Dopo l’ultima exit annunciata nelle scorse ore dalla insurtech Crea Assicurazioni, venduta alla big francese +Simple (si veda altro articolo di BeBeez), il team di Digital Magics con focus sul fintech può dirsi più che soddisfatto, tanto che, forte ormai di un solido track record, è pronto ad annunciare il lancio di Step Venture, un fondo di investimento dedicato alle startup italiane del settore nella sua accezione più ampia e quindi fintech, insurtech, proptech, regtech e poi token, blockchain, oltre a intelligenza artificiale e B2B software.
Racconta infatti a BeBeez Michele Novelli, partner della holding di investimento di venture capital quotata a Piazza Affari e lui stesso investitore in numerose startup e scaleup: “Insieme a tre amici con i quali ho già investito negli ultimi anni in varie startup sia personalmente sia come partner di Digital Magics, abbiamo deciso di lanciare un veicolo di investimento con un target di raccolta di 60-80 milioni di euro. Negli ultimi anni abbiamo affiancato tante startup al momento della nascita o poco dopo ma poi non abbiamo potuto seguirle nella loro crescita perché non eravamo dotati dello strumento adatto. Digital Magics è nata per investire ticket medi di 300 mila euro e quindi Step Venture nasce per seguire le start up nella loro crescita ulteriore o investire in startup intercettate ma che richiedono capitali superiori. In questi anni ci siamo resi conto che è un vero peccato non poter continuare a investire le aziende migliori e quindi, con il supporto di Digital Magics ci siamo imbarcati in questa nuova avventura”.
Il team di cui parla Novelli sono Roberto Montandon, noto business angel, che ha spesso coinvestito con Digital Magics, per esempio anche proprio in Crea Assicurazioni; Maria Imbesi, portfolio manager di Digital Magics; e Gennaro Tesone, venture partner Sud Italia di Digital Magics.
Il nuovo fondo, spiega ancora Novelli, “l’abbiamo battezzato Step Ventures, perché fa un passo ulteriore nella fase di crescita delle startup” e “sarà indipendente da Digital Magics nelle sue scelte di investimento. Certo sfrutteremo tutte le opportunità offerte dal network di Digital Magics, ma non saremo obbligati a coinvestire in tutti i suoi deal”. Il fondo “sarà formalmente gestito da una sgr alla quale ci appoggeremo. L’abbiamo già individuata, ma non posso ancora svelare il nome”, precisa ancora Novelli, aggiungendo: “Dovremmo essere pronti per il lancio ufficiale per la prima metà del 2024”.
Il track record del team, si diceva, c’è tutto. “Se consideriamo soltanto le aziende fintech italiane di cui abbiamo già annunciato la exit includendo i write off downround e Prestiamoci, negli ultimi 6 anni noi del team abbiamo gestito investimenti per un circa 1,5 milioni e ne abbiamo portati a casa circa 4 per un multiplo pari a 2,7 volte. Sempre considerando solo il fintech, abbiamo un NAV superiore ai 6,5 milioni di euro a fronte di investimenti di circa 2,3 milioni. Ora con il fondo dovremo dimostrare di mantenere lo stesso passo ma con dimensioni più grandi”.
Ricordiamo per esempio che l’investimento in Crea risale al 2018, quando la startup insurtech era stata ammessa alla prima call di Magic Wand, il programma di accelerazione fintech di Digital Magics (si veda altro articolo di BeBeez). “A quella prima call erano state ammesse in totale 6 startup e a oggi le abbiamo disinvestite con successo tutte meno una che comunque oggi è cash positive e si tratta di DiamanTech, che sviluppa applicativi software in grado di selezionare opportunità di investimento, monitorare rischi e creare portafogli, dedicati ai gestori patrimoniali e ai promotori finanziari”, ricorda Novelli, che aggiunge: “Tra le fintech di quella prima batch c’era per esempio Moneymour, poi venduta nel 2020 alla svedese Klarna Bank (si veda altro articolo di BeBeez). Moneymoore è stata una antesignana del Buy Now Pay Later, avendo sviluppato una tecnologia che consentiva alle persone di dividere gli acquisti online in piccole rate mensili, con la startup che agiva in qualità di fornitore di servizi tecnici per banche e abilitava prestiti istantanei per acquisti online. L’intero team di Moneymour è così entrato nella squadra di Klarna, che ha così dato il via alla sua espansione in Italia, ma che ha utilizzato le competenze del team italiano a supporto di tutte le sue attività Globali.
Recentissima è anche la exit da Axieme, startup insurtech specializzata nella proposta di polizze assicurative online e nella creazione di soluzioni digitali avanzate per il settore assicurativo, che aveva anch’essa partecipato alla prima call di Magic Wand e che lo scorso settembre è stata acquisita da Vitanuova, broker di assicurazioni specializzato in risparmio, previdenza e protezione (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre del primo batch dei Magic Wand faceva parte Cardo AI, che sviluppa tecnologie per la gestione dei dati e la costruzione di algoritmi di data science per il mercato del private debt e che già dal 2018 è partecipata da Banca Valsabbina (si veda altro articolo di BeBeez) e che nel 2021 ha incassato un round da Fasanara Capital. Quest’ultimo è peraltro uno dei clienti storici della scaleup, così come tra i principali clienti figurano anche Azimut, Fasanara Capital, Gardant, Banca Valsabbina, Opyn e Casavo (si veda altro articolo di BeBeez).
Un altro investimento della prima ora del team è stato quello in MyCreditService, piattaforme che integra strumenti di analisi del credito basati sul machine learning, con programmi di supply chain finance che consentono di finanziare e ottimizzare la gestione delle filiere industriali e commerciali. Il team di Digital Magics così come altri investitori della prima ora erano usciti poi dall’invesitmento in occasione del round sottoscritto nel 2021 da Banca Valsabbina e SIAV (si veda altro articolo di BeBeez).
Del secondo batch di Magic Wand, poi, faceva parte Plurima Servizi Assicurativi, startup insurtech che funge da piattaforma digitale per la messa a disposizione di soluzioni assicurative di mercato verso altri intermediari. Il 78% di Plurima è stato acquisito lo scorso giugno da Italiana Assicurazioni, società parte di Reale Group, con Digital Magics e gli altri investitori precedenti che hanno quindi disinvestito con successo in quell’occasione (si veda altro articolo di BeBeez).
Parte del secondo batch di Magic Wand è stata poi anche AWorld, startup a metà strada tra il fintech e il climate-tech, che circa un anno fa ha raccolto un bridgeround da 2 milioni di euro in preparazione di un più cospicuo round su scala europea (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione il round era stato sottoscritto da un pool di investitori tra cui Telefónica Open Innovation, CDP Venture Capital (per tramite del fondo Acceleratori), Italian Angels for Growth (IAG), Equiter (attraverso il fondo RIF-T), Banca Patrimoni Sella, ancora Digital Magics, Sport Horizon Holding e altri investitori.
Non si è conclusa con un ritorno positivo sul piano economico, invece, l’investimento in Prestiamoci, la nota piattaforma di social lending dedicata ai privati, di cui Digital Magics era investitore sin dal 2013. L’aumento dei tassi di interesse di questo ultimo anno ha infatti pesato sull’attività e Banca Valsabbina, che già aveva acquisito una quota nel 2021, lo scorso maggio ha rilevato l’intero capitale della scaleup ,che vedeva tra i suoi investitori anche Banca Sella, Club Italia Investimenti 2, Innogest e vari business angel (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra le altre partecipazioni ancora in portafoglio a Digital Magics e al suo team c’è quella in Bridge Insurance Services, startup insurtech proprietaria del brand ViteSicure e specializzata nel settore vita e protezione, che lo scorso ottobre ha chiuso un bridge round da 2 milioni di euro, sottoscritto dal Fondo Rilancio Startup gestito da CDP Venture Capital sgr insieme ad Apside, joint venture tra Intesa Sanpaolo e Digital Magics (quest’ultima già presente nel capitale anche direttamente), da business angel e dalla quasi totalità dei soci esistenti, tra cui Reale Mutua Assicurazioni. Il round appena chiuso anticipa un successivo round di serie A da parte dell’azienda, previsto attualmente per il 2024 (si veda altro articolo di BeBeez)
E ancora, Viceversa, la fintech italo-irlandese che ha introdotto in Italia il revenue based financing per sostenere la crescita delle aziende digitali, è stata fondata nell’ottobre 2021 proprio con il supporto di Digital Magics. Il mese dopo ha raccolto un round da 23 milioni di euro tra equity e debito da uno stuolo di investitori italiani e internazionali e lo scorso maggio un altro da 10 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Il tutto senza contare le opportunità che potrebbero arrivare dalle partecipazioni in portafoglio all’acceleratore Fin+tech, nato nel marzo 2022 da un’iniziativa di CDP Venture Capital insieme a Digital Magics, Startupbootcamp, Fintech District, Gruppo Credem e Nexi (si veda altro articolo di BeBeez). In particolare, tra le 16 startup ammesse al primo batch, segnaliamo Aptus.ai, startup innovativa che rende i regolamenti bancari accessibili in formato machine readable applicando tecnologie proprietarie di intelligenza artificiale per automatizzare l’analisi d’impatto in un contesto multi-lingua e cross-country, che proprio pochi giorni fa ha annunciato un nuovo round di raccolta da 3 milioni di euro, guidato dal fondo Programma 103 di P101 sgr (si veda altro articolo di BeBeez).