La business unit digital finance di Engineering Ingegneria Informatica, gruppo specializzato nel software per le imprese, controllato da Bain Capital e NB Renaissance e partecipato da NB Aurora, ha rilevato il 100% della società di riassicurazioni C Consulting (si veda qui il comunicato stampa). L’ha venduta il fondatore Aldo Capurro. Engineering ha completato l’acquisizione avvalendosi di un team multidisciplinare coordinato dall’head of M&A Francesco Schininà e dal general counsel Spartaco Pichi, coadiuvati dall’advisor KPMG.
Per tutti gli aspetti relativi alla strutturazione legale e negoziazione dell’operazione, C Consulting è stata assistita da Bird & Bird, mentre gli aspetti finanziari sono stati seguiti dallo Studio Giorgio Visconti & Partners.
C Consulting, in 20 anni di attività e grazie a un team di 60 persone, ha saputo conquistare una solida posizione di mercato innovando radicalmente il processo della riassicurazione. Un traguardo raggiunto grazie a soluzioni tecnologiche proprietarie (XLayers), nonché alla profonda conoscenza delle normative IFRS e Solvency II. C Consulting, con sede legale a Genova e operativa a Milano, ha chiuso il 2020 con ricavi per 4 milioni di euro, un ebitda di 1,2 milioni e una posizione finanziaria netta di 240 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Con una quota di mercato che in Italia già supera il 65%, conquistata grazie alla competenza e all’efficacia della piattaforma XLayers, l’obiettivo è ora quello di consolidarsi ulteriormente sul mercato interno e di portare il know how di C Consulting oltre confine, dove Engineering già opera. Strategia che C Consulting sta già attuando, collaborando con alcune compagnie clienti in Spagna, Francia, Grecia e Lussemburgo, e partecipando attivamente alla più importante iniziativa del settore: il comitato Ruschlikon, una collaborazione tra compagnie cedenti, broker e riassicuratori per la definizione di uno standard comune mondiale di gestione automatizzata della riassicurazione.
Capurro, ceo di C Consulting, ha commentato: “La riassicurazione, che in media assorbe tra il 20 e il 25% dei rischi, è da sempre unfattore chiave per la crescita delle compagnie assicurative, e ha assunto nel tempo un ruolo decisivo anche nella componente di bilancio ai fini della definizione di una corretta compliance. L’ingresso nel Gruppo Engineering e le sinergie con la business unit digital finance, sono per C Consulting un’enorme opportunità di crescita, sia nella consulenza finanziaria che sul fronte dell’espansione internazionale”.
Giuseppina Volpi, direttrice generale di Engineering, ha aggiunto: “Siamo stati tra i primi operatori ad aver interpretato la tecnologia quale fattore chiave per ripensare processi e modelli. Oggi, con la chiara visione ecosistemica che ci guida attraverso tutti i mercati, vediamo nell’industria delle assicurazioni, quanto mai strategica e trasversale, un elevato bisogno di innovazione per rispondere in modo efficiente alla rapida evoluzione dell’open finance, oltre che normativa. Siamo quotidianamente focalizzati su questo, e l’acquisizione di C Consulting, insieme all’impegno a sostenerne la crescita internazionale e lo sviluppo tecnologico della piattaforma XLayers, di cui abbiamo già previsto una declinazione cloud, si colloca esattamente nella nostra strategia di valorizzare le soluzioni best in class per generare il maggior impatto positivo possibile in termini di semplificazione e competitività per il settore”.
Engineering ha già completato più di 20 acquisizioni in Italia e all’estero. In particolare, nel 2008 ha comprato Atos Origin Italia, nel 2013 è stata la volta di T-Systems Italia e poi nel 2017 di Infogroup, rilevato da Intesa Sanpaolo (si veda qui il comunicato stampa di allora). Nel 2019 Engineering ha anche concluso le acquisizioni del 100% della fintech Deus Technology (si veda altro articolo di BeBeez) e dell’80% di Digitelematica, specializzata in soluzioni di e-commerce per la GDO (si veda altro articolo di BeBeez). Sono attese ulteriori acquisizioni in futuro per Engineering, che dallo scorso settembre sta studiando operazioni in Europa, in particolare Francia e Germania (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte italiano Engineering è oggi in corsa per acquisire anche il controllo di HWG, azienda veronese fondata nel 2008 da Enrico Orlandi e specializzata in cyber security, che viene valutata attorno ai 50 milioni di euro, sulla base di ricavi previsti per quest’anno di soli circa 12 milioni. L’asta è gestita dall’advisor finanziario Fineurop, mentre sul fronte legale è stato arruolato BonelliErede. A contendere l’operazione a Engineering è Lutech, a sua volta controllata da Apax Partners, mentre sembra abbiano abbandonato la partita altri soggetti i cui nomi erano circolati nelle scorse settimane e cioé Investcorp, Wiit, Tinexta e Telsy (gruppo TIM).
Con sede a Roma, Engineering è tra le principali realtà impegnate nella trasformazione digitale di aziende e organizzazioni pubbliche e private, con un’offerta innovativa di piattaforme per i principali segmenti di mercato. Con circa 11.600 professionisti in più di 40 sedi (in Italia, Belgio, Germania, Norvegia, Repubblica di Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Argentina, Messico, Brasile e Usa), il Gruppo Engineering disegna, sviluppa e gestisce soluzioni innovative per le aree di business in cui la digitalizzazione genera i maggiori cambiamenti, tra cui Digital Finance, Smart Government & E-Health, Augmented City, Digital Industry, Smart Energy & Utilities, Digital Media & Communication. Con importanti investimenti in R&S, Engineering svolge un ruolo di primo piano nella ricerca, coordinando progetti nazionali e internazionali grazie a un team di 450 ricercatori e data scientist e a una rete di partner scientifici e universitari in tutta Europa. Asset strategico del gruppo è il know-how dei suoi dipendenti al cui sviluppo ha dedicato una IT & Management Academy multidisciplinare, che nell’ultimo anno ha erogato oltre 15.000 giornate di formazione.
Dallo scorso agosto Engineering è guidata dall’ex amministratore delegato di Sky Italia (si veda altro articolo di BeBeez), Maximo Ibarra, che ha anche investito nella società. Engineering quest’anno ha distribuito riserve per 17 milioni di euro alla controllante Centurion Bidco spa, che a sua volta da capo ai tre fondi di private equity (si veda altro articolo di BeBeez). La decisione, resa possibile anche dal buon andamento delle attività nel 2020 che si è chiuso in utile (si veda altro articolo di BeBeez), è anche funzionale alla necessità di Centurion di pagare a sua volta le cedole semestrali ai sottoscrittori del bond high yield emesso lo scorso autunno per 605 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). L’emissione senior secured, che scadrà il 30 settembre 2026 e paga una cedola del 5,875%, era stata interamente collocata presso investitori istituzionali e quotata al Luxembourg Stock Exchange. Il prestito obbligazionario serviva a rifinanziare il prestito ponte contratto per l’acquisizione di Engineering da parte di Neuberger Berman e Bain Capital, annunciata a febbraio 2020 e conclusa dopo il via libera condizionato del governo in tema di golden power(si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era attesa dal dicembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) e come previsto aveva portato alla exit del fondo Apax dal capitale, mentre NB Reinasssance ha reinvestito con nuovi fondi, così come il top management.
Ricordiamo che lo scorso novembre anche Engineering, insieme a Fastweb, è entrata nella partita per Cloud Italia, ossia per la creazione del Polo Strategico Nazionale (PSN), un’infrastruttura per la gestione in cloud di dati e applicazioni della Pubblica Amministrazione (PA), che si inserisce nell’ambito del piano complessivo di accelerazione della trasformazione digitale a garanzia della sicurezza e del controllo nazionale dei dati. Le due società hanno infatti presentato al Ministero per l’innovazione e la transizione digitale (MITD) una proposta congiunta per la realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale (si veda altro articolo di BeBeez). Si tratta quindi della terza cordata in corsa per il progetto. In precedenza, infatti, a depositare al MITD le loro proposte sono state la cordata TIM-CDP-Sogei-Leonardo e l’accoppiata Almaviva-Aruba.