nuove risorse consentiranno a Picosats di continuare a innovare e sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate nel settore spaziale, considerando che la società è ai vertici nel settore delle telecomunicazioni satellitari. Più nel dettaglio, i fondi raccolti saranno impiegati per l’ampliamento delle attività di ricerca e sviluppo, il potenziamento dell’infrastruttura tecnologica, e l’espansione delle operazioni commerciali. La società si propone di raggiungere diversi obiettivi, tra cui dimostrare la tecnologia in banda Ka sviluppata con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea attraverso una missione in orbita in collaborazione con la scaleup D-Orbit. Inoltre, sta lavorando allo sviluppo di un modem che consenta velocità di trasmissione dati elevate.
Mario Fragiacomo, rappresentante legale di Picosats, ha dichiarato: “La chiusura di questo round di investimento è un importante traguardo e un riconoscimento del nostro impegno per l’innovazione nel settore spaziale. Questo nuovo capitale ci permetterà di accelerare la nostra ricerca e sviluppo e di portare sul mercato soluzioni ancora più avanzate. Ci tengo anche a ricordare il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana – ASI e di quella Europea – ESA, che hanno creduto in noi fin dall’inizio”.
I tre investitori in Picosats sono anche i tre maggiori investitori italiani nel segmento del venture capita noto come technology transfer, al quale BeBeez Magazine n. 10, pubblicato lo scorso 8 luglio, ha dedicato l’inchiesta di copertina.
“Le soluzioni di Picosats per le comunicazioni satellitari sono in grado di portare innovazione rilevante a un mercato in fortissima espansione, riuscendo a miniaturizzare transponder e antenne per servire fino a 5 volte più clienti per orbita, riducendo nel contempo sia i costi di produzione sia di gestione”, ha detto Claudia Pingue, responsabile del Fondo di Technology Transfer di CDP Venture Capital sgr, che ha aggiunto: “Abbiamo creato il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio, Galaxia, proprio per stimolare lo sviluppo di startup che sviluppano servizi per upstream e downstream potenzialmente game changer nel mercato”.
Ricordiamo che Galaxia, lanciato a inizio giugno, ha una dotazione target complessiva di circa 30 milioni di euro da investire nei prossimi 4 anni in oltre 30 nuove imprese nelle fasi proof-of-concept (prototipazione) e seed (si veda articolo di BeBeez). I promotori scientifici di Galaxia sono stati il Politecnico di Torino e la Sapienza Università di Roma, insieme ad altre importanti università italiane tra le quali, quella di Padova e il Politecnico di Bari. Come advisor tecnici del progetto hanno agito l’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale Italiana. Obloo, Lazio Innova e l’Incubatore del Politecnico di Torino I3P, inoltre, coordineranno il programma di business creation, messo a disposizione a livello nazionale per tutte le startup derivanti dall’attività di ricerca che saranno selezionate dal polo stesso per investimenti seed. Di Galaxia e degli altri poli di trasferimento tecnologico Pingue ha parlato in un’intervista con BeBeez Magazine all’interno della storia di copertina.
Quanto a LIFTT, Guido Panizza, Head of Project Management, a proposito dell’investimento in Picosats ha commentato: “La società presidia all’interno del nostro portfolio un segmento di business dal potenziale elevato, qual è quello delle telecomunicazioni aerospaziali. Per noi di LIFTT contribuire allo step significativo della messa in orbita del progetto rappresenta un decisivo attestato di stima e fiducia nei confronti di una tecnologia e di un team di lavoro di alto profilo. Inoltre, la chiusura di questo nuovo round e la progressione di questo progetto rappresentano in modo esemplare l’importanza del Technology Transfer quale elemento essenziale nella crescita complessiva del Sistema Paese”.
Infine, Francesco De Michelis di Progress Tech Transfer ha dichiarato: “Da quando abbiamo fatto il primo investimento nel 2022 la società ha continuato a crescere, sia tecnicamente che commercialmente. La qualità della soluzione tecnica proposta dalla società è testimoniata dal rilievo e dal prestigio del pool di investitori che hanno partecipato a questo round diinvestimento”. Ricordiamo che per il fondo, Picosats è stato il 14° investimento. Il precedente è stato la partecipazione al round seed da 750 mila euro di Specto Photonics, la startup che, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha sviluppato una tecnologia in grado di rivoluzionare la diagnostica medica (si veda altro articolo BeBeez).
Come ricordato nell’articolo di BeBeez Magazine dedicato alle ultime operazioni di technology transfer in Italia, nei giorni scorsi il fondo Progress tech Transfer ha annunciato il finanziamento di un progetto di proof-of-concept con l’Università degli Studi di Brescia e il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali (INSTM) per lo sviluppo di una tecnologia brevettata relativa al recupero del litio e del cobalto da batterie esauste. Secondo quanto risulta a BeBeez, il finanziamento è di 200 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultima operazione del fondo ha seguito di pochi giorni dall’investimento nel round da 160 mila euro di Valuematic, startup innovativa e spin-off della Scuola IMT Alti Studi Lucca, che realizza modelli di business e soluzioni tecnologiche a supporto della trasformazione digitale per imprese, enti e istituzioni (si veda altro articolo di BeBeez). A inizio maggi, invece, il fondo aveva investito in Sealance spa sb, la scaleup che ha inventato il primo jet completamente elettrico per la propulsione navale, DeepSpeed (si veda altro articolo di BeBeez), quello dello scorso aprile in Wearable Robotics, scaleup leader a livello internazionale nel settore degli esoscheletri e della robotica indossabile (si veda altro articolo di BeBeez) e quello dello scorso marzo in HT Materials Science, startup con sede in Irlanda, che ha sviluppato Maxwell, un innovativo fluido termovettore sub-micron per l’uso in sistemi di riscaldamento e raffreddamento commerciali e industriali (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a LIFTT, quest’anno ha annunciato due investimenti. L’ultimo, dello scorso aprile, è un investimento nel già citato round di Wearable Robotics, al fianco di Progress Tech Transfer e di RoboIT, il polo tecnologico dedicato alla robotica dicui è anchor investo il Fondo Technology Transfer di CDP. Risale invece allo scorso febbraio la guida del round da un milione di euro di Voiseed startup che, tramite l’intelligenza artificiale, ridefinisce l’approccio tradizionale al doppiaggio, dando voce a contenuti vocali virtuali (si veda qui altro articolo di BeBeez).