Fonderie Montorso, controllata dal 2018 dal Fondo Italiano d’Investimento sgr (FII sgr) tramite il fondo FICC (Fondo Italiano Consolidamento e Crescita, ex Innovazione e Sviluppo), ha rilevato dalla famiglia Zanotti, che l’aveva fondata nel 1966, il 100% di Nuova Torneria Zanotti, azienda bolognese specializzata nelle lavorazioni di componenti di precisione per l’oleodinamica sviluppati e disegnati in collaborazione con i propri clienti (si veda qui il comunicato stampa).
Adacta ha assistito Fonderie di Montorso e Fondo Italiano d’Investimento sgr nella due diligence fiscale, contabile e legale e come advisor nell’intera operazione. Carlo Conti è stato advisor finanziario di Fonderie di Montorso. Nuova Torneria Zanotti è stata assistita dall’avv. Gian Luca Ughi di Bologna.
Torneria Zanotti è in grado di coprire tutte le fasi di lavorazione (tornitura, brocciatura, alesatura, lappatura, rullatura e sbavatura), incluso un reparto dedicato ai pre-assemblaggi dotato di attrezzature speciali studiate e realizzate in casa sulla base dei requisiti e delle specifiche dei clienti. La società, con sede a Castel San Pietro Terme (Bologna), ha chiuso il 2019 con ricavi per 5,8 milioni di euro e un ebitda di 721 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus).
Nuova Torneria Zanotti integra le capacità del Gruppo Montorso nelle lavorazioni meccaniche, dove ha già effettuato un investimento significativo con Fondmatic Hydraulic Machining, ramo di azienda della Evotech Srl di Castelletto Bolognese dedicato alle lavorazioni meccaniche di componenti oleodinamici in ghisa, rilevato nel dicembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
Si tratta della quinta acquisizione di un’azienda dal 2017 per Fonderie Montorso. Nel maggio scorso ha acquisito la maggioranza del capitale di Perucchini, azienda leader nella produzione di componenti complessi in ghisa e acciaio attraverso la tecnologia dello stampaggio in conchiglia (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’aprile 2020 le Fonderie avevano acquistato la Fonderia Scaranello (si veda altro articolo di BeBeez) e nell’aprile 2019 avevano acquisito il fornitore Animisteria Fiorini di Brendola (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, nel 2017, era stata invece la volta di Fondmatic di Crevalcore (Bologna). Fonderie Montorso pertanto prosegue nell’attuazione del progetto di consolidamento di realtà manifatturiere dedicate alle lavorazioni di componenti destinati al settore oleodinamico, con l’obiettivo di offrire ai propri clienti un servizio sempre più completo ed integrato.
Per Dario Ivaldi, presidente di Fonderie Montorso, Nuova Torneria Zanotti rappresenta “un’eccellenza nel settore”. Secondo Aldo di Bernardo, senior partner del fondo Fondo italiano Consolidamento e Crescita di Fondo Italiano d’Investimento, “sono molte le opportunità di consolidamento in Italia, ricca di aziende altamente tecnologiche e con una forte vocazione all’export”.
L’azienda, con sede a Montorso (Vicenza), è nata nel 1962. Rilevata nel 2010 da Patrizia Comello, attuale amministratore delegato, e dalla sua famiglia, l’azienda impiega oggi 470 dipendenti in due stabilimenti, di cui uno in provincia di Vicenza e l’altro in provincia di Bologna. La società nel 2019 ha fatturato 75,8 milioni di euro con un ebitda di 2,2 milioni e un debito finanziario netto di 22,6 milioni (si veda qui l’analisi Leanus). L’entrata di FII sgr nel capitale di Fonderie di Montorso risale al dicembre 2018 tramite il Fondo Innovazione e Sviluppo, ribattezzato l’anno scorso Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (FICC), al fianco della famiglia Comello, che ha mantenuto il restante 30% (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo stesso fondo pochi mesi prima aveva rilevato il 70% circa di Marval, azienda metalmeccanica che produce componenti per motori e cambi di autoveicoli, dalla famiglia fondatrice e dal secondo fondo di Mandarin, MCP II (si veda altro articolo di BeBeez). Lo stesso fondo aveva investito nel 2012 nel 10% del software per servizi ospedalieri Tbs, all’epoca quotato all’Aim Italia, nel luglio 2017 rilevato in opa e delistato da Pantheon (oggi Althea), holding controllata da Permira (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre il Gruppo Florence, partecipato anche da FII sgr tramite FICC, ha rilevato Manifatture Cesari ed Emmegi, attive rispettivamente nella produzione di abbigliamento in jersey e di capispalla.
FII sgr ieri ha reso noto di aver investito 180 milioni di euro circa nel primo semestre 2021 tramite dieci interventi, tra fondi diretti e indiretti (si veda qui il comunicato stampa). Nel complesso, l’insieme delle attività di Fondo Italiano, considerando anche i fondi di fondi lanciati negli anni precedenti (FOF Private Equity e FOF Private Debt), vede il coinvolgimento, al 30 giugno 2021, di oltre 300 aziende, per un fatturato complessivo pari a circa 33 miliardi e che contano quasi 180 mila dipendenti.
In particolare, il fondo FITEC ha finalizzato l’investimento in Inxpect, leader mondiale nella sensoristica radar per applicazioni di robotica e sicurezza industriale. Inoltre, è stata portata a termine la quotazione della partecipata Seco sul segmento Star di Borsa Italiana. Il fondo vede tra le proprie partecipate anche: BeMyEye, leader nel riconoscimento immagini via mobile crowdsourcing; Everli, società attiva nella consegna a domicilio della spesa, con modello marketplace; Healthware, società attiva nell’ambito dei servizi di consulenza avanzata e sviluppo software per la digital health alle principali case farmaceutiche mondiali; Termo, piattaforma digitale per l’efficienza energetica della casa.
Il FOF Private Equity Italia (FOF PEI), con una dimensione attuale di 338,8 milioni, ha proseguito, nel corso del semestre, l’attività di investimento, costruendo un portafoglio di fondi di private equity coerente con la strategia di FII. FOF PEI conta sottoscrizioni in 9 fondi per un commitment complessivo pari a 240,8 milioni, che a loro volta hanno una dimensione attesa pari a €1,8 miliardi, con effetto leva pari a 7,6 volte i capitali impiegati da FII. Nonostante il perdurare della complessa congiuntura economica legata all’emergenza sanitaria, gli 8 fondi che hanno finalizzato il closing hanno già investito in 21 società, che registrano un fatturato aggregato di 527,5 milioni, un ebitda aggregato di €116 milioni ed un numero complessivo di dipendenti pari a 2.300 unità.
Per quanto riguarda il FOF Private Debt Italia (FOF PDI), la cui dimensione attuale è di 291,5 milioni, si registrano, alla fine del primo semestre 2021, sottoscrizioni in 4 fondi per un impegno complessivo pari a 130 milioni. I fondi in portafoglio hanno una dimensione attesa complessivamente pari a 630 milioni, con effetto leva pari a 4,8 volte i capitali impiegati da FII. I tre fondi operativi in portafoglio hanno già investito in 27 società, che registrano un fatturato aggregato di 2,3 miliardi, ebitda aggregato di 313,1 milioni ed un numero complessivo di dipendenti pari a 30mila unità.