OhmSpace, startup del settore aerospaziale che ha sviluppato un innovativo sistema di propulsione elettrico ad alta temperatura, ha incassato un round da 1,2 milioni di euro, guidato da Scientifica Venture Capital, al quale hanno partecipato anche Innova Venture, il fondo di venture capital finanziato dalla Regione Lazio; Galaxia, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio, nato su iniziativa del fondo di Technology transfer di CDP Venture Capital sgr; e Obloo Venture Factory, incubatore deep tech speciaizzato nel technology transfer (si veda qui il comunicato stampa).
Lo studio legale Hi.lex Avvocati Associati ha assistito gli investitori mentre la start-up OhmSpace si è avvalsa dell’assistenza legale dello studio Laward.
Fondata dal ceo Federico Romei sulla base della sua ricerca di dottorato, OhmSpace ha sviluppato un sistema di propulsione elettrico ad alta temperatura basato sulla tecnologia dei resistojet. Questi ultimi utilizzano l’energia elettrica fornita dal satellite (raccolta da pannelli solari, accumulata da batterie, e gestita attraverso un sistema di distribuzione di potenza) per riscaldare elettricamente un gas. L’energia termica accumulata dal gas viene convertita in spinta con un processo termodinamico che espande il gas a velocità elevatissime (fino a 30.000 km/h per l’idrogeno). Più è elevata la velocità del gas in uscita, meno propellente è necessario per effettuare una certa manovra. La soluzione ad alta temperatura di OhmSpace offre performance fino al 70% più efficienti rispetto ai concorrenti resistojet sul mercato, rappresentando un miglioramento significativo nella riduzione della quantità di propellente necessaria per le manovre spaziali. Inoltre, superando la performance dei propulsori chimici, OhmSpace rimuove per molte missioni la necessità di utilizzare propellenti tossici, rimpiazzandoli con gas inerti o l’acqua, offrendo quindi soluzioni più sostenibili.
Il nuovo round di investimento consentirà a OhmSpace di accelerare ulteriormente la sua crescita, potenziare la ricerca e lo sviluppo, nonché espandere la sua presenza sul mercato. In particolare la startup punta a una rapida integrazione della tecnologia resistojet ad alta temperatura nei satelliti e aprendo la strada a un settore spaziale più efficiente e sostenibile.
Romei ha commentato: “Il supporto finanziario di Scientifica Venture Capital riveste un ruolo cruciale per avanzare nella nostra missione di rendere lo spazio più accessibile e sostenibile. Siamo entusiasti di collaborare con Scientifica Venture Capital, Lazio Innova e Galaxia e di sfruttare la loro esperienza nel settore per raggiungere nuovi traguardi e accelerare la nostra crescita. Sono felice di annunciare il nostro prossimo passo, che includerà la creazione di una sede produttiva in Italia, mantenendo allo stesso tempo una solida presenza nel Regno Unito per continuare a sviluppare la nostra tecnologia.”
Riccardo D’Alessandri, managing partner di Scientifica Venture Capital, ha commentato: “La decisione di investire in OhmSpace riflette la nostra costante ricerca di innovazioni rivoluzionarie anche nel settore della tecnologia spaziale. OhmSpace ha dimostrato un approccio straordinario nel ridefinire i limiti dell’esplorazione spaziale attraverso soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Siamo entusiasti di supportare il loro percorso e di collaborare attivamente al loro sviluppo futuro.”
Quello in Ohmspace è il nono investimento di Scientifica Venture, dopo quelli in QuantaBrain (Quantitative Analysis of Brain), startup innovativa specializzata nella diagnosi dei disturbi psichiatrici e del neurosviluppo con criteri quantitativi; in GenomeUp, startup biotech che utilizza l’intelligenza artificiale a supporto delle diagnosi di malattie genetiche; Relicta, la startup innovativa che ha sviluppato un imballaggio in plastica idrosolubile, biodegradabile e compostabile ottenuto dagli scarti di lavorazione dell’industria ittica; Brief, che ha sviluppato un social network in grado di identificare gli interessi degli utenti e sintetizzarli in brevi note vocali; Exo Lab Italia, la startup biotech, che utilizza nanovescicole vegetali provenienti da agricoltura biologica naturale per trasportare i nutrienti nell’organismo; Vbite, che ha sviluppato un innovativo morso per cavalli; Libera Biotech, che ha creato una linea prodotti di dermocosmesi e dispositivi medici altamente innovativi;. Green Indipendence, startup innovativa nata nel 2020 con l’obiettivo di democratizzare l’accesso alle energie rinnovabili per fermare e invertire il riscaldamento globale.