Il gruppo Florence non si ferma. Il primo polo produttivo integrato in Italia al servizio della moda di alta gamma ha acquisito il 100% dello storico calzaturificio Taccetti, produttore italiano di scarpe formali da donna per i marchi del lusso, con 56 milioni di fatturato previsto quest’anno (+20%) e 270 dipendenti (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione segue di solo poche settimane l’ingresso di Florence, a fine settembre, nel mondo delle calzature con l’acquisto dì Lorenza Calzaturificio e Novarese e di pochi giorni dalla diciannovesima operazione, cioè l’acquisto, lo scorso 25 ottobre, dei maglifici Leonello Spagnol ed Erika, due aziende venete specializzate nei capi in maglia di lana, cotone e altri filati pregiati.
Il gruppo Florence è stato assistito in qualità di financial advisor da Banca Akros, come legal advisor da Dwf e come financial due diligence da New Deal Advisors. Dwf si è occupato anche della legal due diligence, mentre Bonelli Erede della tax due diligence. Il guppo Taccetti, invece, è stato assistito dallo studio Minocchi Commercialisti e dallo studio legale Contri.
A vendere (la cifra non è stata resa nota) è stata la famiglia Taccetti (in foto), che reinvestirà una piccola quota nel gruppo e rimarrà alla guida dell’azienda fondata nel 1954 da Giovanni Taccetti. Ora Stefano e Francesca, che fanno parte della quarta generazione della famiglia, prenderanno le redini dell’azienda in qualità di amministratori delegati, subentrando ai fratelli Carlo e Giovanni.
Con quest’ultima operazione il polo raggiunge i 470 milioni di fatturato e 2.300 dipendenti. Ma il gruppo non intende fermarsi qui. Entro l’anno, infatti, arriveranno altri due deal, con la prospettiva di superare i 500 milioni di ricavi nel 2022 con un ebitda del 18%. La quotazione in Borsa, prevista nel 2023, per il momento è sospesa a causa delle turbolenze del mercato finanziario, come riporta Il Sole 24 ore.
Il calzaturificio Taccetti vanta una capacità produttiva di duemila paia di calzature al giorno e 410 mila l’anno, più 150 mila paia che si aggiungeranno una volta inaugurato il quinto stabilimento (attualmente in costruzione) di 5.200 metri quadrati a Montelupo Fiorentino (FI), dove la Taccetti ha sede.
“La missione di Gruppo Florence è valorizzare il Made in Italy in un’epoca sempre più impegnativa e offrire ai brand del lusso, oltre al prodotto di alta qualità, anche servizi eccellenti e affidabilità nei tempi di consegna, sempre con attenzione alla sostenibilità”, aveva affermato nell’occasione Attila Kiss, ceo di Gruppo Florence.
Florence, quando ha acquisito Lorenza Calzaturificio e Novarese, è entrato anche nel comparto delle lavorazioni intermedie con Officina Ciemmeci, giovane realtà imprenditoriale toscana specializzata nei trattamenti più innovativi su pelle e tessuti.
Oggi, con il calzaturificio Taccetti, è salito a 20 il numero di aziende che hanno deciso di aderire al progetto industriale di Gruppo Florence, controllato per circa il 65% dal consorzio guidato da VAM Investments, Fondo Italiano d’Investimento (tramite Fondo Italiano Consolidamento e Crescita – FICC) e Italmobiliare, e per il restante 35% dalle famiglie fondatrici delle aziende che fanno parte del gruppo.
Proprio per finanziare le continue acquisizioni, lo scorso aprile il Gruppo Florence aveva varato un nuovo aumento di capitale al quale hanno partecipato gli attuali azionisti (si veda altro articolo di BeBeez), ma anche nuovi investitori. In particolare è emersa la partecipazione all’operazione anche di un gruppo di investitori privati organizzati in club deal da Unicredit. Come spiegato a Citywire Italia da Gennaro Del Sorbo, responsabile dell’area Ultra-High Net Worth Families & Family Holdings di Unicredit, grazie alla sinergia tra il suo team e quello di Alternative Capital Markets, 15 clienti professionali hanno potuto aderire all’aumento di capitale di Florence. Si è trattato della prima operazione di questo tipo organizzata da Unicredit, dopo la costituzione lo scorso febbraio della divisione Alternative Capital Markets guidata da Silvia Viviano (si veda altro articolo di BeBeez).
Ma evidentemente ciò non è bastato dato che, sempre per sostenere le nuove acquisizioni e rifinanziare il debito esistente, il Gruppo Florence lo scorso mese di luglio si è assicurato un prestito da 225 milioni di euro (si veda altro articolo BeBeez). Il contratto di finanziamento era composto da diverse linee di credito, con un pool bancario formato da Unicredit, Banco BPM, Intesa Sanpaolo, Cdp, Bper Banca e Credit Agricole Italia, tutte assistite sul piano legale dallo studio Gattai, Minoli, Partners. Nell’operazione, Florence è stata assistita da DWF, mentre BNL ha agito come agent del finanziamento.
Ricordiamo che Florence lo scorso giugno ha acquisito il 100% di Facopel, storico cappellificio di Chiesina Uzzanese in provincia di Pistoia, dalla famiglia Galgani (si veda altro articolo di BeBeez) e del 100% del produttore leccese di capi in jersey Barbetta dall’omonima famiglia (si veda altro articolo di BeBeez). In entrambi i casi le due famiglie hanno reinvestito nel gruppo. Lo scorso maggio era stata invece la volta di cinque aziende specializzate in produzioni di nicchia: CAM (Bergamo), Confezioni Elledue (Arezzo), Frediani (Torino), Parmamoda (Parma) e Pigolotti (Perugia). Contestualmente all’acquisizione, i fondatori delle rispettive aziende avevano anche in quel caso reinvestito nel gruppo Florence e si erano unite alle famiglie Giuntini, Capezzuoli, Maltinti, Ciampolini, Sanarelli, Romolini, Bonacina e Bertolani, già azioniste del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, nell’ottobre 2021, il gruppo era andato al salvataggio di Metaphor Italy srl, storica azienda del distretto tessile carpigiano di proprietà dell’imprenditore belga Andrè Leruth, dopo la sentenza di fallimento dell’agosto 2021 emessa dal Tribunale di Modena, che non ha accolto la richiesta di concordato in bianco presentata nel maggio dello scorso anno dalla proprietà (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settembre 2021 Florence aveva acquisito anche il 100% di Antica Valserchio, leader nella produzione di tessuti per accessori, abbigliamento ed arredamento per i marchi più importanti della moda e del design (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza era stata la volta di Emmegi, azienda storica del fashion made in Italy specializzata in capi spalla informali sia uomo sia donna (si veda altro articolo di BeBeez); e della quota di controllo di Manifatture Cesari, azienda umbra specializzata nei prodotti in jersey e quarta società entrata a far parte della piattaforma (si veda altro articolo di BeBeez). Queste quattro aziende si sono aggiunte alle tre aziende che nell’ottobre 2020 avevano dato vita al Gruppo Florence, ossia: Giuntini, leader nell’outwear e tessuto leggero; Ciemmeci, prestigioso produttore di capi in pelle e pellicce, e Mely’s, eccellenza nel segmento della maglieria (si veda altro articolo di BeBeez).