Wise Equity sgr ha annunciato ieri il closing definitivo dell’ultimo fondo Wisequity VI, che ha raccolto 400 milioni di euro al suo hard-cap in quattro mesi dall’inizio della commercializzazione (si veda qui il comunicato stampa).
Il fondo, il cui focus continuerà a essere come per i precedenti fondi, l’investimento in società italiane di media dimensione, orientate all’export e leader nelle loro rispettive nicchie di mercato, ha raccolto sottoscrizioni importanti sia da investitori già presenti nei fondi precedenti (re-ups del 128%) sia da nuovi investitori. Gli investitori istituzionali internazionali rappresentano più del 60% della raccolta, quelli italiani circa il 28%, mentre le quote rimanenti sono state raccolte con commitment di HNWI e del team di Wise Equity.
Come per i fundraising precedenti, Wise Equity si è avvalsa della consulenza di Rede Partners, fundraising advisor indipendente per fondi di private equity; e di Legance – Avvocati Associati e Proskauer per gli aspetti legali.
Il fundraising fa seguito ai recenti disinvestimenti da Tapi (produzione di tappi a T per il mondo degli spirit premium e super premium, passata a Stirling Square), Vittoria (pneumatici e ruote per bicicletta di alta gamma, ceduta parzialmente a Telemos Capital) e Trime (produzione di torri faro per l’illuminazione di cantieri, miniere ed eventi live, passata a 21 Investimenti) che hanno contribuito a portare il multiplo realizzato nella vendita delle società partecipate dai fondi Wisequity III, IV e V a 3,8 volte il capitale investito.
In lista d’attesa in tema di disinvestimenti del fondo Wisequity V ci sono ora Cantiere del Pardo, gruppo italiano produttore di barche a vela e a motore e proprietario dei marchi Grand Soleil Yachts, Pardo Yachts e VanDutch, di cui il fondo possiede il 60% e che pensa all’ipo, quando i mercati si stabilizzeranno (si veda altro articolo di BeBeez). E anche Selle Royal spa, azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di selle per biciclette e altri prodotti per il ciclismo, di cui lo stesso fondo possiede il 33% e che a inizio 2022 aveva avviato l’iter per la quotazione a Piazza Affari sul segmento Star di Euronext Milan (si veda altro articolo di BeBeez), progetto poi sospeso a seguito dello scoppio della guerra tra Ucraina e Russia.
Nel dettaglio, Wisequity III nel 2011 aveva raccolto 180 milioni di euro e ha tuttora in portafoglio partecipazioni in NTC, Controls e Alpitour; Wisequity IV ha completato la raccolta nel marzo 2016 a 215 milioni e oggi ha in portafoglio Imprima, Tatuus Racing, Aleph, Innovery, Waycap e Corob (parzialmente ceduta); mentre Wisequity V ha chiuso la raccolto nel 2019, con una dotazione di 260 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e ha in portafoglio, oltre a Cantiere del Pardo e Selle Royal, anche OneTag, Almac, Fimotec, Special Flanges,
Fondata nel 2000 da Paolo Gambarini e Michele Semenzato, l’sgr ha da allora investito un totale di 800 milioni di euro. Ora, per prepararsi alla gestione del nuovo fondo, l’sgr ha promosso Luigi Vagnozzi nel ruolo di senior partner, al fianco dei due fondatori e degli altri tre partner Valentina Franceschini, Stefano Ghetti e Fabrizio Medea.
Vagnozzi entra così a far parte del consiglio di amministrazione insieme alla cfo, Elvira Viviani e ad Alberto Picciau, avvocato e docente, che assumerà il ruolo di amministratore indipendente. Davide Arrigoni, Alessio Riccioni e Bruno Barago sono stati promossi al ruolo di principal e avranno responsabilità primaria, così come i partner, nelle operazioni di investimento del nuovo fondo. Wise Equity ha inoltre allargato ulteriormente il suo team di investimento con l’assunzione di tre nuovi investment manager: Edoardo Vaghi, Antonella D’Amicis e Fabio Danisi. Luigi Vagnozzi e Elvira Viviani entreranno inoltre a far parte della compagine azionaria di Wise Equity sgr, che continuerà a essere interamente posseduta dal suo management team.