Amco, società di gestione e recupero di crediti problematici posseduta interamente dal Ministero dell’Economia, nel primo semestre 2021 ha portato gli asset in gestione a 33,1 miliardi di euro, il 43% in più rispetto al primo semestre 2020, ma un po’ meno dei 34 miliardi di fine 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Del saldo 2021, il 58% è relativo a sofferenze e il 42% a UTP (inadempienze probabili). Il 55% del totale é relativo a contratti di servicing, il rimanente deriva da acquisti di portafogli (si veda qui il comunicato stampa).
La lieve flessione degli asset in gestione si spiega con i minori acquisti di portafogli nella prima metà del 2021 a fronte di incassi che sono più che raddoppiati rispetto a un anno prima a 579 milioni di euro (+116%). grazie anche alla ripresa della normalizzazione dell’attività dei tribunali, tanto che nel primo semestre 2021 AMCO ha visto l’utile netto consolidato toccare quota 36,5 milioni, in forte aumento da un anno prima (+423%). Infatti la crescita dimensionale del business, e i relativi introiti hanno più che compensato l’espansione dei costi e degli interessi per il finanziamento della crescita di AMCO. L’ebitda è infatti cresciuto del 170% a 89,6 milioni spinto dalla forte crescita dei ricavi (+154%) per l’aumento degli interessi da clientela, a fronte di un aumento dei costi del 131% che riflette il rafforzamento della struttura operativa necessario a gestire il salto dimensionale del business. L’ebitda margin è al 63,3%.
Intanto, per finanziare la crescita dell’attività, AMCO ha lanciato lo scorso agosto un programma di emissione di commercial paper da 1 miliardo di euro (si veda qui l’Information Memorandum). A fine luglio è stato inoltre ampliato fino a 6 miliardi il programma di emissione di titoli a medio termine (EMTN, si veda qui il Prospetto). In totale, il debito netto al 30 giugno 2021 è stato pari a 3,2 miliardi di euro, in riduzione di 127 milioni di euro rispetto al dato a fine 2020, grazie alla cassa generata dall’attività operativa per 228 milioni.
Il nuovo business generato nei 12 mesi conclusi a giugno 2021, 11 miliardi di euro lordi, sul fronte degli acquisti di portafogli si è infatti concentrato nel secondo semestre 2020. In quest’ultimo periodo (si veda il Report 2020 su Npl e altri crediti deteriorati disponibile agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data) la società guidata dal ceo Marina Natale ha infatti formalizzzato l’acquisto di 8,1 miliardi di euro di Utp e Npl da Mps nell’ambito del progetto Hydra (si veda altro articolo di BeBeez. Altre operazioni importanti sono state l’acquisto dal Banco Bpm di un portafoglio di UTP da 641 milioni a novembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), l’acquisto di un portafoglio da 324 milioni di euro di UTP vantati da Banca Carige nei confronti del Gruppo Armatoriale Messina, operazione già definita nel primo semestre ma rinviata al secondo per la necessità di attendere che fossero perfezionati gli accordi di risanamento del gruppo armatoriale (si veda altro articolo di BeBeez), e infine l’acquisto di un portafoglio di Npl non garantiti dal CreVal da 270 milioni lordi (si veda altro articolo di BeBeez).
Invece nel primo semestre 2021 sono stati conclusi: a marzo l’acquisto da Banca Carige di un portafoglio di crediti deteriorati derivanti da contratti di leasing, prevalentemente immobiliari, per 70 milioni lordi (si veda altro articolo di BeBeez); e a maggio l’ulteriore crescita del progetto Cuvée, cioè gli investimenti da parte del fondo BackToBonis, estesi anche a leasing Real Estate a seguito dell’apporto da parte di BPER Banca di posizioni per un GBV di circa 52 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto al servicing, le masse conferite all’innovativa piattaforma multi–originator per la gestione dei crediti
UTP relativi al settore immobiliare in cui AMCO agisce in qualità di Master e Special Servicer hanno raggiunto 1 miliardo di euro.
La scissione parziale di asset e passività da Banca Mps a favore di Amco, appunto il progetto Hydra cui si è in precedenza accennato, cioè la bad bank a cui sono stati lo scorso anno trasferiti i circa 8,1 miliardi di crediti deteriorati del gruppo, più un miliardo e 50 milioni di euro di asset patrimoniali, in seguito acquisiti da AMCO (si veda altro articolo di BeBeez) ha naturalmente comportato un forte aumento della dimensione dello stato patrimoniale. aumentato di 2,4 volte in un anno, da 2,8 miliardi di euro a metà del 2020 ai 6,7 miliardi alla fine del primo semestre 2021. Il coefficiente patrimoniale CET1 è pari al 37,4%, identico al Total Capital ratio, non essendo presenti in bilancio obbligazioni subordinate.
In particolare sul lato del passivo, 3,8 miliardi, questo è composto quasi interamente da debiti
unsecured, con una maturity media di 4,2 anni. Il debito secured relativo all’operazione MPS è stato
interamente rimborsato: per 250 milioni lo scorso gennaio con cassa rinveniente dagli incassi del
portafoglio MPS (si veda altro articolo di BeBeez) e per 750 milioni a inizio giugno ( si veda altro articolo di BeBeez) con i proventi dell’emissione obbligazionaria dello scorso aprile in scadenza 2028 (si veda altro articolo di BeBeez).
Il ceo Marina Natale così ha commentato i ruslutati del primo semestre “Negli ultimi 12 mesi i nostri volumi di business hanno continuato a crescere, così come gli incassi, che nella prima metà dell’anno hanno registrato un’ottima performance per effetto di una maggior conoscenza dei nostri portafogli e della flessibilità del nostro modello che ci permette di gestire i crediti sia in–house sia in outsourcing. Grazie alla solidità del nostro bilancio siamo pronti per crescere ulteriormente. Siamo una società innovativa, capace di trovare soluzioni specifiche, adatte alle necessità di tutti i nostri stakeholder, mantenendo un approccio che favorisce la sostenibilità non solo dei nostri debitori, ma anche di tutti gli altri attori coinvolti.”
Per quanto riguarda lo sviluppo del business nell’immediato futuro, ricordiamo che AMCO è il principale candidato a rilevare i 4,2 miliardi di euro di crediti deteriorati ancora sui libri di MPS nonché di quelli cosiddetti Stage 2, ovvero crediti scaduti, quindi non più performing, ma non ancora classificati come deteriorati (si veda altro articolo di BeBeez).
Inoltre, AMCO ha stipulato con Banca Progetto una convenzione in base che prevede la possibilità di erogare dei finanziamenti agevolati a coloro che si trovano a essere debitori di AMCO a seguito della cessione ad Amco stessa di portafogli di crediti garantiti da cessione del quinto (si veda altro articolo di BeBeez).