di Alessandro Pietranera
Il Gruppo Florence, polo di aggregazione di aziende della moda soprattutto toscane, prosegue la propria crescita con l’acquisizione del 100% di Facopel, storico cappellificio di Chiesina Uzzanese in provincia di Pistoia, dalla famiglia Galgani, che ha reinvestito nel gruppo per una minoramza (si veda qui il comunicato stampa).
Gruppo Florence è stato assistito nell’operazione da District Advisory come advisor M&A, dallo studio DWF per la parte legale e da E&Y per la due diligence finanziaria e fiscale. Facopel è stata assistita dallo studio legale Olivetti Rason e Associati.
Facopel, la cui nascita risale al 1908, produce copricapi di alta fattura che coniugano l’artigianalità e tradizione di quattro generazioni di cappellai, unite all’innovazione e alla sperimentazione di nuove linee e materiali per realizzare prodotti unici e distintivi del made in Italy. L’azienda è nata per servire le cappellerie specializzate delle maggiori città italiane e oggi, guidata da Luigi Galigani, esponente della quarta generazione, produce per oltre 40 importanti marchi del lusso italiani ed esteri per mano di 54 dipendenti che si occupano prevalentemente della parte creativa e modelleria.
In un anno complicato come il 2020, l’azienda ha comunque registrato un aumento di fatturato del 6% rispetto all’anno precedente grazie al consolidarsi di un trend che vede il cappello come elemento indispensabile per costruire la propria immagine e distintività in maniera accessibile anche per un acquisto on line. L’azienda ha chiuso il 2020 con un fatturato di 14,7 milioni di euro, un ebitda di 4 milioni e un debito netto di poco inferiore a 100 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Francesco Trapani, presidente del gruppo Florence ha dichiarato: “Con questo nuovo ingresso, il quattordicesimo, comincia a delinearsi più chiaramente l’obiettivo iniziale di Gruppo Florence di diventare un grande polo del lusso capace di offrire ai fashion brand in tutto il mondo, interlocutori diversificati in tutte le categorie merceologiche, contraddistinti dal più alto know-how della filiera. Con Facopel, infatti, abbiamo ampliato il segmento dedicato agli accessori inaugurato con l’ingresso di Antica Valserchio”
Attila Kiss, ceo della stessa Florence, ha aggiunto: “Siamo stati subito affascinati dal mondo Facopel che ancora oggi conserva la competenza degli antichi mestieri avendo il giusto mix tra la più antica tradizione cappellettiera e l’innovazione tecnologica, tutto sempre con una meticolosa attenzione ai propri dipendenti nel rispetto di quel patrimonio prezioso che è la capacità artigiana e la manualità del singolo”.
Galigani ha aggiunto: “L’ingresso nel gruppo Florence è un’occasione unica per strutturarci ulteriormente unendo le nostre competenze imprenditoriali con quelle manageriali del gruppo e usufruendo delle sinergie che si verranno a creare con le altre aziende che hanno abbracciato il progetto”.
Il gruppo Florence, nato a ottobre del 2020, è controllato al 65% da VAM Investments, Fondo Italiano d’Investimento (tramite Fondo Italiano Consolidamento e Crescita – FICC), e Italmobiliare. Il restante 35% appartiene alle famiglie che prima erano titolari delle aziende acquisite dal gruppo. A queste si è adesso aggiunta la famiglia Galgani, che acquisterà una quota di minoranza del gruppo.
Per Florence si è trattato del quattordicesimo acquisto a meno di due anni dalla fondazione. Ricordiamo che all’inizio di giugno Florence ha annunciato l’acquisto del controllo del produttore leccese di capi in jersey Barbetta dall’omonima famiglia, che a sua volta ha reinvestito in Florence (si veda altro articolo di BeBeez). Il giro d’affari del gruppo adesso supera i 300 milioni di euro dando lavoro a più di 1000 dipendenti in diverse regioni d’Italia e l’obiettivo è andare in borsa entro fine 2023, come detto dallo stesso amministratore delegato Attila Kiss in un’intervista al Corriere della Sera a inizio giugno.
In precedenza, Florence ha acquisito altre cinque aziende specializzate in produzioni di nicchia: CAM (Bergamo), Confezioni Elledue (Arezzo), Frediani (Torino), Parmamoda (Parma) e Pigolotti (Perugia). Contestualmente all’acquisizione, i fondatori delle rispettive aziende avevano anche in quel caso reinvestito nel gruppo Florence e si erano unite alle famiglie Giuntini, Capezzuoli, Maltinti, Ciampolini, Sanarelli, Romolini, Bonacina e Bertolani, già azioniste del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, nell’ottobre 2021, il gruppo era andato al salvataggio di Metaphor Italy srl, storica azienda del distretto tessile carpigiano di proprietà dell’imprenditore belga Andrè Leruth, dopo la sentenza di fallimento dell’agosto 2021 emessa dal Tribunale di Modena, che non ha accolto la richiesta di concordato in bianco presentata nel maggio dello scorso anno dalla proprietà (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settembre 2021 Florence aveva acquisito anche il 100% di Antica Valserchio, leader nella produzione di tessuti per accessori, abbigliamento ed arredamento per i marchi più importanti della moda e del design (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza era stata la volta di Emmegi, azienda storica del fashion made in Italy specializzata in capi spalla informali sia uomo sia donna (si veda altro articolo di BeBeez); e della quota di controllo di Manifatture Cesari, azienda umbra specializzata nei prodotti in jersey e quarta società entrata a far parte della piattaforma (si veda altro articolo di BeBeez). Queste quattro aziende si sono aggiunte alle tre aziende che nell’ottobre 2020 avevano dato vita al Gruppo Florence, ossia: Giuntini, leader nell’outwear e tessuto leggero; Ciemmeci, prestigioso produttore di capi in pelle e pellicce, e Mely’s, eccellenza nel segmento della maglieria (si veda altro articolo di BeBeez).