Hyle Capital Partners, tramite il fondo gestito Finance for Food One, specializzato in società agroalimentari italiane e attività connesse, è entrato con una quota di maggioranza in Ciemme Alimentari, società pugliese produttrice di gnocchi di patate di alta qualità e fornitore di alcuni dei più noti marchi della pasta e della GDO. La sgr affiancherà l’imprenditore Bartolomeo Palmieri, attuale ad di Ciemme Alimentari, nel nuovo percorso di crescita per consolidarne il posizionamento unico ed accelerarne l’espansione sia in Italia che all’estero, anche tramite acquisizioni sinergiche (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, l’operazione consiste in un management buy out con il fondo che entra nel capitale di Ciemme Alimentari con una quota di maggioranza in partnership con l’attuale amministratore unico dell’azienda, finora controllata da Vincenza Civita.
Hyle Capital Partners è stata assistita da Clearwater International come advisor M&A e debt, GOP per il legale, KPMG per la due diligence finanziaria, da OC&C per la dd business, da Prometeia per la dd Esg-Ehs, da Efeso per la dd tecnica.Ciemme Alimentari è stata affiancata nell’operazione da Ethica Group come advisor m&a, da LMCR per il legale, da Sama Consulting (come tax advisor.
L’azienda, con sede a Barletta, conta oggi più di 100 dipendenti e dispone di 8 linee di produzione dedicate. Grazie a investimenti tecnologici consistenti, l’azienda è riconosciuta sul mercato per l’alta qualità, l’ampio portafoglio prodotti all’interno della categoria e per l’efficienza produttiva. Grazie all’attività di ricerca e sviluppo, Ciemme Alimentari è riuscita a portare a compimento diversi gradi di innovazione, mantenendo le caratteristiche di un prodotto tipico tradizionale. L’azienda è tra i pochi specialisti in questa categoria di prodotto ed è stata pioniera nella produzione di gnocchi di questo tipo, motivo per cui ha tra i clienti alcuni dei più importanti pastifici italiani che vendono il prodotto di Ciemme Alimentari con il loro brand, e la grande distribuzione.
Il progetto di crescita disegnato da Hyle punta sul consolidamento dei mercati di riferimento e sulla espansione internazionale con il progressivo rafforzamento manageriale dell’azienda che sarà ancora guidata da Palmieri per dare continuità ai risultati raggiunti in questi anni. Nel 2023 Ciemme Alimentari conta di raggiungere un fatturato atteso superiore a 40 milioni, in crescita di oltre il 40% rispetto al 2022, e con una quota di export che supera il 30% del fatturato. I principali mercati esteri sono Stati Uniti, Francia, Canada e Germania. La società ha chiuso il 2022 con 29,2 milioni di ricavi, un ebitda negativo di 3 milioni e un debito finanziario netto di 3,4 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’azienda di Barletta sta puntando sull’uso di imballaggi riciclabili e sull’installazione di impianti fotovoltaici per la generazione di parte del fabbisogno energetico, oltre alla presenza di colonnine elettriche di ricarica auto nel complesso aziendale. L’azienda ha anche diverse certificazioni sia sulla qualità (IFS, BRCS) sia sull’utilizzo degli ingredienti (USDA Organic, Vegan, Non GMO Verified, Gluten Free, ecc.). Il portafoglio prodotti comprende anche gnocchi senza glutine, frozen e bio.
Matteo Chieregato e Francesco Zito, rispettivamente managing partner e partner di Hyle, hanno dichiarato: “Ciemme Alimentari è un’operazione a cui teniamo particolarmente, non solo perché rappresenta una vera eccellenza con comprovata capacità innovativa ed un solido orientamento alla sostenibilità, ma anche perché si tratta del primo investimento di Hyle nel Mezzogiorno dove riteniamo ci siano grandi opportunità da esplorare”.
L’ad Palmieri ha commentato: “Abbiamo trovato un partner strategico con cui perseguire un importante progetto di crescita al fine di diventare un punto di riferimento nel nostro settore, sia in Italia sia all’estero. Siamo convinti che Hyle, grazie alle loro competenze e al loro network, ci darà una spinta ulteriore per raggiungere gli obiettivi di crescita che ci siamo prefissati”.
L’operazione rappresenta il quinto investimento messo a segno dal fondo gestito da Hyle Capital Partners Finance for Food One. In precedenza, a luglio del 2023, il fondo Finance for Food One aveva rilevato da Miscusi il 23,5% di Berberè, società che gestisce l’omonima rete di 17 pizzerie distribuite tra le principali città italiane (si veda altro articolo di BeBeez). A giugno 2022, il fondo aveva acquisito dall’omonima famiglia l’intero capitale della Guaresi spa, eccellenza italiana nelle macchine semoventi per l’agricoltura (si veda altro articolo di BeBeez). Risale al gennaio precedente l’acquisto del 14,6% di Contri Spumanti spa da Aliante Partners (si veda altro articolo di BeBeez). Ad aprile 2021 ha acquisito la maggioranza di Manuzzi srl, gruppo specializzato nell’acquisto, impacchettamento e distribuzione di frutta secca, leader nella nicchia della frutta esotica e disidratata (si veda altro articolo di BeBeez).
Il fondo Finance for Food One er stato lanciato nel 2019 da Finance for Food srl, boutique di consulenza alle imprese legate all’agricoltura, presieduta da Arturo Semerari, con il ruolo di sponsor e advisor, insieme ad Azimut Libera Impresa sgr, titolare della gestione. Il fondo nell’ottobre 2019 aveva annunciato un primo closing della raccolta a 80 milioni di euro su un target finale di 200 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Gli impegni erano arrivati da investitori istituzionali come la Cassa nazionale forense, Empire Investors ed Epap. Nel giugno 2017 Italia Oggi aveva riportato la notizia della costituzione a Roma della società Finance for Food srl da parte dell’avvocato Francesco Gianni, fondatore del noto studio legale Gianni Origoni, della Tredici, veicolo di Paolo Bordi, con un passato in Assogestioni dove ha lavorato nel settore legale e partner dello stesso studio GOP; di Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso; e della Quantum Finance di Angelo Avan.
Dal lancio del fondo sino al mese di aprile 2021 non si erano poi più avute notizie, ma nel frattempo la gestione del fondo è passata appunto ad Hyle Capital sgr, che sostanzialmente presenta gli stessi soci di Finance for Food srl. Secondo quanto riportato da Finanzaditerolequinte a settembre 2020, il primo socio è diventato la Tredici srl dello stesso Bordi e della sorella Paola e di Alessandro Merenda che lavora nello stesso studio legale GOP. Nel consiglio d’amministrazione figurano Silvia Bordi, Merenda, Ferdinando Parente (ex Banca d’Italia) e Chieregato (ex 21 Invest così come l’altro partner del fondo, Zito). Tra i soci di minoranza di Hyle con il 10% figura infine la Ico, una newco che fa capo all’avvocato Francesco Gianni.