Pantarei srl, proprietaria del marchio italiano digital native di pantaloni maschili Lirecento, ha raccolto 900 mila euro con una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd, il 50% in più dell’obiettivo minimo di 600 mila euro a fronte di una valutazione re-money di 2,9 milioni di euro. Tra i 72 investitori nella campagna di Lirecento rientra anche ALIcrowd, primo Eltif italiano di venture capital che utilizza anche il crowdfunding per ricercare le aziende oggetto di investimento, istituito da Azimut Investments SA e gestito in delega da Azimut Libera Impresa sgr (si veda qui il comunicato stampa). Il lancio della campagna di crowdfunding della startup era noto dal marzo scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
Si tratta del secondo round per la startup, che nell’ottobre 2019 aveva incassato 1,2 milioni di euro da Global Founders Capital, fondo che fa capo alla holding tedesca quotata Rocket Internet, entrato nel capitale con una quota di minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). Con una capitalizzazione di 30 miliardi di euro, Rocket Internet ha investito in diversi big dell’economia digitale comei Zalando, Revolut, Sky Scanner, LinkedIn, Facebook, Trivago e Canva.
Fondata nel 2017 da Carlo Battaglino e Luca Labbadini, Lirecento produce pantaloni da uomo made in Italy di qualità di prezzo accessibile grazie alle vendita direttamente al consumatore. I pantaloni della startup possono essere acquistati: sul sito internet, ma anche nel negozio di Milano (via Agostino Bertani 14) e in quello di Roma (Via Fabio Massimo 95/A). Lirecento ha chiuso il 2020 con un fatturato di circa 500 mila euro. Malgrado la rimodulazione dei consumi che ha visto un calo delle vendite di tutto il settore abbigliamento durante il lockdown di marzo e dei mesi successivi, il brand già ad agosto 2020 aveva recuperato il gap eguagliando il fatturato dello stesso periodo dell’anno precedente.
I fondi raccolti in questi mesi con il crowdfunding andranno a incrementare proprio le attività in digital marketing, e a rafforzare la presenza al di fuori del web del marchio, con l’apertura di store fisici in Italia e all’estero nei prossimi 4 anni.
Quanto ad ALIcrowd, ricordiamo che l’Eltif è anche uno dei sottoscrittori della campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd del broker assicurativo digitale MioAssicuratore, che la settimana scorsa ha superato il target minimo di raccolta di 1,1 milioni proprio grazie all’impegno di un milione da parte del fondo (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo è anche tra gli investitori della campagna di Pharmercure, sito web ove è possibile organizzare la consegna a domicilio di tutti i prodotti acquistabili in farmacia, compresi i farmaci con ricetta (si veda altro articolo di BeBeez), oltre che di Deesup, marketplace che consente le compravendite di oggetti iconici di design di alta gamma, già andata in overfunding (si veda altro articolo di BeBeez). L’Eltif inoltre ha sottoscritto la campagna di equity crowdfunding di Yocabè, l’azienda innovativa specializzata nell’aiutare i brand a vendere di più e meglio sui marketplace (si veda altro articolo di BeBeez) che si è chiusa questo mese, oltre a quella di Orapesce, che si è conclusa nel settembre scorso con una raccolta di 1,15 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), e la campagna della fintech italiana Switcho (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso agosto l’Eltif di Azimut ha investito anche nei crowdfunding di Dishcovery, startup attiva nella ristorazione B2B che offre un servizio di traduzione dei menu in tutte le lingue (si veda altro articolo di BeBeez) e del produttore di dispositivi di tracking per animali Kippy (si veda altro articolo di BeBeez).