Mancano poche ore alla conclusione dell’ipo di Italian Design Brands (IDB), iniziata martedì scorso, con debutto previsto a Piazza Affari giovedì 18 maggio, subordinato al via libera definitivo di Borsa Italiana (si veda altro articolo di BeBeez). Il polo italiano dell’arredo e del design di alta qualità, che sarà quotato su Euronext Milan, ha incassato il via libera della Consob alla pubblicazione del prospetto di quotazione nei giorni scorsi (si veda qui il comunicato stampa e qui il Prospetto informativo).
La società finanziaria, presieduta e guidata da Andrea Sasso e diretta da Giorgio Gobbi, attualmente a capo di dieci aziende proprietarie di tredici marchi, è nata nel 2015 su iniziativa di un club deal di investitori costituito da Private Equity Partners spa (guidata da Fabio Sattin e Giovanni Campolo), del pioniere italiano del private equity, Paolo Colonna, e degli industriali del settore Giovanni e Michele Gervasoni, affiancati da un gruppo selezionato di investitori privati.
Ricordiamo che pochi giorni fa il gruppo ha determinato in 10,88 euro per azione il prezzo di offerta, il che corrisponde a una capitalizzazione di mercato post offerta di 293 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). IDB aveva annunciato ufficialmente la sua intenzione di quotarsi quasi un mese fa (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’ambito dell’ipo, Citigroup ed Equita agiscono in veste di joint global coordinators e joint bookrunners, con quest’ultima che agisce anche in qualità di listing agent ai fini della quotazione, i cui proventi saranno utilizzati dal gruppo per supportare l’attuazione dei propri obiettivi strategici, tra cui ulteriori acquisizioni. Grimaldi Studio Legale e Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP hanno agito in qualità di legali della società e Linklaters in qualità di legale dei joint global coordinators.
Nel dettaglio, l’ipo avverrà tutta tramite aumento di capitale: da un lato è previsto un aumento di mercato da 70 milioni di euro riveniente dall’emissione di 6.433.823 nuove azioni ordinarie, pari al 23,89% circa del capitale, e dall’altro è previsto un ulteriore aumento riservato, riveniente dall’emissione di 275.735 nuove azioni ordinarie che saranno sottoscritte da alcuni azionisti-imprenditori di alcune società controllate da IDB, che hanno assunto un impegno di acquisto al prezzo di offerta. Per tale motivo Borsa Italiana ha concesso la deroga al requisito del flottante minimo del 25%.
Inoltre, è prevista la concessione da parte degli attuali azionisti Investindesign spa (che detiene oggi il 67,78% del capitale), Elpi srl, Fourleaf srl, del managing director Gobbi e di Amelia Pegorin (l’imprenditrice di Saba Italia, acquisita da IDB nel 2018, si veda altro articolo di BeBeez) dell’opzione greenshoe a Equita, in qualità di stabilization manager per conto dei joint global coordinators, per massime 965.074 azioni, pari a circa 15% del numero massimo di azioni oggetto dell’offerta.
In caso di sottoscrizione integrale dei due aumenti di capitale e di esercizio integrale della greenshoe, le azioni offerte saranno in tutto 7.398.897, per un controvalore complessivo di circa 80,5 milioni di euro, corrispondenti al 27,5% circa del capitale del gruppo al termine dell’offerta. Previste le consuete clausole di lock-up, ossia l’impegno nei confronti di Citigroup ed Equita a non vendere da parte di IDB e degli attuali soci rispettivamente per un anno e per sei mesi dopo l’offerta.
Ricordiamo che a inizio mese TIP-Tamburi Investment Partners ha annunciato che rileverà per 72 milioni di euro il 50,7% di Investindesign spa in caso di quotazione di IDB entro il 30 giugno prossimo (si veda altro articolo di BeBeez), attribuendo al gruppo quotando un equity value di 220 milioni prima dell’aumento di capitale. L’acquisizione sarà pertanto efficace al termine dell’offerta e prima del rilascio da parte di Borsa Italiana del provvedimento definitivo di ammissione alle negoziazioni di IDB. L’accordo prevede la possibilità per TIP di chiedere il rilascio da parte degli attuali soci di Investdesign spa di un’opzione di acquisto di un ulteriore 20% del capitale alle medesime condizioni, esercitabile fino al 15 luglio 2023. Quest’ultima partecipazione sarà offerta agli azionisti di Asset Italia, il veicolo di club deal promosso da TIP (si veda altro articolo di BeBeez), in quella che rappresenta l’ennesima operazione che la holding di investimento quotata a sua volta a Piazza Affari e fondata da Giovanni Tamburi organizza in club deal (si veda qui l’ultima Insight View di BeBeez).
Oggi i soci principali di Investindesign spa sono: Creazione di Valore srl (20,73%), che fa capo al pioniere del private equity Paolo Colonna; Micheli Associati srl (12,2%), di cui è presidente il finanziere Francesco Micheli; Francesco Perilli (12,2%), director di Equita Group ed Equita sim; e PFC spa Società Benefit (12,2%), di cui sono soci alcuni membri delle famiglie Marzotto, Desforges e Notarbartolo di Villarosa.
Al termine dell’offerta, l’azionariato di Investindesign vedrà quindi TIP al 50,7%, Creazione di Valore srl al 13,2%, Private Equity Partners al 6%, Francesco Perilli, PFC spa Società Benefit e Micheli Associati srl al 4,9% ciascuno, Marvit srl e Ga.Ma srl al 2,3% e altri soci con quote inferiori al 2,51%.
Investindesign vedrà scendere la sua partecipazione in IDB dal 67,78 al 46,96%, Elpi e Fourleaf dal 14,52 al 6,38% e Pegorin dall’1,86% all’1,29%. Gobbi salirà invece dall’1,31 al 3,13%. Entreranno inoltre nel capitale di IDB Carl Christian Gherardi ed Eugenia Cenacchi con lo 0,17%, Davide Groppi e IR-MA srl con lo 0,34% ed altri quindici azionisti già soci di Investindesign con il 7,37%, che acquisteranno le azioni da Elpi e Fourleaf.
Dalla data di inizio delle negoziazioni Tamburi, numero uno e socio di riferimento di TIP con l’8,31% del capitale, entrerà nel cda di IDB assieme ad Alessandra Rollandi e Piero Generali, entrambi dipendenti e azionisti di TIP con una partecipazione inferiore allo 0,1% derivante da piani di incentivazione. Sasso resterà presidente e co-amministratore delegato, Gobbi diventerà co-amministratore delegato ed entreranno nel board anche Cristina Finocchi Mahne, Lea Lidia Lavitola e Paola Mungo in veste di consiglieri indipendenti. Resteranno amministratori Paolo Colonna, Alessandra Stea e Giovanni Gervasoni, mentre usciranno dal cda Michele Gervasoni e Fabio Sattin, con quest’ultimo che ricoprirà però il ruolo di presidente onorario.
Come annunciato a fine marzo (si veda altro articolo di BeBeez), il gruppo ha riportato ricavi pro forma pari a 266,5 milioni di euro, includendo nel perimetro di aggregazione anche i risultati annuali di Gamma Arredamenti International, Cubo Design e Flexalighting North America (in crescita dell’84,8% rispetto ai 144,2 milioni del 2021), con un valore delle esportazioni pari al 75% generato in oltre 130 Paesi in tutto il mondo, con un’ulteriore penetrazione del gruppo sui mercati extra-Ue, in particolar modo negli Stati Uniti. Anche l’Italia si conferma un mercato di valore e in crescita.
Per quanto riguarda la redditività, l’ebitda rettificato pro forma del 2022 si è attestato a 49,2 milioni (in crescita del 111,1% rispetto ai 23,3 milioni del 2021), riportando una marginalità pro forma percentuale pari al 18,5%. L’esercizio si è chiuso con un utile netto rettificato pro forma pari a 25,5 milioni (quasi raddoppiato rispetto ai 13,3 milioni del 2021) con un’incidenza del 9,6% sul totale pro forma dei ricavi.
Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 la posizione finanziaria netta pro forma del gruppo, comprensiva di debiti per locazioni, opzioni ed earnout, risulta pari a 162 milioni, di cui la sola posizione bancaria netta è pari a 30,2 milioni.
Ricordiamo infatti che il gruppo, che conta oltre 650 addetti, a luglio 2022 ha annunciato la sua decima acquisizione, ovvero quella di Cubo Design, specializzata in cucine e dei sistemi componibili con i marchi Binova e Miton Cucine; mentre nel giugno 2022 aveva acquisito la maggioranza di Gamma Arredamenti International spa, azienda di Forlì specializzata nella produzione di divani, poltrone e altri componenti di arredo in pelle. Il gruppo era partito dall’acquisizione di Gervasoni (nel 2015), che realizza soluzioni di arredo attraverso l’omonimo marchio e il brand Very Wood. Successivamente è stata la volta di Meridiani (nel 2016), specializzata nella creazione di raffinati arredi contemporanei e versatili, di Cenacchi International (nel 2017), attiva nel mondo contract per il settore del lusso, di Davide Groppi, che inventa e produce lampade e progetti di luce, e Saba Italia, azienda di arredamento di design di alta fascia (entrambe nel 2018), di Modar (nel 2019), azienda specializzata in progetti di arredamento in ambito contract, di Flexalighting (nel 2020), che progetta e produce sistemi di illuminazione a LED per interni ed esterni e infine di Axolight (nel 2021), specializzata nella progettazione e produzione di lampade di design made in Italy.