Infordata spa, società di Information e Communication Technology con sede a Latina, ha ottenuto da Unicredit un finanziamento a 24 mesi da 5 milioni di euro, con la garanzia del Risk Sharing della BEI nell’ambito del Fondo Europeo di Garanzia (si veda qui il comunicato stampa).
Infordata dal 1980 offre soluzioni modellate sulle esigenze di aziende pubbliche e private di ogni dimensione nel settore ICT, è controllata attraverso IN Holding spa, dal presidente Maurizio Tufo (27,51%) e dai soci Gianni Caparelli (27,51%), Enrico Gualdi (24,85%), Angelo Gradizzi (15,08%) e Claudio Proietti (5,06%). IN Holding possiede anche l’1,57% di ITH spa, la holding che controlla al 52,8% il Gruppo Sesa, operatore di riferimento in Italia nel settore delle soluzioni di Information Technology per il segmento business, quotato allo Star e sbarcato a Piazza Affari nel febbraio 2013 a seguito della business combination con Made in Italy 1, la prima Spac di diritto italiano a quotarsi a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez).
Infordata era socio storico di ITH con una quota di minoranza accanto al socio di controllo HSE, holding dei manager fondatori di Sesa, e ad altri soci minori. Nel luglio 2019 Infordata ha poi ridotto la sua quota in ITH per fare spazio a Tamburi Investment Partners, che per 17 milioni di euro aveva comprato il 14,95% della holding (si veda altro articolo di BeBeez). Infordata era partner di Sesa dal 1994 e la collaboarzione è sfociata poi nella fondazione prima di Computer Gross e successivamente di Computer Var (da gennaio 2009, Var Group), dando vita a un gruppo molto articolato e sinergico, presente su tutto il territorio nazionale.
A oggi il gruppo Infordata, che include anche Technis Blu, può contare direttamente su circa 300 risorse umane di skill elevato, suddivise nelle varie unità locali che garantiscono al cliente una “prossimità” che si traduce in efficacia ed efficienza del servizio. Infordata, nel corso degli anni, ha progressivamente esteso il suo raggio d’azione ai grandi clienti sia nella Pubblica Amministrazione Centrale e Locale sia nei settori privati (principalmente, bancario e finanziario), diventando un riferimento importante nel mercato nazionale.
Guidata dall’amministratore delegato Lucia Masullo, Infordata ha chiuso il 2020 con 79,5 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 4,9 milioni e un debito finanziario netto di 7,3 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Il finanziamento ottenuto da Infordata da Unicredit rientra nell’iniziativa “Futuro Sostenibile”, innovativa gamma di prodotti finanziari studiata dalla banca per le imprese che si impegnano a migliorare il profilo di sostenibilità. Il prestito appena accordato finanzierà gli investimenti previsti dall’azienda per l’anno in corso.
“Vogliamo generare un impatto positivo sulla società, fornendo soluzioni concrete come il Finanziamento Futuro Sostenibile che abbiamo erogato a favore di Infordata, azienda attenta e orientata nel rispettivo business e alle tematiche ESG”, ha commentato Roberto Fiorini, responsabile per il Centro Italia di Unicredit -, tematiche che sono integrate nei nostri processi decisionali. Uno degli obiettivi principali che Unicredit intende perseguire è infatti fornire alle comunità le leve per progredire in modo sostenibile”.
Piazza Gae Aulenti è molto attiva in questo avvio di 2022 nell’erogazione di finanziamenti, la maggior parte dei quali green. Tra gli ultimi ricordiamo quello di pochi giorni fa di 24 mesi da 20 milioni di euro con la garanzia di BEI al 75% alla marchigiana Renco Spa, general contractor della famiglia Gasparini specializzato nell’impiantistica industriale con focus su oil & gas ed energy (si veda altro articolo di BeBeez), e quello alla pugliese NIAS Spa, produttrice di poltrone e divani, da 1,5 milioni di euro coperto all’80% dal Fondo di Garanzia per le PMI e gestito da MCC (si veda altro articolo di BeBeez). Precedentemente, un altro prestito a sette anni da un milione di euro era stato concesso, sempre con la garanzia di MCC, a favore della varesina Lamec Srl, azienda della famiglia Pacifico specializzata nelle tecnologie di finitura superficiale dei metalli che intende investire per la riduzione delle emissioni dirette/indirette generate nelle varie fasi di lavorazione (si veda altro articolo di BeBeez). Pochi giorni prima, Unicredit aveva erogato 7,5 milioni per il gruppo pugliese Irgen RE, property manager specializzato sul settore commerciale nel Sud Italia, che si affianca a quello di identico importo, strutturato anch’esso da Unicredit, sottoscritto da Solution Bank. (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo inoltre il prestito da 3 milioni di euro assistito da garanzia SACE per l’azienda albese Sublitex srl, parte del Gruppo Miroglio e specializzata nella produzione di carte e film tecnici per stampa transfer su molteplici supporti (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, Unicredit aveva destinato un altro finanziamento della della durata di 2 anni da 5 milioni di euro a favore dell’azienda bergamasca Serioplast Italy spa, specializzata nella produzione di imballaggi e flaconi in plastica, assistito dalla BEI, con l’azienda che utilizzerà i fondi per adottare modelli di produzione sostenibili, impegnandosi a ridurre progressivamente l’impatto ambientale delle proprie attività industriali (si veda altro articolo di BeBeez). Altri 30 milioni di euro sono stati destinati a Ghella, storica azienda romana attiva nel mondo delle costruzioni, per supportarne il piano di investimenti previsto per il 2022 e legato al raggiungimento di uno specifico target di miglioramento ESG prefissato alla stipula del finanziamento (si veda altro articolo di BeBeez), mentre 45 milioni di prestito green sono andati al gruppo olandese The Student Hotel (TSH), coperti da una garanzia green di SACE per 54 milioni, la quale prevede tra le sue condizioni il raggiungimento di un rating BREEAM Very Good per due studentati a Roma San Lorenzo e a Firenze Belfiore oltre alla aderenza alla tassonomia UE per le attività sostenibili (si veda altro articolo di BeBeez). Infine, si ricorda il green loan da oltre 55 milioni di euro, e della durata di 15 anni con garanzia SACE, che Unicredit ha destinato insieme a ING a EOS Investment Management. I proventi del prestito sosterranno i costi di costruzione e messa in esercizio di impianti di produzione di energia rinnovabile in assenza di incentivi pubblici, che sono in portafoglio ai fondi EOS ReNewable Infrastructure Fund II e Capital Dynamics Clean Energy Infrastructure VIII e IX (si veda altro articolo di BeBeez).