La compagnia di autonoleggio Sicily by Car si è assicurata da UniCredit due finanziamenti per complessivi 20 milioni di euro. Con il primo da 15 milioni, assistito dalla garanzia green di SACE, acquisterà diverse tipologie di vetture ibride ed elettriche a basse emissioni di CO2, mentre con il secondo finanziamento (5 milioni) comprerà altri veicoli (si veda qui il comunicato stampa).
La società non è nuova a questo tipo di operazioni. Lo scorso anno, infatti, a marzo si era assicurata prima un finanziamento ESG da 10 milioni di euro a 24 mesi da UniCredit, con garanzia BEI (si veda altro articolo di BeBeez), e poi un ulteriore prestito sempre sostenibile da 15 milioni di euro erogato da Intesa Sanpaolo, con garanzia green di SACE (si veda altro articolo di BeBeez).
Con capitale interamente italiano, Sicily By Car è stata fondata nel 1963 da Tommaso Dragotto, che ne è anche il presidente. Dragotto ha iniziato la propria scommessa imprenditoriale con un parco auto costituito da una Fiat 1300, una Fiat 1100 e due Fiat 500. In pochi anni, è diventata una tra le più grandi realtà imprenditoriali della Sicilia, firmando nel 1990 con Luca Cordero di Montezemolo il contratto esclusivo di sponsorizzazione ufficiale dei campionati mondiali di calcio di Italia ‘90. La vera svolta è arrivata però nel 1997, anno in cui Sicily by Car ha cominciato a operare con il marchio Auto Europa, varcando così i confini regionali. Tra i prodotti più di successo, si annoverano il charter nautico e il Park & Fly.
La società, che ha sede legale a Bolzano, e quartier generale operativo a Villagrazia di Carini, nelle vicinanze dell’aeroporto di Punta Raisi a Palermo, dispone oggi di una flotta di 15.000 veicoli ed è presente con uffici operativi in tutti gli aeroporti italiani e nei centri delle città a maggiore vocazione turistica oltre che a Malta, in Albania, in Francia, in Austria e presto in Polonia, Montenegro e Croazia. Sicily by Car si è più di recente focalizzata sull’Europa dell’Est attraverso strategie mirate sulla mobilità ecologica con vetture 100% elettriche ad alta autonomia di percorrenza.
L’azienda ha chiuso il 2021 con 74,9 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 21,7 milioni e un debito netto di 1,7 milioni (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Dragotto, che in diverse occasione ha annunciato che avrebbe quotato l’azienda in Borsa, non ultimo durante l’edizione 2022 di Motore Italia Sicilia a Palermo, come riportato da La Stampa, ha commentato: “Questo finanziamento testimonia il nostro impegno ESG a favore della riconversione della flotta aziendale e la responsabilità, che sentiamo di avere, nel proporre ai nostri clienti soluzioni sempre più diversificate, per una mobilità a zero emissioni inquinanti. Le nuove risorse finanziarie sono di fondamentale supporto ai progetti di espansione strategica della Sicily by Car che ha già intrapreso un piano di sviluppo internazionale con l’obiettivo di presidiare l’Europa intera”.
Salvatore Malandrino, responsabile regione Sicilia di UniCredit Italia, ha aggiunto: “Prosegue il nostro impegno ad offrire soluzioni finanziarie a supporto della trasformazione green del sistema economico e della transizione energetica di tutte le pmi che hanno o vogliono elaborare una strategia di sostenibilità. Con questa operazione sosteniamo i piani di crescita di Sicily by Car e aiutiamo l’azienda a realizzare la transizione verso modelli di produzione a minore impatto ambientale, anche in coerenza con gli obiettivi del PNRR. In UniCredit la sostenibilità è un elemento fondamentale del modello di business e la banca ha intrapreso da anni un percorso con azioni e obiettivi concreti”.
Per UniCredit è solo l’ultimo di una serie di finanziamenti erogati a pmi italiane con la garanzia SACE negli ultimi mesi. A fine febbraio, per esempio era stata AMA, società con sede a Reggio Emilia specializzata nella produzione e commercializzazione di componenti per veicoli a lenta movimentazione e per il giardinaggio, a ottenere dalla banca un finanziamento da 10 milioni di euro destinato ad implementare la strategia di crescita del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, UniCredit aveva finanziato invece l’impresa di costruzione Secap (Società Edile Costruzione e Appalti Provvisiero) con un prestito assistito da SACE da 6,6 milioni destinato alle esigenze di cassa relative a due cantieri nell’area di Torino (si veda altro articolo di BeBeez). Nei primi giorni dell’anno, la banca e la società controllata dal MEF avevano stanziato altri 17,5 milioni per Planet Farms Holding spa, azienda italiana leader nel vertical farming in Europa, per la realizzazione di un nuovo stabilimento a Cirimido (Como) dedicato alla coltivazione idroponica indoor di ortaggi, poco meno di un anno dopo la chiusura di un round di investimento da 30 milioni di euro guidato dal gruppo Azimut (si veda altro articolo di BeBeez). Tra le operazioni dello scorso anno, invece, ricordiamo i 50 milioni di euro, sempre con SupportItalia di SACE, erogati a favore di Unoenergy spa (la ex Unogas Energia spa), azienda ligure specializzata nella vendita di gas, luce e soluzioni per l’efficientamento energetico, per dare nuovo impulso al ampio piano di sviluppo aziendale, volto all’incremento di fonti energetiche alternative sia per i consumi condominiali che per i consumi dei singoli appartamenti, uffici e negozi (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo anche il prestito di 15 milioni di euro della durata di 8 anni per Farmagorà Holding spa, gruppo che propone un nuovo modello di farmacia al servizio delle persone, fondato a Bergamo a inizio 2021 da Francesco Carantani e Marco Premoli (si veda altro articolo di BeBeez).