Consultinvest, società di consulenza finanziaria e gestione con asset gestiti per circa 4 miliardi di euro, si è impegnata a rilevare il 50% di Borgosesia Gestioni sgr, società che fa capo al Gruppo Borgosesia, società di sviluppo immobiliare quotata sul MTA (si veda qui il comunicato stampa).
La sgr di Borgosesia a sua volta apporterà a Consultinvest il know-out maturato nel recupero di valore da operazioni su crediti distressed legati all’immobiliare. L’operazione, non destinata a produrre effetti materiali sul bilancio del Gruppo Borgosesia, era attesa: già prima della pandemia la sgr era nel mirino di Consultinvest e la trattativa aveva ripreso vigore nel settembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
Consultinvest, guidata da Maurizio Vitolo, ha sede a Modena ed è nata nel 1988 dopo che un gruppo di imprenditori ha deciso di dare vita a una nuova società finanziaria. Le sue attività principali si articolano tramite una sgr (Consultinvest Asset Management) e una sim di consulenza (Consultinvest Investimenti), che operano in modo sinergico per offrire ai clienti (soggetti privati e istituzionali ) soluzioni flessibili e complete.
Mauro Girardi, presidente di Borgosesia spa e ceo di Borgosesia Gestioni sgr spa, ha commentato così l’operazione con Consultinvest: “L’accordo raggiunto, oltre a rappresentare per noi un importante riconoscimento del lavoro svolto in questi anni, permetterà al gruppo di accelerare il processo di transizione nel campo dei distressed assets, dal ruolo di single investor a quello di co-investitore e gestore e ciò con ricadute in termini di ricavi e marginalità che riteniamo importanti e peraltro non recepite nel piano industriale 2021-2026“.
Quest’ultimo, varato a fine aprile, prevede investimenti per 131 milioni di euro, per lo più da realizzarsi con l’acquisto di immobili in corso di costruzione, la loro ultimazione e la successiva vendita frazionata, che prudenzialmente non riflette gli effetti derivanti dalle attività di servizi connessi alla gestione di interventi immobiliari realizzati da investitori terzi (si veda altro articolo di BeBeez). Borgosesia contestualmente aveva convocato un’assemblea straordinaria per fine giugno, che dovrà deliberare sul trasferimento della sede legale a Milano, l’istituzione di una sede secondaria a Biella, l’emissione di obbligazioni convertibili per 20 milioni e il connesso aumento di capitale al loro servizio. Inoltre, dovrà decidere sull’aumento del numero di membri del Cda.
Ricordiamo che nel dicembre 2020 il fondo immobiliare alternativo chiuso BGS Opportunity Fund I, gestito da Borgosesia Gestioni sgr, ha effettuato il primo closing della raccolta a quota 2,3 milioni di euro, di cui 200 mila euro apportati dal gruppo stesso (si veda altro articolo di BeBeez). BGS Opportunity Fund I è riservato a investitori qualificati, e ha l’obiettivo di investire in asset immobiliari nell’ambito di special situation, con un tasso di rendimento obiettivo del 10% annuo e una raccolta target di massimi 30 milioni di euro.
Inoltre la scorsa settimana BGS Club Spac, la Spac focalizzata sui distressed asset immobiliari lanciata nel giugno 2020 da Borgosesia (si veda altro articolo di BeBeez), ha chiuso il terzo aumento di capitale da 4,7 milioni di euro mediante l’emissione di azioni correlate all’andamento di investimenti in immobili e crediti ipotecari non performing, di cui il 59% sottoscritto da società del Gruppo Borgosesia. Inoltre, la Spac ha deliberato di varare un nuovo aumento per un massimo di un milione di euro e di convocare l’assemblea dei propri azionisti per richiederne uno nuovo fino a un massimo di 7 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
L’aumento di capitale da 4,7 milioni era stato deliberato lo scorso dicembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), contestualmente alla chiusura dei primi due aumenti di capitale per un totale di 4,3 milioni di euro. Le risorse raccolte allora, rispettivamente per un valore di 2 e 2,3 milioni, erano state destinate alla sottoscrizione degli aumenti di capitale deliberati da due veicoli di investimento controllati dal Gruppo Borgosesia, Green Villas e Doria, e finalizzati al supporto dei relativi progetti immobiliari di Gardone Riviera (Lago di Garda) e Roma Eur.
Sempre in tema di investimenti, a inizio dicembre 2020 Borgosesia ha acquisito le quote sottoscritte dagli investitori della campagna di equity crowdfunding condotta sulla piattaforma Concrete per l’immobile Elle Building di Milano. L’operazione è stata conclusa a seguito dell’esercizio delle opzioni put & call rilasciate all’atto dell’ingresso nel capitale sociale di Elle Building srl di alcuni investitori, veicolati attraverso la piattaforma di crowdfunding immobiliare Concrete Investing. L’operazione si è chiusa sulla base di un corrispettivo complessivo di 1,7 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Infine, nel marzo scorso Borgosesia ha chiuso in anticipo il collocamento di un minibond da 10 milioni e a un tasso d’interesse annuo al 5,5% (si veda altro articolo di BeBeez).
Borgosesia è nata nel 1873 per lavorare tessuti e lana. Oggi acquisisce Npl ipotecari per escuterne le garanzie, ovvero gli immobili sottostanti, in modo da ristrutturarli e rivenderli. La società ha chiuso il 2020 con un patrimonio netto (compresa la quota di terzi) di 36,6 milioni (+9,3 milioni rispetto al 2019), un utile netto di 5 milioni compresa la quota di terzi (+89%), in linea con le previsioni del precedente piano industriale al 2022, un ebitda consolidato rettificato di 6,75 milioni (+35%); una posizione debitoria netta di 19,12 milioni. La società ha proposto la distribuzione di un dividendo netto di 2 centesimi di euro per ciascuna azione ordinaria e di risparmio.
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