Nel 2022 Friulia, la società finanziaria della Regione Friuli-Venezia Giulia, ha erogato 37 milioni di euro, perfezionando 13 investimenti con focus sulle piccole e medie imprese locali (si veda qui il comunicato stampa). Sono questi i dati approvati dall’assemblea del gruppo, che si confrontano con i 50,1 milioni di euro erogati nell’anno precedente, per 17 operazioni complessive (si veda qui il comunicato stampa di allora).
L’assemblea ha inoltre attestato un valore complessivo degli interventi pari a 201 milioni, per un totale di 90 aziende partecipate (80% pmi) che realizzano un fatturato aggregato di circa 3 miliardi, impiegando oltre 10.500 dipendenti in Friuli-Venezia Giulia.
Il patrimonio netto è stato pari a 653 milioni di euro, le risorse finanziarie a disposizione sono risultate di 74 milioni mentre l’utile dell’esercizio è ammontato a 4 milioni di euro (contro i 5 milioni del 2021).
Gli interventi attuati hanno risposto a diverse tipologie di bisogni, tra cui la crescita sia organica che per linee esterne, l’accompagnamento manageriale, il supporto a neonate iniziative e il rilancio aziendale.
Parallelamente, Friulia ha continuato a investire sulla finanza innovativa, con strumenti ad hoc che sempre più rappresentano una valida alternativa alla finanza tradizionale, in particolare in contesti affetti da inflazione e rallentati della contrazione di credito. Tra le misure di maggior successo, confermano un ruolo di primo piano i minibond, che sono stati impiegati in svariate operazioni per un valore totale di 5,8 milioni.
Per quanto riguarda la gestione di strumenti agevolativi di accelerazione e rilancio d’impresa, nel 2022 Friulia, su indicazione di Regione FVG, ha costituito FVG Plus spa, la nuova società in house creata al fine di gestire e attuare le politiche regionali, sia nei confronti delle imprese che dei privati cittadini, ottimizzando la gestione dei vari strumenti agevolativi in sinergia con Friulia.
Federica Seganti, presidente di Friulia, ha commentato: “Il 2022 per il nostro paese è stato un anno particolare che ha visto il progressivo consolidamento di due importanti trend: da una parte il conflitto russo-ucraino che ha ridefinito i mercati di approvvigionamento dell’energia e le strategie di export; dall’altra l’ottimo stato di salute dell’economia italiana, cresciuta con un ritmo consistente e superiore rispetto a molti altri partner europei. In questo contesto, Friulia ha proseguito il suo percorso di sostegno alle imprese regionali, abbinando alle misure finanziarie più tradizionali, strumenti di finanza innovativa con oltre 200 milioni di euro ad oggi complessivamente impiegati”.
Friulia è da 50 anni l’equity partner di riferimento per le imprese interessate ad investire nella Regione Friuli Venezia-Giulia. La società opera supportando operazioni di sviluppo delle imprese del territorio favorendo al tempo stesso la continuità azionaria. Nel private equity opera tramite l’acquisizione di partecipazioni di minoranza nel capitale di rischio di imprese regionali, mettendo a disposizione delle società partecipate professionisti dedicati in grado di accompagnare lo sviluppo delle imprese in molti ambiti, dallo sviluppo sui mercati esteri alla complessa gestione del passaggio generazionale. A oggi Friulia ha investito in una settantina di aziende partecipate.
Tra queste, si menzionano il recente ingresso con una quota del 26,3% nel capitale di DTI srl, EMS (Electronic Manufacturing Services) internazionale con sede a Udine; lo scorso marzo, Friulia aveva invece investito 15 milioni di euro in Siap spa, centro d’eccellenza del Gruppo Carraro per componentistica di qualità e ingranaggeria ad elevata complessità. Siap era già nel portafoglio di Friulia, che in seguito a quest’ultimo investimento è arrivata a detenere il 19,3% della società.
Tra le società detenute in portafoglio da Friulia si ricordano anche: la startup innovativa Poetronicart; il produttore italiano Pasta Zara; il produttore vicentino di stampi per fanaleria auto Brenta Pcm; l’azienda dei software di intelligenza artificiale per la visione Neurala; la società che disegna, produce e commercializza occhiali di lusso Pugnale & Nyleve; il produttore di macchine ed attrezzature agricole Maschio Gaspardo; il produttore italiano delle acque minerali a marchio Pejo e Goccia di Carnia, Cristallina Holding; l’azienda italiana produttrice di soluzioni di design per la smart home iotty; una infrastruttura dedicata alla logistica intermodale situata in prossimità del confine italo sloveno di Fernetti Interporto di Trieste spa; la società che tratta i rifiuti Bioman; l’azienda di Rivignano Teor (Udine) attiva nella progettazione e produzione di stampi di alluminio e attrezzature per lo stampaggio di materie plastiche e compositi Self Group.
Tra le altre, Friulia ha investito anche nell’azienda di Gorizia che produce e commercializza prodotti biologici Biolab; la società della provincia di Pordenone specializzata nella produzione di stracchino Venchiaredo; la società dei servizi legati alla produzione e al broadcasting televisivo Videe; il primo incubatore italiano dedicato alle scienze della vita Bio4dreams; la società farmaceutica quotata all’Aim Italia Friulchem; l’e-commerce italiano di prodotti per la salute e la bellezza a “zero spreco” che ha condotto una campagna di equity crowdfunding Econviene; l’azienda operativa nei settori della riparazione, carrozzeria e vendita ricambi per autoveicoli industriali e autovetture Officine FVG; la società attiva nella lavorazione e commercializzazione del marmo e del granito Ca’ D’oro; e l’azienda azienda biofarmaceutica B2B BMG Pharma.