Dopo la recente acquisizione di General Dynamics Mission Systems—Italy (GDMS-Italy) (si veda altro articolo di BeBeez) e mentre è in trattativa per acquisire Sirti, leader in Italia nella realizzazione di infrastrutture per reti telco ed energia (si veda altro articolo di BeBeez), il system integrator Maticmind, fra i principali in Italia nel settore IT, controllato da CVC Capital Partners e CDP Equity (si veda altro articolo di BeBeez), ha rilevato la maggioranza di ENG, società attiva nello sviluppo di software di artificial intelligence applicato al campo del riconoscimento di immagini. Questa è la prima delle due operazioni che, secondo quanto anticipato da MF, Maticmind si era prefissata di condurre entro la fine del primo semestre (si veda qui il comunicato stampa).
Con il perfezionamento dell’operazione, il co-fondatore di ENG, Enrico Guidotti, verrà a detenere una quota di minoranza nel capitale sociale e sarà confermato nel ruolo di presidente, affiancato dagli altri co-fondatori, Angelo Dionisi, confermato come amministratore delegato, e Mirko Pasqualetti (responsabile tecnico).
ENG è stata assistita nell’operazione da KPMG Corporate Finance (advisor finanziario), da FC Advisory (co-advisor), da Legance (advisor legale e fiscale) e da EY (financial vendor due diligence). Maticmind, invece, è stata affiancata da McKinsey & Company (advisor di business), da EY (advisor finanziario), dello studio FRM (advisor fiscale) e dallo studio PedersoliGattai (advisor legale).
ENG rappresenta un’eccellenza italiana nel campo degli algoritmi di artificial intelligence, su cui il gruppo ha voluto investire per accrescerne ulteriormente il potenziale e i possibili use case. Un nuovo modello per digitalizzare i processi attraverso asset proprietari, che consentiranno al gruppo Maticmind di fornire soluzioni sviluppate internamente ai propri clienti che oggi sono più di 1000 (50% pubblici e 50% privati).
Le società che compongono ENG Group sono: ENG System, ENG Venture, ENG Celeritas, ENG Techno & Partners ed EngiNE spa, con quest’ultima che è una dinamica realtà ad elevato contenuto tecnologico fondata nel 2003, nata sotto l’egida della facoltà di ingegneria dell’Università degli Studi di Siena. EngiNE è confluita nel network operativo di ENG Techno & Partners nel 2006, con il cui contributo e un nuovo assetto aziendale ha incrementato la propria presenza sul mercato, avviando anche la sperimentazione di ulteriori soluzioni d’avanguardia. Nel 2022 EngiNE ha fatturato 8,4 milioni di euro e ha avuto un ebitda di 2,6 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Guidotti ha commentato: “È con grande entusiasmo che diamo il benvenuto a Maticmind come nostro nuovo azionista. Con il loro supporto, siamo fiduciosi che potremo non solo consolidare la nostra presenza in Italia e su alcune aree internazionali già con successo presidiate, ma anche espandere ulteriormente la nostra attività in mercati europei ed extra europei che già ora ci vedono presenti. Guardiamo al futuro con ottimismo e determinazione, pronti a cogliere le opportunità che questa nuova fase ci offre.”
Carmine Saladino, fondatore e presidente Maticmind, ha aggiunto: “L’acquisizione della maggioranza di ENG ci consente di esplorare nuovi mercati, offrendo soluzioni sviluppate in house. L’intelligenza artificiale apre infiniti scenari, è uno dei principali driver per la digitalizzazione e vogliamo giocare un ruolo primario in questo settore, da qui la volontà di chiudere quest’operazione”.
Ricordiamo che Maticmind è nata nel 2005 dallo spin-off del business italiano della svizzera Ascom AG. Nel 2020 il Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (FICC), gestito da Fondo Italiano d’Investimento (FII) sgr, aveva acquisito una minoranza della società tramite un aumento di capitale riservato (si veda altro articolo di BeBeez) e sempre nello stesso anno e sempre a valle della sottoscrizione di un aumento di capitale riservato era diventata socia anche Red Fish Long Term Capital, la holding d’investimento fondata da Paolo Pescetto (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2022 c’è poi stato il cambio di controllo della società, con Saladino che ha ceduto parte delle sue quote a CVC Capital Partners Fund VIII e a CDP Equity, che a loro volta hanno acquisito anche tutte le quote di FICC e Red Fish (si veda altro articolo di BeBeez).
Oggi Saladino detiene il 14,34% di Mozart HoldCo spa, controllante diretta della società (dopo che di recente a valle della catena Mozart BidCo spa si è fusa con Maticmind), mentre la maggioranza (69,96%) fa capo a CVC mediante un altro veicolo, Mozart Investments Sarl, con CDP Equity che detiene il 14,99% e Cordusio Fiduciaria spa lo 0,71%.
Il gruppo punta a 800 milioni di euro di ricavi entro il 2025. Lo ha detto lo scorso novembre 2023 a Verità&Affari l’amministratore delegato Luciano Zamuner (si veda qui la nota sul sito di Maticmind), che allora prevedeva che il 2023 si sarebbe chiuso con un fatturato di 500 milioni, dopo che il bilancio 2022 si era chiuso con un valore della produzione di 409,2 milioni, a fronte di 372,5 milioni di ricavi netti consolidati, con 36,1 milioni di ebitda e 47,4 milioni di liquidità netta (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Per il 2024, invece, l’obiettivo è 700 milioni di ricavi e 100 milioni di ebitda (si veda qui Il Sole 24 Ore).
L’aumento delle dimensioni del gruppo è avvenuto a seguito di una serie di acquisizioni. In particolare, nel settembre dello scorso anno la controllata Fibermind, società specializzata nella progettazione di soluzioni ultrabroadband (UBB), ha acquisito il ramo d’azienda UBB di Italtel, multinazionale dell’ICT controllata da PSC Group (con il 53,66% del capitale), Clessidra Capital Credit (28,62%) e TIM (17,72%) (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione seguiva una serie di acquisizioni condotte nel 2022, che quindi nel 2023 si sono pienamente riflesse anche nei numeri di bilancio. Ricordiamo l’acquisizione del 51% di Cloudtec srl, poi ribattezzata Cloudmind spa; quella della maggioranza di SIO;. l’acquisizione del 100% di TecnologiePM; e quella del 55% di Sind spa e del 100% di ITI Sistemi-Innovazione Tecnologica Italiana srl.
L’ultima acquisizione in ordine di tempo, prima di questa appena annunciata, è stata poi a inizio maggio scorso, come accennato sopra, quella di General Dynamics Mission Systems—Italy (GDMS-Italy), controllata italiana del gruppo statunitense General Dynamics, che è stata rinominata Page Europa (si veda altro articolo di BeBeez).
Intanto il gruppo, al cui vertice è atteso un cambio di testimone, con l’ingresso entro l’estate nel ruolo di nuovo ad di Lorenzo Forina, attualmente chief commercial officer di Vodafone Italia (si veda qui CorCom), come accennato sopra, sta trattando per l’acquisizione di Sirti, leader in Italia nella realizzazione di infrastrutture per reti telco ed energia (si veda altro articolo di BeBeez), che l’estate scorsa è passato nel portafoglio del fondo Responsible & Sustainable Corporate Turnaround Fund (RSCT). A cedere la quota è stata K Equity Italy 2 sarl (KEI2), società di diritto lussemburghese, in ultima istanza controllata da KKR, che era stato unico sponsor della piattaforma lanciata nel 2015 da Pillarstone, a sua volta oggi advisor anche dello stesso fondo RSCT (si veda altro articolo di BeBeez).
Maticmind, che nell’operazione sarebbe affiancata da Nextaly, società specializzata nelle infrastrutture di rete, che fa capo all’imprenditore abruzzese Davide Cilli, avrebbe messo sul piatto 360 milioni di euro, cifra arrotondata al rialzo di 10 milioni proprio in questi giorni, così come riferito da Il Messaggero. La cordata Maticmind-Nextaly sarebbe l’unico pretendente rimasto in campo, secondo quanto riferito nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore. Sino a poco tempo fa sul dossier c’era anche Searchlight, operatore di private equity specializzato negli investimenti in tlc e infrastrutture, che in Italia ha già investito nel 2017 nel gruppo Eolo (si veda altro articolo di BeBeez) e si era parlato pure di un interesse da parte del fondo sovrano di Abu Dhabi, Mubadala, e di 3i Infrastructure.