Ha chiuso la raccolta con 1,563 miliardi di euro di impegni, superiore all’obiettivo iniziale di 1,5 miliardi, il Fondo V di F2i sgr, battezzato Fondo Infrastrutture Sostenibili (FIS), che investe in aziende attive nel comparto infrastrutturale che possano coniugare la crescita industriale con un continuo miglioramento dei parametri ambientali, sociali e di governance (ESG) (si veda qui il comunicato stampa). La raccolta complessiva dei cinque fondi attualmente gestiti da F2i raggiunge così i 7,4 miliardi di euro.
Il fondo aveva annunciato un secondo closing della raccolta nel gennaio 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo il primo closing, a quota 900 milioni di euro annunciato nel maggio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). A incrementare la raccolta era stata in particolare CDP Equity (gruppo Cdp), ma non era stato comunicato a quanto ammontava l’impegno. La prima fase della raccolta del FIS aveva invece riguardato investitori istituzionali italiani: casse previdenziali, banche, fondazioni di origine bancaria, assicurazioni.
L’amministratore delegato di F2i sgr, Renato Ravanelli, ha dichiarato: “Il successo della raccolta del Fondo per le Infrastrutture Sostenibili dimostra ancora una volta la capacità di F2i sgr di convogliare i capitali di investitori italiani e internazionali verso settori strategici per la crescita del Paese, costituendo una piattaforma paneuropea al servizio dei capitali e dei cittadini. Favorire uno sviluppo infrastrutturale armonico e attento ai temi ambientali e sociali è una priorità che F2i condivide con i suoi investitori istituzionali”.
Il fondo, che si qualifica come prodotto ex art. 8 del Regolamento UE SFDR, promuovendo caratteristiche ambientali e sociali nel rispetto di principi di buona governance, a due anni dal lancio ha già realizzato quattro investimenti nei settori dell’economia circolare, transizione energetica e infrastrutture sociosanitarie.
In portafoglio ci sono infatti la quota di controllo di Ital Gas Storage, primario operatore indipendente che gestisce l’impianto di stoccaggio di gas naturale di Cornegliano Laudense (Lodi), acquisita insieme al Terzo Fondo 2i e al fondo Ania-F2i (si veda altro articolo di BeBeez); la quota di controllo di ReLife, il principale operatore privato in Italia attivo nel riciclo, nella valorizzazione energetica e nel riutilizzo degli imballaggi della carta e della plastica (si veda altro articolo di BeBeez); la quota di controllo di F2i Medtech (ex Althea Group), principale operatore privato italiano attivo nella gestione integrata di infrastrutture biomedicali a favore di ospedali pubblici e privati (si veda altro articolo di BeBeez); e un portafoglio di impianti eolici situati principalmente nel Nord della Spagna, investimento che ha rafforzato la presenza di F2i nel comparto della generazione elettrica da fonti rinnovabili nel paese avviata nel 2019 con l’acquisizione di Renovalia da parte di EF Solare Italia, primo operatore fotovoltaico italiano e tra i primi in Europa, controllato dal Terzo Fondo F2 (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che F2i aveva chiuso nel maggio 2022 la raccolta del quarto fondo, battezzato Fondo ANIA F2i, dedicato alle infrastrutture italiane, finanziato dalle compagnie assicurative associate appunto ad ANIA (Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici). Il fundraising aveva raggiunto quota 516 milioni di euro, anche in quel caso superando il target originario di 500 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
A oggi è invece ancora in corso la raccolta di Infrastructure Debt Fund 1 (IDF1), il primo fondo dell’sgr focalizzato sul debito infrastrutturale, in affiancamento alle banche nei finanziamenti alle imprese, che ha obiettivo di fundraising di 500 milioni. IDF1 aveva annunciato il suo primo closing ad agosto 2022 raggiungendo quota 310 milioni di euro di impegni (si veda altro articolo di BeBeez). Allo scorso luglio l’interesse dagli investitori era già salito a circa 400 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), a fronte di investimenti per circa 225 milioni (si veda qui l’intervista di BeBeez a Gianluca Gustani, Chief Investment Officer Debt e Senior Partner dell’Area Investimenti Debito di F2i sgr). A metà novembre F2i ha poi comunicato che i il fondo ha effettivamente raccolto circa 400 milioni di euro da investitori istituzionali (compagnie di assicurazione, banche, fondi previdenziali e pensionistici e fondazioni bancarie) e family office, di cui ha già investito circa il 75% (si veda altro articolo di BeBeez).
Tutti i fondi costituiti dopo l’entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 2019/2088 (SFDR), cioé il Fondo IV, il Fondo V e il fondo di debito, sono stati costituiti come Fondi ex art. 8 SFDR, con l’obiettivo quindi di promuovere, mediante l’impiego dei capitali dei fondi, caratteristiche ambientali e sociali degli asset oggetto di acquisizione, al contempo apportando dei miglioramenti nel governo societario delle partecipate.