Unicredit ha venduto a Credit Factor spa e a Kruk Italia, filiale italiana del servicer polacco Kruk sa, attraverso il veicolo di cartolarizzazione italiano Kruk Investimenti srl, tre portafogli di crediti non-performing retail unsecured per un valore lordo complessivo di circa 90 milioni di euro. UniCredit e KRUK hanno inoltre raggiunto un accordo per la cessione di un massimo di 460 milioni di euro di crediti al consumo italiani non garantiti, classificati come crediti inesigibili dal primo trimestre 2023 alla fine del 2024 (si veda qui il comunicato stampa di Unicredit e qui il quello di Kruk).
Più nel dettaglio, Unicredit ha ceduto un portafoglio da 15 milioni di euro di Npl a Credit Factor, joint venture al 50% tra Europa Factor e IBL Banca, specializzata nell’acquisto e nella gestione di portafogli di Npl originati nel settore bancario autorizzata da Bankitalia nel settembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Mentre a Kruk sono stati ceduti due portafogli stock, con una prevalenza di credito al consumo e cessione del quinto dello stipendio, dal valore nominale complessivo di circa 75 milioni di euro. Quanto all’accordo forward, prevede 8 batch con cadenza trimestrale, relativo appunto all’acquisto dei crediti unsecured italiani che verranno classificati a sofferenza tra il 2023 e il 2024. Il closing e il processo di cartolarizzazione sono stati gestiti, lato cessionario, con l’esclusivo supporto del dipartimento legale di Kruk Italia, gestito da Ferdinanda Tanganelli.
Roberto D’Orazi, director of Strategic Transactions and Business Development di Kruk, ha commentato: “Siamo molto contenti di proseguire una collaborazione iniziata molti anni fa con Unicredit. In particolare, le cessioni revolving ci permettono adogni affido di sperimentare modalità di work-out sempre più efficienti”.
Catalin Cucu, membro del Consiglio amministrativo e direttore operativo di Kruk, ha aggiunto: “Sono estremamente soddisfatto per il rinnovamento di una partnership storica di Kruk Italia con Unicredit. Il lavoro di efficientamento effettuato sui processi interni e la crescita professionale dei nostri colleghi dedicati a questa particolare tipologia di prodotto Retail sono la miglior ricetta per la nostra attuale competitività.”
L’ultima operazione precedente di Kruk annunciata in Italia risale allo scorso gennaio, quando Kruk aveva acquisito da Unicredit un portafoglio di Npl corporate da 222 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Anche in quel caso il portafoglio, che comprendeva posizioni sia garantite sia non garantite, crediti chirografari e ipotecari, derivanti da contratti di finanziamento regolati dal diritto italiano, per un totale di 1.252 clienti, era stato ceduto tramite il veicolo di cartolarizzazione Kruk Investimenti.
Nel giugno 2021, invece, Unicredit aveva condotto con Kruk una doppia operazione,analoga a quella annunciata ieri e cioé aveva ceduto un portafoglio di crediti personali non garantiti da 220 milioni di euro a Kruk e a MBCredit Solutions (si veda altro articolo di BeBeez). Nella stessa occasione, Unicredit e Kruk avevano anche stipulato un accordo di forward flow, sempre di crediti al consumo, per ulteriori 250 milioni di euro.
Fondato a Breslavia nel 1998, il gruppo Kruk è quotato sulla Borsa di Varsavia dal 2011. Il gruppo è composto da 14 società presenti in sette Paesi e impiega oltre 3.000 persone. Con una quota di mercato del 31 per cento in Polonia e del 36 per cento in Romania, Kruk è leader nel mercato della gestione del credito in Europa Centrale. A oggi, il Gruppo può̀ contare su un valore nominale complessivo di oltre 19,4 miliardi di euro in gestione, pari a oltre 9 milioni di clienti.
L’ultima operazione di cessione di Npl annunciata da Unicredit prima di questa risale allo scorso settembre, quando la controllata croata di Unicredit, Zagrebacka Banka (Zaba), ha ceduto a Svea Ekonomi, controllata della svedese Svea Bank, un portafoglio di mutui residenziali e prestiti al consumo da 64,8 milioni di euro, impegnandosi inoltre per due anni a cedere ulteriori flussi futuri di nuovi NPL derivanti dal segmento del credito al consumo, in un cosiddetto forward flow agreement (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso luglio, invece, Unicredit aveva ceduto a un veicolo di cartolarizzazione di illimity un portafoglio di crediti deteriorati dal valore complessivo di circa 1,3 miliardi di euro lordi (si veda altro articolo di BeBeez) e aveva inoltre scelto Prelios spa come partner preferenziale nella gestione specialistica dei propri crediti Unlikely To Pay (UTP). Secondo i termini dell’accordo a lungo termine, a uno stock iniziale in gestione per l’anno in corso si aggiungeranno flussi futuri di nuovi crediti UTP per i successivi sei anni si veda altro articolo di BeBeez). Parallelamente alla partnership, Prelios avdva assistito Unicredit nella cessione e cartolarizzazione di un portafoglio di 2 miliardi nominali di UTP dei segmenti corporate e pmi, che ha visto come investitore principale negli abs mezzanine e junior il fondo Usa Christofferson, Robb and Company (CRC). Lo scorso giugno, infine, Unicredit aveva cedutoun portafoglio di crediti deteriorati da 1,1 miliardi di euro lordi rappresentato da crediti ipotecari e chirografari con un’operazione di cartolarizzazione condotta attraverso la società veicolo Itaca spv srl e strutturata da Unicredit Bank come sole arranger (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione aveva previsto la richiesta della GACS per la tranche senior prima che lo scorso 14 giugno scadessero i termini della misura rinnovata un anno prima (si veda altro articolo di BeBeez).