Alto Partners sgr,fondata daStefano Scarpis e Raffaele de Courten, ha chiuso la raccolta del suo ultimo fondo, Alto Capital V, con 273 milioni di euro di impegni (si veda qui PrivateEquityWire), registrando un aumento del 30% rispetto al precedente Alto Capital IV, chiuso a 210 milioni ad aprile del 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Il closing definitivo della raccolta del nuovo fondo avviene a circa un anno e tre mesi dal primo closing a 150 milioni annunciato nell’ottobre 2022, rispetto al target allora comunicato in 300 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Il fondo ha attratto impegni da parte di fondi pensione pubblici e privati, compagnie di assicurazione, banche, fondi pensione pubblici e privati, compagnie di assicurazione, banche, fondi di fondi, family office e HNWI.
Alto Capital V, come i fondi predecessori, investe in operazioni di buyout ed expansion capital, in società con sede in Italia, in crescita e profittevoli, nei settori dell’alimentare, del chimico-farmaceutico, della meccanica di precisione e del lusso/design/abbigliamento. La strategia d’investimento, in particolare, si concentra su aziende a forte crescita e a conduzione familiare, principalmente nel Nord Italia, valutate tra i 30 e i 100 milioni di euro.
Il nuovo fondo ha già annunciato due investimenti. Il primo risale all’aprile 2023, cioé l’acquisizione del 71% di Lario Plast srl, specializzata nella progettazione e nello stampaggio a caldo di flaconi in plastica per il mercato della cura della persona, della detergenza e dell’alimentare, realizzando l’operazione con il supporto di un finanziamento bancario erogato da BNL – BNP Paribas (si veda altro articolo di BeBeez). Il secondo investimento è stato annunciato invece lo scorso dicembre, cioé l’acquisizione da NB Aurora dell’intera sua partecipazione (48,4%) detenuta in Dierre Group, specializzata in sistemi di protezione per l’automazione industriale (si veda altro articolo di BeBeez).
Al momento del primo closing del fondo V era stato comunicato che il quarto fondo vantava un rendimento annuo medio ponderato del 41%, grazie ai quattro disinvestimenti condotti sino a quel momento: Officina Farmaceutica Italiana (OFI) (nutraceutica), comprata da Procemsa, controllata da Investindustrial, in un’operazione annunciata nel dicembre 2020; CEI – Costruzione Emiliana Ingranaggi (ricambi automotive) ceduta a White Bridge Investments, in un’operazione annunciata lo scorso giugno, con Alto Capital che ha reinvestito per una minoranza; Tricobiotos (prodotti professionali per capelli), ceduta al gruppo Alfa Parf con una transazione annunciata lo scorso luglio; e BIA (couscous), ceduta al gruppo Bonifiche Ferraresi, con una transazione annunciata lo scorso luglio. A fronte di queste cessioni, Alto Capital IV aveva rimborsato ai propri investitori circa il 90% degli importi richiamati, con un portafoglio residuo di cinque partecipazioni. Da allora il fondo ha disinvestito anche da Diatech(diagnostica molecolare), mentre ha ancora in portafoglio Millefili (filati pregiati per maglieria), Mipharm (CMO farmaceutico), Olimpia Splendid (HVAC); oltre come una minoranza di CEI a valle, come detto, del reinvestimento.
A proposito di disinvestimenti, ricordiamo anche che lo scorso giugno 2023 il fondo Alto Capital III e il suo coinvestitore Cube 3 srl (la ex Rancilio Cube) hanno ceduto la loro quota di Legami al fondo Flexiible Capital gestito da DeA Capital Alternative Funds sgr, con il resto del capitale dell’azienda di agende, calendari, accessori di cancelleria e gadget hi-tech che è rimasta nelle mani del fondatore Alberto Fassi (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre nel gennaio 2023 sempre il fondo III aveva ceduto la sua partecipazione in Harbor srl, attiva nella produzione di cosmetici naturali certificati, con il marchio Phytorelax, a Naturalia Tantum, gruppo attivo nei settori della cosmetica e degli integratori naturali, controllato da Assietta Private Equity sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo infine che lo scorso novembre l’sgr ha accolto Gianmarco Gandolfi come nuovo partner e consigliere di amministrazione. Gandolfi, che ha alle spalle cariche direttive nel Gruppo Percassi, in Banca Leonardo e Lazard & Co, è stato dal 2018 al 2023 co-fondatore e senior partner di The Equity Club, la struttura di club deal promossa da Mediobanca e dal management team (si veda altro articolo di BeBeez).