Tre Zeta Group srl, leader nella produzione di suole di lusso per sneakers e calzature eleganti, controllato da dicembre 2021 da Koinos Capital sgr attraverso il fondo Koinos Uno, ha messo a segna la sua seconda operazione di add-on in pochi mesi, prendendo il controllo dell’intero capitale di Suolificio Magonio srl, storico produttore di suole in cuoio per le principali firme del lusso (si veda qui il comunicato stampa). I soci venditori Stefano Palazzi, Sandra e Carlo Piccini continueranno comunque a ricoprire posizioni chiave all’interno del gruppo.
Ricordiamo che prima di Natale Tre Zeta Group aveva acquisito da Luca Longhin, Stefano e Roberto Vettorato l’intero capitale di Stil Stampi snc, società di San Miniato (Pisa) che dal 1973 produce stampi in alluminio per suole (si veda altro articolo di BeBeez). Con sede ad Arzergrande (Padova), a meno di venti chilometri dalla sede veneta del Gruppo Tre Zeta e una lunga tradizione nel mondo della calzatura, Stil Stampi è il principale fornitore di stampi del gruppo con cui collabora da oltre vent’anni.
In seguito alle ultime due integrazioni, Tre Zeta ha fatto sapere in una nota di aver chiuso il 2022 con fatturato consolidato pro-forma pari a 70 milioni di euro, dopo i 37,7 milioni di ricavi registrati nel 2021 con un ebitda di 2,9 milioni e un debito finanziario netto di 10,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Con sede a Montelupo Fiorentino (Firenze), a soli 20 chilometri dalla sede principale del Gruppo Tre Zeta, Suolificio Magonio è stata fondata nel 1959 da Alessandro Piccini che negli anni ha saputo conciliare la sua artigianalità e il suo ingegno con lo spirito imprenditoriale e la managerialità dei figli Carlo e Sandra. Oggi offre un’ampia gamma di prodotti nell’ambito delle suole per décolletté e calzature formali da donna, con una capacità produttiva di oltre 5.000 paia giornaliere. L’elevata specializzazione dei propri tecnici ha permesso di internalizzare la maggior parte delle fasi produttive (dal taglio del cuoio alla spazzolatura, includendo pantografatura e iniezione) in modo da garantire ai propri clienti i più alti standard qualitativi.
Magonio ha chiuso il 2022 con un giro d’affari di circa 14,5 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente anche grazie al trend positivo che ha caratterizzato il comparto della calzatura formale trainato in particolar modo dal mercato US. Nel 2021, la società aveva fatturato 9,3 milioni di euro, con un ebitda di 1,2 milioni e una liquidità netta di 1,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Fabrizio Mecheri, ceo di Tre Zeta, ha dichiarato: “Con quest’ultima acquisizione il gruppo integra un player storico, tra i migliori nel proprio segmento, con un parco clienti altamente sinergico a quello di Tre Zeta. Magonio è stata in grado di generare ottimi livelli di redditività mantenendo elevati standard qualitativi grazie ad una consolidata efficienza produttiva e un’eccellente gestione della catena di fornitura. L’operazione rappresenta quindi un passo importante nel processo di consolidamento industriale che stiamo attuando in Tre Zeta”.
Stefano Panicucci, fondatore e direttore commerciale di Tre Zeta, ha aggiunto: “Il processo d’integrazione condiviso con Koinos continuerà anche nel 2023. Ricerchiamo operatori d’eccellenza che sposino la nostra filosofia di altissima qualità ed elevato servizio al cliente. Nei prossimi mesi abbiamo l’obiettivo di rafforzarci nella produzione di EVA e poliuretano, andando al contempo a coprire quei distretti calzaturieri in cui oggi non siamo presenti. Guardiamo inoltre con molta attenzione le lavorazioni speciali su suole e scarpe in generale. Parallelamente abbiamo l’intenzione di continuare ad alimentare la nostra passione per la sostenibilità ed i processi di riciclo. Abbiamo da poco inserito nel nostro team una figura ad hoc con cui stiamo portando avanti approfonditi studi su materiali e tecniche produttive in modo da offrire prodotti sostenibili ottimizzando l’efficienza produttiva e siamo alla ricerca di partner con cui condividere questo percorso.”
Quanto a Tre Zeta, è controllata da poco più di un anno per il 66,8% da Koinos Capital sgr, che aveva rilevato le quote dai soci Walter Zappolini, Stefano Panicucci, Alessandro Pellegrino, Carlalberto e Dorella Pozzolini (si veda altro articolo di BeBeez). Con sede a San Donato (Pisa), è stata fondata nel 1967 da Gianni Zanoboni e Ademaro Zappolini. Il gruppo è nato nel 2007, a valle delle acquisizioni di due piccole realtà: F.a.s.e. e Suolificio Veronica. Tre Zeta ha poi rilevato altre aziende del settore tra cui Brentasuole da Rossimoda (gruppo LVMH) nel 2018 (si veda La Conceria), Tre Esse nel 2020 e Lasertac. In totale conta cinque stabilimenti produttivi, in cui realizza circa tre milioni di suole all’anno, utilizzando macchine innovative per la stampa 3D, fondamentali per lo sviluppo rapido dei prototipi per i propri clienti.
L’acquisizione del controllo di Tre Zeta era stato il primo deal per Koinos Capital, condotto come detto sopra dal fondo Koinos Uno. Successivamente, lo scorso marzo, il fondo, in qualità di lead investor, insieme a HAT sgr, attraverso il fondo HAT Technology & Innovation, hanno acquisito la quota di maggioranza di Platum, specializzata in mobilità elettrica urbana, per un valore di circa 57 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso ottobre, poi, il fondo ha rilevato la maggioranza di Rosa Ermando, azienda produttrice di macchine rettificatrici, per sostenerne la futura crescita (si veda altro articolo di BeBeez). Koinos Uno, lanciato lo scorso anno e ora in fase conclusiva del fundraising, punta a una dotazione complessiva di circa 150 milioni di euro.
Koinos Capital è la ex joint venture tra Anthilia sgr e Augens Capital lanciata nel marzo 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) ma mai decollata, e che nel luglio 2019 era stata comprata da Gianni Mion (ex top manager dei Benetton e presidente di Edizione, la holding della famiglia Benetton) e Carmine Meoli (ex consigliere di Autogrill), insieme a Marco Airoldi (ex ad e dg del gruppo Benetton), Francesco Fumagalli (figlio di Beppe e oggi anche attivo investitore in startup, per esempio in Cantieri Digital Medtech, in Will e in Pasta Evangelist), Matteo Manfredi e Cristiano Cirulli e poi ribattezzata appunto Koinos Capital (si veda altro articolo di BeBeez), con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di aziende italiane familiari eccellenti di fatturato compreso tra i 20 e i 100 milioni di euro e sostenerne i processi di aggregazione e di consolidamento settoriale (buy and build).
Nel luglio 2021 Beppe Fumagalli, ex proprietario, insieme al fratello Aldo, dell’iconica azienda di elettrodomestici Candy, ha acquisito la maggioranza relativa della sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, Fumagalli ha comprato il 31,5% della sgr in mano a Mion e il 7,5% di Meoli, diventandone così il primo azionista, dopo l’ok della Banca d’Italia al passaggio delle azioni, arrivato lo scorso 23 giugno. Contestualmente Mion e Meoli hanno ceduto a Fumagalli anche le rispettive quote nel fondo (a eccezione di alcune quote B) e si sono dimessi dalle rispettive cariche di vice-presidente e di amministratore con deleghe della società, con conseguente totale disimpegno rispetto alle posizioni primai ricoperte.