Si avvia verso il delisting Aedes SIIQ, dopo che lo scorso venerdì 30 settembre è stata annunciata la sigla del contratto con il quale la controllante Augusto spa, in liquidazione dall’agosto 2021 e a sua volta controllata da Sator Private Equity (si veda altro articolo di BeBeez), cederà l’intera sua partecipazione, oggi del 51,166%, nella società immobiliare quotata a Euronext Milan a Domus srl, un veicolo capitalizzato da Hines, Apollo Asset Management e VI-BA srl, società con sede in Vicenza, attiva nella compravendita, nella gestione e nella valorizzazione di asset immobiliari, attualmente già azionista di Aedes SIIQ. Non solo. contestualmente è stata annunciata anche la sigla, sempre da parte di Domus, di un contratto di compravendita per l’acquisto di una quota del 3,69% del capitale di Aedes SIIQ da Palladio Holding spa (si veda qui il comunicato stampa). Quest’ultima aveva acquisito una quota complessiva del 5% nel febbraio 2021 in occasione dell’aumento di capitale della società (si veda altro articolo di BeBeez).
Il che significa che, una volta concluse le due compravendite, indicativamente entro fine anno, Domus sarà titolare di una partecipazione del 54,86% e quindi sarà tenuta a lanciare un’opa obbligatoria sul totale delle restanti azioni in circolazione. All’opa VI-BA si è già impegnata ad aderire, portando in adesione una partecipazione del 9,07%. Il tutto avverrà a un prezzo di 0,2922 euro per azione ordinaria, con un esborso iniziale complessivo di 44,975 milioni di euro per le due compravendite da Augusto (41,952 milioni) e Palladio (3,02 milioni). Il corrispettivo rappresenta un premio rispettivamente del 18%, 5% e 14% rispetto al prezzo medio ponderato di Borsa delle azioni ordinarie di Aedes SIIQ nel corso degli ultimi tre, sei e dodici mesi. Venerdì 30 settembre il titolo ha chiuso in rialzo del 2,67% a 0,2690 euro, pari a una capitalizzazione di 65,7 milioni di euro.
Lazard ha agito quale advisor finanziario di Hines e dell’Aacquirente e Studio Legale Associato Shearman & Sterling ha agito quale advisor legale. Allen & Overy ha agito quale advisor legale dei fondi Apollo e dell’acquirente, mentre VI-BA è stata assistita dall’advisor legale Tombari D’Angelo e Associati – Studio Legale. Rothschild & Co. ha agito quale advisor finanziario di Augusto e Gianni Origoni quale advisor legale.
E’ finalmente arrivata così a una svolta l’operazione prospettata da Hines a inizio aprile, quando aveva presentato un’offerta non vincolante per l’intera partecipazione in Aedes SIIQ, ottenendo un periodo di esclusiva inizialmente sino al 30 aprile (si veda altro articolo di BeBeez) e poi esteso successivamente, per arrivare a un’offerta vincolante lo scorso 8 giugno, depositata dal veicolo Hines Domus Associates LLC, posseduto da Hines (si veda qui il comunicato stampa di allora). Da allora non c’erano più stati aggiornamenti, se non qualche riga nel testo della Relazione semestrale al 30 giugno (a pag. 24), pubblicata a inizio agosto, in cui si leggeva ancora che l’offerta di Hines era oggetto di approfondita analisi da parte del collegio dei liquidatori di Augusto.
Ma appunto le novità ora sono due. Da un lato il fatto che il veicolo di acquisizione non faccia capo soltanto a Hines, bensì anche al colosso degli asset alternativi Apollo e a VI-BA. E dall’altro il fatto che a vendere da subito non sia soltanto Augusto, ma anche Palladio Holding.
Il patrimonio immobiliare consolidato di Aedes era valutato a bilancio a fine giugno poco più di 352 milioni di euro al valore lordo, mentre era di 425,6 milioni, considerando anche le quote di immobili di competenza di proprietà di società non controllate e da fondi immobiliari.
Mario Abbadessa, country head di Hines Italy, ha dichiarato: “Questa operazione riveste per noi una rilevanza strategica rilevante per diversi motivi, perché è la prima operazione su una società quotata che, come Hines, realizziamo in Europa, e perché il patrimonio immobiliare di Aedes presenta importanti potenzialità da valorizzazione e importanti sinergie con quanto stiamo già realizzando sul mercato”.
Samuele Cappelletti, managing director di Apollo, ha aggiunto: “Siamo lieti di sostenere Hines e VI-BA in questa operazione che, nel tempo, riteniamo possa sbloccare il pieno potenziale del portafoglio di Aedes attraverso piani di asset management attivo e di capex strategiche”.
Ricordiamo Augusto spa aveva incaricato Rothschild della vendita dell’intera quota in Aedes poco più di un anno fa. Augusto spa è controllata da fine 2014 da Sator Private Equity Fund (attraverso Arepo AD sarl) e partecipata da Tiepolo srl, Prarosa spa e Agarp srl (queste ultime due controllate dalla famiglia Roveda, qui il comunicato stampa di allora). Augusto possiede anche il 35,47% di Restart spa, a sua volta quotata a Piazza Affari e a sua volta in vendita.
Hines, società privata di investimento immobiliare globale fondata nel 1957 con una presenza in 285 città in 28 paesi, vanta oggi asset immobiliari in gestione per 90,3 miliardi di dollari e fornisce inoltre servizi di property management a terzi a 373 proprietà, per un totale di asset pari a oltre 10 milioni di metri quadrati. IN Europa Hines svolge il ruolo di investment manager per un totale di 24,5 miliardi di euro di asset in gestione e fornisce servizi di property management a terzi, per un totale di oltre 4,3 milioni di metri quadrati di asset in Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Regno Unito. In Italia Hines ha investito a oggi 6 miliardi di euro sulle asset class del living, degli uffici e della logistica.
In particolare, a fine marzo Hines ha annunciato l’avvio di un megaprogetto da 850 milioni di euro finalizzato allo sviluppo del residenziale a canone accessibile (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che l’iniziativa si articola su tre progetti distinti: a Lambrate, sui Navigli e in zona Porta Romana. L’intero programma è stato lanciato in partnership con il fondo pensione olandese PGGM, è il primo nel suo genere in Italia e uno dei più grandi progetti europei di rigenerazione urbana per la creazione di abitazioni a canoni accessibili e in edifici di ultima generazione, a basse o zero emissioni, in aree della città attrezzate in futuro anche con orti urbani e fattorie verticali. Hines è co-investitore e al contempo sviluppatore del progetto, che prevede la costruzione di 1400 appartamenti.
Nel gennaio scorso, invece, è poi partito lo sviluppo del primo lotto privato, denominato Unione 0, del mega progetto di riqualificazione urbana MilanoSesto, cioè dell’area in cui una volta sorgevano le acciaierie Falck a Sesto San Giovanni (si veda altro articolo di BeBeez). Lo sviluppo del primo lotto privato di circa 250 mila metri quadrati di superficie costruita si inserisce nel più ampio progetto della partnership tra Hines e Prelios che ha consentito il rilancio della più grande opera di riqualificazione urbana in Italia e tra le principali a livello europeo, focalizzata su un’area complessiva di 1,5 milioni di metri quadrati a Sesto San Giovanni. Hines è anche advisor strategico e responsabile dello sviluppo dell’intero progetto, della durata di 13 anni. Prelios, invece, agisce come gestore del fondo immobiliare Unione 0 di cui sono investitori Hines e Cale Street, e asset e project manager dell’intera iniziativa. A oggi sono già stati sottoscritti i primi contratti di locazione a lungo termine per alcuni degli immobili più iconici del primo lotto: da un lato il contratto con Intesa Sanpaolo per la locazione della durata di oltre 15 anni della torre a uso direzionale (si veda altro articolo di BeBeez); e dall’altro il contratto con Accor che a sua volta prenderà in affitto per 25 anni l’albergo da 301 camere in via di costruzione (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra gli altri grandi progetti, ricordiamo poi quello della Torre Velasca di Milano, acquisita nel gennaio 2020, tramite il fondo di investimento immobiliare di nuova costituzione HEVF 1 Milan 1 Fund, gestito da Prelios sgr e sottoscritto interamente da HEVF 1 (Hines European Value Fund, (si veda altro articolo di BeBeez). La torre era stata ceduta da Unipol, che ne era divenuta proprietaria dopo l’incorporazione di FondiariaSai della famiglia Ligresti. Lo scopo della ristrutturazione è trasformare la Torre Velasca in un asset immobiliare ad uso misto di alta qualità, con prevalenza di uffici anche attraverso un intervento di riqualificazione e rilancio della piazza. La Torre Velasca è un edificio storico di Milano, che si sviluppa su oltre 20.000 metri quadrati di uffici, residenze e negozi, costruito tra il 1955 e il 1957. E sempre nel 2020 anche lo sviluppo nell’area ex Trotto di san Siro a Milano per la realizzazione di abitazioni da affittare a canone concordato: il gestore americano ha comprato l’area di 100 mila metri quadri attraverso il fondo immobiliare Invictus, istituito e gestito da Prelios sgr. A vendere era stata Snaitech, operatore leader in Italia nel comparto del gioco legale (si veda altro articolo di BeBeez).