Candy Factory, operatore indipendente leader nel mercato italiano dei dolciumi creato nel novembre 2022 da FVS sgr (società controllata interamente dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo) e da Clessidra Capital Credit sgr (si veda altro articolo di BeBeez), inaugura questo 2024 con la sua prima operazione, ovvero l’acquisizione della società di Cerro Maggiore (MI) Akellas, che produce e commercializza le ben note caramelle balsamiche Monk’s(si veda qui il comunicato stampa).
L’acquisizione fa parte di “un progetto industriale che prevede la crescita in Italia e all’estero”. Con l’occasione Candy Factory ha presentato anche il suo nuovo direttore generale, Marco Scurati, entrato nel gruppo già a dicembre 2023 per favorire il percorso di crescita anche attraverso altre operazioni di m&a. Il manager ha oltre 30 anni di esperienza in pmi e medi gruppi industriali italiani, ha lavorato in diversi settori e contesti manifatturieri, tra i quali anche il settore alimentare.
Ricordiamo che l’operazione del 2022 che ha dato vita al gruppo Candy Factory aveva aggregato due storiche realtà industriali italiane del settore dolciario come Casa del Dolce e le caramelle Liking (di cui FVS sgr detiene la maggioranza da febbraio 2022, tramite il Fondo Sviluppo Pmi 2 si veda altro articolo di BeBeez). Andando più nel dettaglio, Clessidra Capital Credit e Fvs hanno la maggioranza di Candy Factory, con le due famiglie fondatrici che detengono altrettante minoranze qualificate. Secondo quanto risulta a BeBeez, l’equity value dell’operazione è ammontato a 75 milioni di euro.
Tornando a Akellas, l’operazione è stata finanziata da Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, già istituto di riferimento nell’ambito delle acquisizioni di Liking e Casa del Dolce. Candy Factory è stata assistita da NCTM per gli aspetti legali e giuslavoristici, ADACTA Advisory per la due diligence contabile e fiscale e da Translink in qualità di advisor finanziario. I soci venditori di Akellas sono stati assistiti da NextAdvisor in qualità di advisor finanziario.
Akellas, sinora al 100% in mano a Dibona Holding AG (Victor Haseli e Konrad Stefan Kaufmann), ha chiuso il 2022 con quasi 4 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo di 70 mila euro e liquidità netta di 619 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Roberto Ippolito, presidente di Candy Factory e managing director di Clessidra, ha commentato: “Grazie al marchio Monk’s possiamo aggiungere al nostro portafoglio un’eccellenza italiana con forte riconoscibilità anche all’estero. Continuiamo a essere alla ricerca di imprenditori che desiderino partecipare alla creazione di un polo industriale nel segmento confectionery ma che, al contempo, non vogliono perdere l’identità storica dell’azienda familiare”.
Diego Tognetti, vice presidente di Candy Factory e direttore generale investimenti di FVS, ha aggiunto: “Diamo il benvenuto a Marco Scurati nel Gruppo Candy Factory che continua il percorso di rafforzamento manageriale e di crescita organica e per linee esterne con l’obiettivo di consolidare la piattaforma aggregativa di pmi caratterizzate da forte know how e specializzazioni per ottimizzare le potenzialità di creazione di valore nel medio periodo, anche grazie alla messa a sistema con altre società del settore”.
Ricordiamo che nell’ambito di una governance condivisa, l’obiettivo industriale dei soci finanziari e industriali di Candy Factory è di dar vita a un polo italiano nel settore dolciario, facendo leva sulla complementarità delle due realtà dal punto di vista produttivo e commerciale. Il progetto prevede infatti un’integrazione del portafoglio prodotti in grado di soddisfare ogni esigenza dei clienti grazie ad una gamma completa e trasversale, dal mondo bimbo al professional e adulto. Candy Factory ha chiuso il 2023 con un fatturato di circa 60 milioni di euro, in forte crescita rispetto al 2022 (+25%) e una marginalità superiore alla media del settore; oltre il 30% delle vendite del gruppo è realizzato all’estero.
Ricordiamo poi che Clessidra in Candy Factory aveva investito tramite il fondo alternativo di tipo chiuso riservato Clessidra Private Debt, di cui ha annunciato il primo closing nel marzo 2022 con 130 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), che nonostante il nome può investire secondo statuto anche in quote di minoranza del capitale di società dalla crescita stabile o prospettica dei flussi di cassa, chiari e misurabili obiettivi ESG e management team esperti, per sostenerne la crescita. Attraverso il fondo Clessidra Private Debt, Clessidra intende sostenere e soddisfare le esigenze delle medie imprese italiane e dei loro azionisti, offrendo una vasta gamma di soluzioni che si estende dai finanziamenti (senior, junior, subordinati/mezzanino, sottoscrizione di bond) fino all’acquisto di partecipazioni societarie di minoranza. Il fondo, che ha chiuso la propria raccolta a 180 milioni di euro, interviene con investimenti da 10 a 25 milioni di euro per operazione, investendo tipicamente in società con una crescita stabile, storica o prospettica, dei flussi di cassa, degli obiettivi Esg chiari, trasparenti e misurabili e una solida leadership aziendale, con l’obiettivo di sostenere la loro crescita organica e/o esterna.
A proposito di questo fondo, lo scorso dicembre F&P Equity Partners, veicolo di investimento di private equity mediante club deal, nato ad aprile 2023 come evoluzione di F&P Biz (si veda altro articolo di BeBeez), insieme a Clessidra Private Debt (che ha partecipato sia sul fronte dell’equity sia erogando un finanziamento mezzanino), ha effettuato la seconda acquisizione dopo Panzeri Carlo srl (si veda altro articolo di BeBeez), rilevando il 65% di Righi Elettroservizi (si veda altro articolo di BeBeez). Precedentemente, a dicembre 2022, aveva co-finanziato l’acquisizione di Trime da Wise Equity (si veda altro articolo di BeBeez), effettuata da 21 Invest, tramite un finanziamento subordinato che si affiancava al prestito senior erogato da un pool di primari istituti bancari (si veda altro articolo di BeBeez). Lo stesso mese CPD aveva sottoscritto assieme a tre fondi di Anthilia Capital Partners, ovvero BIT III, BIT IV Co-Investment Fund ed Eltif Economia Reale Italiaun minibond a 5 anni da 20 milioni di euro emesso da Gruppo Florence e destinato a finanziare il buy and build del gruppo toscano del fashion in conto terzi (si veda altro articolo di BeBeez). Un’altra operazione risale a fine novembre 2022 quando il Gruppo MGM, specializzato in calzature sportive e outdoor, controllato dalla famiglia Foglio/Congiu, aveva acquisito la rumena Rekord srl (scarpe tecniche, sportive e outdoor di alta gamma). L’acquisizione era stata realizzata con un aumento di capitale sottoscritto dalla famiglia Foglio/Congiu insieme a un gruppo di altre famiglie imprenditoriali e, appunto, a Clessidra Private Debt. Quest’ultima aveva sottoscritto anche l’emissione di un prestito obbligazionario assieme a Banca Ifis, ai fondi di Anthilia Capital Partners sgr e alla finanziaria regionale Veneto Sviluppo (si veda altro articolo di BeBeez).
Clessidra Capital Credit sgr è controllata da Clessidra Holding, detenuta al 100% da Italmobiliare, la holding di investimenti italiana controllata dalla famiglia Pesenti.
Quanto a Fvs sgr, sempre per conto del fondo denominato Fondo Sviluppo Pmi 2, dieci giorni fa ha acquisito una partecipazione di circa il 45% del capitale della vicentina Armes, tra i principali produttori nazionali di scaffalature metalliche per medio-grandi portate e di soppalchi (si veda altro articolo di BeBeez). Il Fondo Sviluppo Pmi 2 è la seconda iniziativa nel private equity territoriale a supporto del consolidamento e della crescita delle locali imprese. Interviene con investimenti da 4 a 10 milioni di euro per operazione prevalentemente in imprese attive nei settori dell’industria, del commercio, dei servizi e del terziario in generale, che abbiano un fatturato compreso tra 10 e 180 mln e un significativo potenziale di creazione di valore nel medio- lungo periodo. Il fondo è stato lanciato nel luglio 2021 e ha già investito circa il 50% della propria dotazione. Quella iniziale era di 60 milioni di euro con un target di 75 milioni dedicato a investimenti in pmi localizzate nel territorio del Triveneto (regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige). Il veicolo aveva visto subito un numero di investitori triplo rispetto a quello del primo Fondo Sviluppo Pmi. Dei 60 milioni inizialmente raccolti, 20 provenivano dalla Finanziaria Regionale del Veneto.
Prima di lanciare questo fondo Fvs sgr aveva già interamente investito le risorse del Fondo Sviluppo Pmi: 50 milioni di euro investiti in un portafoglio di 8 partecipate. Nello specifico, l’ultima a entrare in portafoglio è stata, nel dicembre 2020, la Comem, rilevata dal gruppo Hitachi. Il fondo, che terminerà il suo ciclo di attività nel 2025, ha in portafoglio anche il 40% di La Gastronomica, società padovana specializzata nella produzione e distribuzione di gastronomia per la ristorazione collettiva (si veda altro articolo di BeBeez), oggi controllata al 60% da Alcedo sgr tramite Alcedo IV. Dall’unione tra La Gastronomica ed Eurochef Italia, azienda produttrice di piatti pronti a marchio proprio e in conto terzi, controllata da Alcedo sgr tramite il fondo Alcedo IV, e La Gastronomica, alla fine di giugno 2021 è nata Gourmet Italian Food (GIF), sempre controllato da Alcedo sgr, che a ottobre 2021 ha rilevato Cucina Nostrana e la controllata Deppieri srl. La prima produce piatti pronti freschissimi a marchio proprio e in conto terzi, che vanno dalle salse agli antipasti, dai primi piatti ai secondi a base di carne e pesce e ai tramezzini. La seconda è specializzata nella produzione di pane in cassetta (si veda altro articolo di BeBeez).
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