Terza acquisizione del 2024 per Fedrigoni Group, uno dei principali produttori mondiali di carte speciali, materiali autoadesivi e soluzioni per l’identificazione di prodotti attraverso l’uso delle radio-frequenze, controllato da Bain Capital e BC Partners, dopo quella della britannica SharpEnd (si veda altro articolo di BeBeez) e di Arjowiggins China (si veda qui il comunicato stampa). Il gruppo guidato da Marco Nespolo ha infatti rilevato alcuni asset della statunitense Mohawk Fine Papers, con cui ha siglato una partnership industriale nel settembre del 2022 per rafforzare la distribuzione di carte pregiate nel mercato nordamericano (si veda qui il comunicato stampa).
Le risorse con cui Fedrigoni ha finanziato l’operazione negli Usa, il cui importo non è stato reso noto, derivano in parte dalla recente vendita per 280 milioni di euro di sedici stabilimenti produttivi in Italia, Spagna e Germania alla statunitense WP Carey, e della contestuale sottoscrizione di patti di locazione ventennale degli stessi siti, equivalenti all’incirca alla metà del patrimonio immobiliare mondiale del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez).
La transazione con Mohawk Fine Papers, si legge nella nota, “è stata finalizzata attraverso una newco costituita da Fedrigoni per acquisire gli asset di Mohawk in un processo di vendita avviato da un istituto finanziario, a seguito di un periodo di significativa sofferenza finanziaria che ha interessato l’azienda statunitense negli ultimi mesi” e che ha portato alla chiusura di alcuni impianti e il licenziamento di parte dei dipendenti. La banca in questione è CIT Northbridge Credit (gruppo First Citizens Bank), che ha fornito proprio nel settembre del 2022 un prestito per rifinanziare il debito allora esistente e fornire il capitale circolante (si veda qui il comunicato stampa dell’epoca). Nell’ambito della partnership produttiva con l’azienda americana, Fedrigoni aveva partecipato al nuovo finanziamento di CIT Northbridge Credit attraverso un bond convertibile.
La transazione ha ora liberato interamente la nuova società dall’indebitamento di Mohawk Fine Papers, consentendo di preservare la maggior parte dei posti di lavoro, delle attività industriali e delle relazioni con i clienti, ha spiegato Fedrigoni.
La società americana, che nel 2018 aveva rilevato Crane Stationery Corp. (si veda qui il comunicato stampa di allora), è stata fondata nel 1931 ed è un’azienda a conduzione familiare che produce alcune delle più note carte speciali per designer, brand e stampatori e che, come il gruppo italiano, ha fortemente innovato nel campo della stampa digitale e della sostenibilità. La condivisione di valori fondamentali come un solido know-how e l’attenzione all’innovazione e alla riduzione dell’impatto ambientale ha portato all’acquisizione di quest’azienda, che entra a far parte della divisione Fedrigoni Special Papers e rappresenta un tassello importante nella strategia di crescita del gruppo all’estero, si legge ancora nella nota.
“Si tratta della nostra terza acquisizione quest’anno, dopo SharpEnd nel Regno Unito e Arjowiggins China, un passo importante per potenziare la nostra offerta di prodotti premium per i clienti negli Stati Uniti. Grazie all’ingresso di Mohawk nel nostro gruppo, saremo in grado di produrre e distribuire ai clienti un’ampia gamma di carte Fedrigoni ad alto valore aggiunto direttamente in Nord America e di ampliare l’accesso alle carte speciali Mohawk a livello internazionale. In questo modo sosterremo sempre di più le strategie dei nostri clienti che privilegiano modelli di nearshoring al posto del tradizionale approccio orientato all’acquisto globale, per ridurre l’impatto ambientale e minimizzare i rischi di interruzione della supply chain”, ha commentato l’amministratore delegato del gruppo.
Fondata nel 1888 a Verona, Fedrigoni Group è oggi sinonimo di eccellenza nel mondo delle etichette e dei materiali autoadesivi, delle carte speciali per il packaging di lusso e altre soluzioni creative, dell’RFID o l’identificazione di prodotti attraverso l’uso delle radio-frequenze e dell’NFC o comunicazione di prossimità. Con oltre cinquemila dipendenti in 28 Paesi e 25mila prodotti, il gruppo vende e distribuisce in 132 Paesi.
Della divisione Special Papers di Fedrigoni Group fanno parte il Gruppo Cordenons, lo storico marchio Fabriano, il brand Éclose, frutto della joint venture con Tecnoform (si veda qui il comunicato stampa), la spagnola Guarro Casas, la francese Papeterie Zuber Rieder e Arjowiggins China, mentre della divisione Self-Adhesives fanno parte i marchi Arconvert e Manter, l’italiana Ritrama, la statunitense Acucote, le messicane Rimark e Industrial Papelera Venus, la spagnola Divipa, la francese Tageos, la turca Unifol e SharpEnd.
Fedrigoni ha rilevato anche il Centro di ricerca e sviluppo di Grenoble (si veda altro articolo di BeBeez), la statunitense Gummed Papers of America e la brasiliana Arjo Wiggins Ltda.
Ricordiamo che nell’aprile 2021 Fedrigoni Group aveva ceduto la divisione security, ovvero il business degli elementi di sicurezza per banconote e documenti d’identità, alla britannica Portals.