Si conferma il progetto di quotazione a Piazza Affari di Italian Design Brands (IDB), il polo dell’arredo di design italiano di alta qualità nato nel 2015 su iniziativa di Private Equity Partners spa (guidata da Fabio Sattin e Giovanni Campolo), del pioniere italiano del private equity, Paolo Colonna, e degli industriali del settore Giovanni e Michele Gervasoni, affiancati da un gruppo selezionato di investitori privati.
Lo si legge nella nota relativa all’approvazione del bilancio 2022 diffusa ieri dalla società, in cui il progetto di quotazione è indicato fra gli obiettivi importanti per crescere ed evolvere (si veda qui il comunicato stampa).
A fine giugno 2022 il gruppo aveva già annunciato ufficialmente l’avvio del processo di ipo su Euronext Milan, segmento Star, e aveva dichiarato che, compatibilmente con le condizioni di mercato e con l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari, la società avrebbe portato a termine il processo entro la prima metà del 2023. Sempre in quell’occasione IDB aveva affidato a Citigroup ed Equita il ruolo di joint global coordinator e joint bookrunner, ed Equita agirà anche in qualità di sponsor (si veda altro articolo di BeBeez).
I proventi dell’operazione consentiranno di proseguire e accelerare il percorso di crescita che Italian Design Brands ha intrapreso sin dalla sua fondazione, il quale prevede una combinazione di crescita organica delle attuali società del Gruppo, con particolare attenzione ai mercati internazionali; e un’ulteriore importante attività di m&a, attraverso l’aggregazione di nuove società del settore dell’arredamento e del design di alta gamma con una storia imprenditoriale di successo.
Intanto il gruppo ha archiviato il 2022 con una Importante crescita a doppia cifra di utili e fatturato (si veda qui il comunicato stampa). Complessivamente, il gruppo ha riportato ricavi proforma pari a 266,5 milioni euro (in crescita dell’84,8% rispetto ai 144,2 milioni del 2021, grazie anche alle acquisizioni di Gamma Arredamenti International e Cubo Design e alla significativa crescita organica e al rafforzamento di Flexalighting in Nord America. L’export in oltre 130 paesi nel mondo pesa per il 75% del fatturato, ma anche il mercato italiano si conferma per Italian Design Brands di valore e in crescita, “grazie ad una consolidata cultura dello spazio domestico e alla ricerca di nuove soluzioni che coniughino praticità e comfort nelle case, che si stanno trasformando in luoghi polifunzionali in cui dinamismo lavorativo e convivialità domestica trovano un punto di incontro”, si legge sul comunicato.
Per quanto riguarda la redditività, l’ebitda adjusted proforma 2022 si è attestato a 49,2 milioni di euro (+111,1% rispetto ai 23,3 milioni del 2021), riportando una marginalità proforma percentuale pari al 18,5%, effetto sia dell’incremento dei volumi dato dalla crescita organica del gruppo, sia dell’ingresso di due nuove società in perimetro. Alla luce dei risultati conseguiti, l’esercizio si è chiuso con un utile netto adjusted proforma pari a 25,5 milioni di euro (quasi raddoppiato rispetto ai 13,3 milioni del 2021) con un’incidenza del 9,6% sul totale proforma dei ricavi.
Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, la posizione finanziaria netta proforma risulta pari a 162 milioni di euro, di cui la sola posizione bancaria netta è pari a 30,2 milioni.
I primi mesi del 2023, si precisa in una nota, evidenziano ancora una forte crescita per il Gruppo, riferita sia ai ricavi di vendita che al portafoglio ordini a fine febbraio, riflesso di un trend di mercato ancora positivo nonostante il perdurare di diversi elementi di incertezza relativi alle tendenze macroeconomiche e ai conseguenti effetti sull’economia reale.
“Gli straordinari risultati del 2022 dimostrano il valore e la solidità del grande progetto che abbiamo costruito nel tempo”, sottolinea Andrea Sasso, chairman e ceo di Idb. “La domanda continua a confermarsi in aumento e naturalmente proseguiremo anche quest’anno la nostra selezione e ricerca di nuove realtà d’eccellenza da acquisire, in linea con la strategia di crescita per linee esterne del Gruppo Idb”.
Di quotazione il gruppo parla dal 2019. Nel giugno di quell’anno, infatti, a commento dei risultati 2018, Giorgio Gobbi, managing director di IDB, aveva infatti detto che il programma era quello di quotarsi nel 2021, anno in cui il gruppo si aspettava di raggiungere i 200 milioni di euro di ricavi (si veda altro articolo di BeBeez). Allora però ovviamente non si immaginava che ci sarebbe stato il Covid-19 a complicare le cose. Gobbi aveva comunque ribadito, nel giugno 2020, in occasione della presentazione dei conti 2019 che IDB intendeva avviare la quotazione nel 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). La pandemia ha ovviamente costretto a modificare i programmi e il presidente e ceo Andrea Sasso in un’intervista a QN nel giugno 2021 aveva dichiarato che l’obiettivo era diventato la seconda metà del 2022.
Oggi IDB conta un portafoglio di 10 società operative operanti in quattro aree strategiche: arredamento per interni ed esterni (Gervasoni, Meridiani, Saba Italia e Gamma Arredamenti International); illuminazione (Davide Groppi, Flexalighting e Axolight); arredamento custom per i mondi del retail, dell’hospitality e del residenziale di alta gamma (Cenacchi International e Modar); mercato delle cucine e dei sistemi componibili (Cubo Design, marchi Binova e Miton Cucine).
Nel dettaglio, a proposito di m&a, ricordiamo che il gruppo a giugno 2022 annunciava la sua nona acquisizione, cioé quella della maggioranza di Gamma Arredamenti International spa, azienda di Forlì specializzata nella produzione di divani, poltrone e altri componenti di arredo in pelle, dai due fondatori e principali azionisti Gabriele Ghetti e Carla Botti, che resteranno alla guida della società, nella quale hanno reinvestito per una minoranza significativa, così come hanno fatto anche gli imprenditori delle altre società che in precedenza sono entrate a far parte del gruppo. E cioé Gervasoni (rilevata nel 2015), he realizza soluzioni di arredo attraverso l’omonimo marchio ed il brand Very Wood; Meridiani (nel 2016), specializzata nella creazione di raffinati arredi contemporanei e versatili; Cenacchi Intenational (2017), attiva nel mondo contract per il settore del lusso; Davide Groppi, che inventa e produce lampade e progetti di luce, e Saba Italia, azienda di arredamento di design di alta fascia (entrambe nel 2018); Modar (2019), azienda specializzata in progetti di arredamento in ambito contract; Flexalighting (2020), che progetta e produce sistemi di illuminazione a LED per interni ed esterni; e Axolight (2021), specializzata nella progettazione e produzione di lampade di design made in Italy.