Società Autostrade Alto Adriatico (SAAA), che entro giugno subentrerà ad Autovie Venete (in liquidazione) nelle concessioni delle cinque tratte autostradali gestite, ha ricevuto da CDP-Cassa Depositi e Prestiti e BEI-Banca Europea per gli Investimenti un prestito del valore complessivo di 750 milioni di euro per il completamento tra l’altro della terza corsia della A4 Venezia-Trieste (si veda qui il comunicato stampa). Si tratta di due linee di credito attivabili di 375 milioni ciascuna messe a disposizione da CDP e BEI, di cui 250 milioni di finanziamenti diretti ciascuna più 125 milioni ciascuna con la garanzia della Sace. L’accordo dura formalmente 23,8 anni, ovvero il periodo riconosciuto per conseguire l’ammortamento dei prestiti, ma la disponibilità dei medesimi dovrebbe durare per un periodo di circa un terzo, in funzione della fine dei lavori per la terza corsia.
SAAA è stata costituita nel 2018 dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e dalla Regione Veneto con un capitale sociale di 6 milioni di euro ripartito rispettivamente al 67% e al 33%. Nei giorni scorsi è stato deliberato l’aumento a 100 milioni, con il Friuli Venezia Giulia al 90,524% del capitale e il Veneto al restante 9,476%.
La società rileverà, in particolare, la gestione delle tratte autostradali A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova-Udine, A28 Portogruaro-Conegliano, A57 Tangenziale di Mestre e A34 Raccordo Villesse-Gorizia, grazie all’accordo firmato lo scorso mese di luglio tra l’allora ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e i presidenti delle due Regioni, Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) e Luca Zaia (Veneto), in attuazione del decreto legge 148/2017 in materia di concessioni autostradali, che per la prima volta in Europa ha visto realizzarsi un partenariato pubblico-pubblico in questo settore, soluzione alternativa all’individuazione del nuovo concessionario attraverso una gara europea.
I finanziamenti da 375 milioni ciascuno che BEI e CDP hanno messo a disposizione di SAAA per l’ampliamento e l’ammodernamento delle tratte autostradali sono propedeutici al subentro nella gestione in-house delle tratte autostradali per i prossimi trent’anni. Il valore che verrà corrisposto a giugno a fronte delle concessioni ai soci privati di Autovie Venete, che a febbraio ha ridotto volontariamente il proprio capitale sociale da 158 milioni di euro a 18 milioni (con la modifica del valore nominale delle azioni da 0,26 a 0,03 euro e la riduzione della riserva legale da 25,8 milioni a 3,6 milioni), non è stato reso noto, ma secondo Il Gazzettino si aggirerebbe intorno ai 140 milioni. Con l’operazione gli attuali 600 dipendenti di Autovie Venete passeranno tutti a SAAA e Autovie Venete sarà messa in liquidazione.
Il piano industriale di SAAA prevede un programma d’investimenti per 954 milioni di euro, 750 dei quali ora finanziati da BEI e CDP, necessari soprattutto per il completamento della terza corsia nel tratto San Donà di Piave-Villesse. Il costo complessivo di quest’opera è di circa 2 miliardi di euro, di cui 1 miliardo già interamente fornito da Autovie Venete investendo quanto ricavato dai pedaggi e 150 milioni derivanti dal decreto del Fare del 2013.
Nel 2017, quando sono scadute le concessioni di Autovie Venete ora in regime di proroga fino a giugno, quest’ultima società ha ricevuto un finanziamento del valore complessivo di 600 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa), suddiviso in due linee di credito di 300 milioni ciascuna messe a disposizione sempre da CDP e BEI, con garanzia questa volta del FEIS-Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici, ma questi soldi non sono stati mai utilizzati.
I lavori che verranno ora finanziati con il nuovo prestito da 750 milioni prevedono la messa in sicurezza dell’infrastruttura e la decongestione del traffico, oltre all’ammodernamento della tratta che fa parte del Corridoio V Lisbona-Kiev della rete TEN-T e che rappresenta uno snodo cruciale nel collegamento dell’Europa orientale con quella occidentale.
“L’operazione sottoscritta è funzionale alla prosecuzione dei lavori di ammodernamento di un’infrastruttura strategica non solo per il Friuli Venezia Giulia bensì per l’intero Paese, nella prospettiva di una sempre maggiore integrazione logistica con le principali direttrici continentali finalizzata a incrementare la capacità di assorbimento dei volumi di traffico e a rafforzare i livelli di sicurezza stradale”, ha commentato Fedriga, che è anche commissario per l’emergenza della A4.
“È la data di inizio di una nuova fase del percorso, quella più operativa. Infatti, dopo il subentro e il passaggio di testimone, la società, i suoi soci e l’ente concedente, con l’aiuto dei finanziatori, dovranno essere pronti a gestire e attuare questo innovativo sistema di gestione autostradale con la necessaria flessibilità determinata dal complesso momento storico che stiamo vivendo”, ha aggiunto Anna Di Pasquale, amministratore unico di SAAA, che ha firmato ieri l’accordo con il vicedirettore generale e direttore Business di CDP, Massimo Di Carlo, e con il principal advisor per il dipartimento di Growth Capital & Project Finance della BEI, Simone Dell’Atti.
Autovie Venete ha registrato in media, negli ultimi anni, 200 milioni di euro di ricavi e conseguito utili per 15 milioni. Nel 2021 l’utile è stato di circa 21 milioni, con ricavi pari a 195,3 milioni, l’ebitda di quasi 104 milioni e la liquidità netta di circa 140 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Tra i soci privati compaiono Intesa Sanpaolo (4,98% del capitale), Crédit Agricole Italia (1,97%), Generali (1,64%), Bnl (1% circa), Allianz (0,72%) e Banca MPS (0,59%) (si veda qui l’azionariato al 31 dicembre 2022). La Regione Friuli Venezia Giulia è il primo socio tramite la propria finanziaria Friulia spa con quasi il 73% e il Veneto con poco più del 4,8%. I due enti pubblici conferiranno le proprie quote in SAAA.