Easypol, startup italiana del fintech che offre una nuova modalità per i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione tramite il sistema PagoPA, ha incassato un round da 2 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). L’aumento di capitale è stato condotto prevalentemente tramite una campagna sul portale italiano di equity crowdfunding Mamacrowd, che si era posta un obiettivo minimo di raccolta di 900 mila euro e massimo di 1,7 milioni, a fronte di una valutazione pre-money di circa 5,6 milioni di euro. La campagna, lanciata lo scorso agosto, ha raccolto 1,2 milioni di euro da 40 investitori.
Tra questi rientrano i precedenti investitori come Fondazione CR Firenze, l’acceleratore Nana Bianca e DiPax Holding. Ricordiamo infatti che EasyPol nel dicembre dello scorso anno aveva incassato un round da 500 mila euro sottoscritto appunto, da Fondazione CR Firenze, Nana Bianca, Dipax Holding, ACubo Holding e dal Fondo Acceleratori di Cdp Venture Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez) attraverso il programma AccelerORA!. In precedenza, la fintech aveva ottenuto: un angel round da 110 mila euro nel marzo 2018, quindi un contributo a fondo perduto da 30 mila euro nel febbraio 2019; un prestito da 200 mila euro a settembre dello stesso anno, infine un altro grant da 50 mila euro nel maggio 2020 (si veda Crunchbase).
Come nel precedente round, EasyPol è stata assistita da Aetos Partners in qualità di advisor finanziario anche in quest’ultimo, dove non sono mancati i nuovi ingressi come Azimut Libera Impresa sgr (secondo quanto risulta a BeBeez circa 800 mila euro tramite l’Eltif di venture capital ALICrowd) e Cdp Venture Capital sgr, che in realtà ha convertito in equity l’investimento precedente, secondo quanto risulta a BeBeez consistente in un accordo di investimento convertendo da 300 mila euro.
EasyPol, nata a Roma e con sede anche a Firenze, consente agli oltre 150 mila clienti di effettuare pagamenti verso più di 22 mila enti pubblici, senza obbligo di registrarsi o di disporre dello SPID, con il vantaggio in più di poter archiviare digitalmente le ricevute e di attivare promemoria per non dimenticare le scadenze. La società è stata fondata dall’attuale ceo Matteo Preziotti e ha debuttato sul mercato a novembre 2019. Con 500 mila installazioni, oltre 35 milioni di euro di transato e più di 300 mila transazioni processate in meno di 18 mesi, EasyPol si è ritagliata un posto di rilievo nel mercato dei pagamenti digitali, grazie al suo servizio che rende semplici e veloci le operazioni verso la PA, permettendo di evitare le code e garantendo piena sicurezza grazie alla protezione 3D Secure offerta in partnership con la paytech italiana Nexi. Nel febbraio scorso EasyPol ha siglato una partnership con Tate, startup innovativa attiva dal 2018 nella vendita di energia elettrica e gas esclusivamente online (si veda altro articolo di BeBeez).
La startup prevede di chiudere il 2021 con ricavi per poco più di 500 mila euro e un ebitda negativo per circa 180 mila euro. Ma ora la fintech si appresta a un ulteriore salto in avanti: le innovazioni introdotte dalla normativa europea PSD2 aprono infatti nuovi orizzonti per EasyPol, pronta a sbarcare nel mondo dell’open banking con un nuovo servizio che aggrega conti e carte di istituti diversi in un’unica interfaccia, con oltre 25 nuove funzionalità per la gestione delle finanze personali. Ma non solo: in cantiere c’è anche lo sviluppo di un algoritmo proprietario di financial learning, che faciliterà l’accesso al credito fornendo un valore accurato e dinamico di affidabilità creditizia. Fattori che dovrebbero portare Easypol a superare i 6,5 milioni di euro in termini di ricavi entro il 2024, generando un ebitda di quasi 2,8 milioni di euro.
Preziotti ha commentato: “Questo aumento di capitale è per noi la miglior conferma della validità del nostro progetto: i nuovi nomi entrati sono molto importanti, e soprattutto ci rende particolarmente orgogliosi il fatto che tanti vecchi investitori abbiano deciso di immettere altri capitali, rinnovando la loro fiducia in noi”.
Paolo Barberis, cofondatore di Nana Bianca, ha aggiunto: “Il mondo dei pagamenti digitali e del personal banking dal proprio smartphone è all’alba di un rivoluzione che vedrà cambiare le posizioni di aziende consolidate che si immaginava un tempo intoccabili. Abbiamo guidato EasyPol verso un approccio rivolto esclusivamente al consumatore, semplificando ogni processo e conquistando la sua fiducia con un impeccabile funzionamento tecnico ed organizzativo dei pagamenti.”
Quanto ad ALIcrowd, si tratta del primo primo Eltif italiano di venture capital che utilizza anche il crowdfunding per ricercare le aziende oggetto di investimento, istituito da Azimut Investments SA e gestito in delega da Azimut Libera Impresa sgr oltre a Carlo Francesco Dettori, investitore seriale in oltre 15 startup di successo tra cui I-Arena, Oltre La Media Group e Flowdron, e già socio dell’azienda di cui detiene il 10% tramite holding. L’Eltif è anche uno dei sottoscrittori della campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd (gestita da SiamoSoci, a sua volta partecipata da Azimut Libera Impresa) di The Perfect Cocktail, azienda italiana che commercializza cocktail monodose già miscelati e pronti da bere (si veda altro articolo di BeBeez) e del broker assicurativo digitale MioAssicuratore, che a ottobre ha superato il target minimo di raccolta di 1,1 milioni proprio grazie all’impegno di un milione da parte del fondo (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre a ottobre, l’Eltif ha sottoscritto la campagna di crowdfunding del marchio di pantaloni da uomo Lirecento (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo è anche tra gli investitori della campagna di Pharmercure, sito web ove è possibile organizzare la consegna a domicilio di tutti i prodotti acquistabili in farmacia, compresi i farmaci con ricetta (si veda altro articolo di BeBeez), oltre che di Deesup, marketplace che consente le compravendite di oggetti iconici di design di alta gamma, già andata in overfunding (si veda altro articolo di BeBeez). L’Eltif inoltre ha sottoscritto la campagna di equity crowdfunding di Yocabè, l’azienda innovativa specializzata nell’aiutare i brand a vendere di più e meglio sui marketplace (si veda altro articolo di BeBeez) che si è chiusa lo scorso ottobre, oltre a quella di Orapesce, che si è conclusa nel settembre scorso con una raccolta di 1,15 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), e la campagna della fintech italiana Switcho (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso agosto l’Eltif di Azimut ha investito anche nei crowdfunding di Dishcovery, startup attiva nella ristorazione B2B che offre un servizio di traduzione dei menu in tutte le lingue (si veda altro articolo di BeBeez) e del produttore di dispositivi di tracking per animali Kippy (si veda altro articolo di BeBeez).