Tamburi Investment Partners (TIP) ha chiuso il primo semestre 2024 con un utile netto consolidato pro forma di oltre 34 milioni (comprensivi di 21,6 milioni di plusvalenze), in calo rispetto ai 64,7 milioni al pari periodo dello scorso anno (che comprendevano 45,4 milioni di plusvalenze (si veda qui il comunicato stampa e qui la relazione intermedia al 30 giugno 2024). Il patrimonio netto consolidato della prima metà dell’anno è stato invece pari a circa 1,43 miliardi, in linea con gli 1,44 miliardi al 31 dicembre 2023 (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Per quanto riguarda i numeri di bilancio del primo trimestre 2024, TIP aveva raggiunto un utile netto consolidato pro forma di 29,4 milioni (in crescita di oltre il 50% rispetto ai 19,6 milioni del pari periodo dell’anno precedente) e un patrimonio netto consolidato di circa 1,48 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez).
Come spiegato dalla società, il risultato di questo primo semestre è riferibile principalmente all’ulteriore positivo contributo apportato dalle società collegate che, pur in un contesto di rallentamento generalizzato dell’economia, hanno registrato buoni risultati. Molte partecipate, infatti, tra cui Amplifon, Apoteca Natura, Azimut|Benetti, Bending Spoons, Dexelance, Eataly, Engineering, Hugo Boss, Moncler, OVS, Sesa, Vianova, Joivy ed altre.
Ancora una volta, OVS ha registrato in particolare (si veda altro articolo di BeBeez), nel periodo novembre 2023-aprile 2024, risultati notevolmente superiori a quelli dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Ricordiamo poi che lo scorso luglio, OVS ha anche fatto passi avanti nel percorso che la porterà a rilevare in più fasi il 100% di Goldenpoint spa, sottoscrivendo un prestito obbligazionario convertibile ed acquisendo il 3% del capitale sociale, per un valore complessivo di 3 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
In merito alle diverse società private presenti in portafoglio, la holding fondata da Gianni Tamburi ha fatto sapere che la quota di risultato delle collegate ha rappresentato un provento di circa 21 milioni, grazie in particolare al contributo delle partecipate tra cui, oltre alla già menzionata OVS, anche IPGH (Interpump), ITH, la holding che controlla SeSa (si veda altro articolo di BeBeez), Beta Utensili e Sant’Agata, controllante del gruppo Chiorino, uno dei leader mondiali nel settore dei nastri di trasporto e di processo, e di Limonta spa (produttore italiano di tessuti di alta gamma), in cui TIP è entrato nel 2021 rilevando il 25% delle quota dalla famiglia Limonta, investendo circa 89 milioni di euro (si veda qui altro articolo di BeBeez). Alpitour, società in cui TIP è entrata nel 2017 tramite aumento di capitale (si veda altro articolo di BeBeez), di cui è azionista indiretto attraverso Asset Italia, ha avuto un andamento ulteriormente positivo nel periodo, confermando come il miglioramento di redditività registrato nello scorso esercizio possa essere considerato strutturale e il livello attuale di raccolta ordini è tale da consentire la previsione di un risultato estremamente positivo per tutto l’esercizio in corso.
Negli ultimi mesi, di Alpitour si è parlato molto per un possibile disinvestimento di TIP, insieme a quello in Limonta (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che a settembre 2023, TIP aveva annunciato di aver dato mandato a Goldman Sachs Bank Europe di gestire il processo di vendita di Alpitour (si veda altro articolo di BeBeez), e che a fine gennaio scorso si parlava di cinque potenziali interessati: Certares, lo stesso fondo di private equity statunitense che a fine 2022 aveva ottenuto l’esclusiva a trattare per l’allora Alitalia (si veda altro articolo di BeBeez); la spagnola Wamos, terzo gruppo turistico più importante della penisola iberica; la tedesca TUI, una delle maggiori compagnie al mondo; e altre due multinazionali del settore, di cui una americana e l’altra asiatica (si veda altro articolo di BeBeez). I rumor più recenti dicevano invece che la short list selezionata dagli advisor si fosse ridotta a soli tre pretendenti: Certares, un gruppo strategico asiatico e un private equity internazionale. Il tutto per una valutazione di Alpitour compresa tra 1,3 e 1,5 miliardi di euro e per una exit che ora si dice potrebbe essere condotta non solo come vendita ma anche come ipo.
A marzo di quest’anno, poi, TIP ha sottolineato che Alpitour ha contributo in modo rilevante al risultato 2023 della holding, ricordando la sua forte crescita e “che nell’esercizio 2022/23 (chiuso al 30 ottobre) ha raggiunto un ottimo risultato grazie all’andamento del settore, ma soprattutto grazie agli investimenti effettuati ed all’ottimizzazione della struttura e del modello di business realizzati durante il periodo pandemico”. A fine giungo, VOIhotels, catena di hôtellerie del gruppo Alpitour World, uno dei più importanti player europei nel settore turistico, ha perfezionato l’acquisizione della società proprietaria di VOI Arenella Resort, struttura alberghiera che si estende per oltre 60 ettari nelle vicinanze di Siracusa, già sotto la gestione della stessa VOIhotels dal 2004 (si veda altro articolo di BeBeez).
I proventi finanziari comprendono, oltre alle plusvalenze, ed in particolare quella relativa al completamento della cessione di azioni Prysmian, anche dividendi per 8,9 milioni e interessi attivi per 800.000 mila euro. Gli oneri finanziari si riferiscono principalmente agli interessi maturati sui bond per circa 4,6 milioni, ad altri interessi su finanziamenti per 1,3 milioni e a variazioni negative di valore su strumenti derivati per 0,1 milioni. La posizione finanziaria netta consolidata del gruppo TIP al 30 giugno 2024, senza considerare attività finanziarie non correnti ritenute sotto il profilo gestionale liquidità utilizzabile a breve, era negativa per circa 419 milioni rispetto ai circa 409 milioni al 31 dicembre 2023. La variazione del periodo è essenzialmente riferibile all’utilizzo di liquidità nel semestre per la distribuzione di dividendi, per gli oneri di gestione, per finalizzare gli investimenti in partecipazioni e l’acquisto di azioni proprie, al netto degli incassi dalle dismissioni e degli incassi di dividendi.
Nel corso del primo semestre, è stata finalizzata l’emissione di un prestito obbligazionario del valore nominale di euro 290,5 milioni di euro, con scadenza nel mese di giugno del 2029. La liquidità riveniente da tale emissione, impiegata temporaneamente in titoli di stato, è stata poi utilizzata per rimborsare anticipatamente, nel mese di luglio, il precedente prestito obbligazionario del valore nominale di euro 300 milioni, in scadenza nel dicembre del 2024.
Quanto agli investimenti, nel mese di gennaio 2024 StarTIP ha partecipato, pro quota, con un investimento di ulteriori 4,7 milioni, ad un nuovo aumento di capitale di Bending Spoons. A seguito dell’operazione il gruppo TIP ha mantenuto la partecipazione in Bending Spoons di circa il 3,3%. In questi giorni, a poco più di un mese dall’acquisizione di WeTransfer (si veda altro articolo di BeBeez), nota piattaforma di collaborazione e condivisione di file digitali fondata in Olanda, la scaleup Bending Spoons ha fatto sapere di starne pianificando il licenziamento del 75% del personale (si veda altro articolo di BeBeez). Una situazione analoga era già accaduto nel caso di Evernote, Filmic e Meetup. Alla fine di agosto, poi, Bending Spoons ha aumentato da otto a dieci il numero dei consiglieri di amministrazione, con tre nuovi ingressi: Fabio Canè (qui una sua recente intervista, pubblicata su BeBeez Magazine n. 22 del 29 giugno 2024,), Robert J. Mylod e Leah Rose Schwartz.
Spostandoci su una controllata di TIP, Investindesign, ricordiamo che nel mese di marzo 2024 aveva acquistato ulteriori azioni Dexelance, con un investimento di circa 2,6 milioni, incrementando leggermente la propria quota di partecipazione. Ricordiamo che TIP aveva investito nel maggio 2023 in Investindesign (si veda altro articolo di BeBeez), la holding che riunisce le partecipazioni degli investitori in club deal nel polo dell’arredamento design Italian Design Brands spa, sbarcato a Piazza Affari nella primavera dello scorso anno e di cui Investindesign possiede il 46,96% (si veda altro articolo di BeBeez). La partecipazione in quest’ultima è poi salita quest’estate di un ulteriore 20% (si veda altro articolo BeBeez).
A seguito di quanto deciso nel 2023, nei primi mesi del 2024 TIP ha proseguito con le vendite di azioni Prysmian, fino al completamento del disinvestimento nel corso del mese di marzo. Prysmian resta un gruppo eccezionale, che anche di recente ha dimostrato risultati in crescita e grande visione ed ambizione strategica. Il progressivo smontaggio del club deal organizzato tramite Clubtre e l’assenza dalla governance ha spinto a decidere per tale disinvestimento.
Nel semestre TIP ha ricevuto, dalle partecipate collegate, dividendi per circa 11,2 milioni che, non transitati da conto economico, sono stati portati contabilmente a riduzione dell’investimento effettuato. I ricavi per attività di advisory sono invece stati pari, nel periodo, a circa 700.000 mila euro.
In prospettiva, per i prossimi mesi, TIP prevede che grazie agli incrementi del fatturato del primo semestre per ben 13 sue società partecipate (tra cui molte delle più importanti), con situazioni di liquidità a disposizione e basso livello di indebitamento, potranno essere una “leva fondamentale per poter trarre profitto dalla situazione contingente”. Nello specifico, tutte le principali partecipate potranno nel prossimo futuro beneficiare in modo rilevante sia delle “sempre più impellenti necessità di disinvestimento di moltissimi fondi, sia dei prezzi delle società che da almeno 12 mesi sono già chiaramente in discesa”.