La cinese Fosun tramite il Fosun Fashion Group ha rilevato il 100% di Sergio Rossi, l’iconico produttore italiano di calzature di lusso messo sul mercato a inizio anno dal fondo Investindustrial 5 (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere è stata Absolute luxury holding srl, controllata dal private equity italiano (si veda qui il comunicato stampa). Nell’operazione, Rotschild ha agito come advisor di Investindustrial.
Si conclude così una gara che vedeva tra i favoriti Bally International, l’americana Marquee Brands e il gruppo italiano Piquadro, che già comprende marchi come Lancel e The Bridge (si veda altro articolo di BeBeez). Inaspettatamente però l’ha spuntata Fosun. Va però ricordato che Fosun Fashion group è il l braccio operativo negli investimenti nella moda e lusso dell’omonimo colosso finanziario cinese, che negli ultimi tre decenni ha investito e sviluppato aziende di successo mondiale nei settori del turismo, sport, cibo, ‘intrattenimento, sanità e farmaceutica, assicurazioni. Presente in più di 20 Paesi, Fosun International gestisce oltre 117 miliardi di dollari di asset. In Europa nel ssettore moda ha acquisito il marchio di abbigliamento italiano Caruso, la maison francese Lanvin, l’austriaca Wolford . ìNegli Usa ha incìvece rilevato il marchio St. John.
Il gigante cinese ha anche creato recentemente una joint venture con Damiani in Cina ed era stato designato come uno dei probabili acquirenti sia di Twinset (la cui cessione è stata rinviata sine die da Carlyle lo scorso aprile, si veda altro articolo di BeBeez) sia della griffe di lingerie La Perla.
Come come è stato per i marchi già in portafoglio, adesso Fosun intende dare continuità al management di Sergio Rossi, oggi guidato dal ceo Riccardo Sciutto.
Fondata da Sergio Rossi nel 1966 a San Mauro Pascoli, in Emilia-Romagna, l’azienda era entrata nel gruppo Kering, dopo che nel 1999 il gruppo Gucci (poi comprato dal gruppo Pinault Printemps, ora appunto Kering) aveva acquisito il 70% del capitale, per poi salire al 100% nel 2005 con l’uscita dalla società di Rossi, che è venuto a mancare lo scorso anno. Dal 2016 Andrea Morante è presidente della società.
Nel 2015 Kering aveva ceduto l’azienda a Investindustrial, che aveva investito nell’operazione circa 100 milioni di euro, incluso un aumento di capitale per il rilancio e lo sviluppo dell’azienda, che era stata valutata 70-80 milioni, dopo aver registrato ricavi per 82 milioni nel 2014, in netto calo rispetto agli anni precedenti (si veda altro articolo di BeBeez).
Ma la Sergio Rossi non si è mai davvero ripresa: ha chiuso il 2019 con ricavi per 66,5 milioni di euro, un ebitda negativo di 1,6 milioni e una perdita netta di 15,8 milioni di euro, che si è andata a sommare alle perdite degli anni precedenti (16,5 milioni nel 2018, 23,6 milioni nel 2017 e 21,2 milioni nel 2016, si veda qui l’analisi di Leanus). Tuttavia la perdita operativa si è via via ridotta in maniera importante, passando da un rosso di 19,9 milioni nel 2016 appunto ai soli 1,6 milioni nel 2019. Dopo un 2020 ancora in perdita, nel 2021 è atteso il pareggio di bilancio.
“Siamo entusiasti che entri a far parte della famiglia FFG Sergio Rossi che riteniamo uno dei pochi leader nel mercato delle calzature di lusso. Quando ci siamo tuffati nel marchio, siamo rimasti affascinati dal suo DNA di creatività e competenza”, ha affermato Joann Cheng, presidente di Fosun Fashion Group.
Michael Guan, responsabile della regione Asia presso Investindustrial, ha aggiunto: “Sotto la proprietà di Investindustrial e i suoi sforzi di globalizzazione, le vendite in Asia e in particolare in Cina sono cresciute fino a diventare la regione chiave per Sergio Rossi. Riteniamo che FFG, con la sua forte posizione in Cina e in Asia, sia il gruppo ideale perché Sergio Rossi si espanda nell’area.”
L’ad Sciutto ha concluso: “Dopo cinque anni di ottimo lavoro con Investindustrial, io e gli altri componenti del management siamo entusiasti delle prospettive di crescita offerte dalle nuove collezioni in arrivo e da un mercato in rapida crescita a cui il nostro marchio si rivolge”.
Ricordiamo che Investindustrial nei giorni scorsi, tramite il suo fondo VII, ha annunciato che acquisirà il 50% di Targa Telematics, azienda tecnologica italiana che offre soluzioni di telematica, smart mobility e piattaforme IoT digitali per operatori di mobilità (si veda altro articolo di BeBeez). Investindustrial inoltre questo mese ha chiuso con successo l’opa su Guala Closures, il gruppo specializzato nella produzione di chiusure di sicurezza per alcolici e vini quotata a Piazza Affari, di cui si è al momento assicurata il 94,93%, dopo una serie di acquisti fuori opa (si veda altro articolo di BeBeez).