Banca Valsabbina, istituto di credito bresciano focalizzato su Valsabbia e Val Camonica, ha annunciato l’acquisizione sino al 10% del capitale della startup fintech NYP Techfin srl, piattaforma tecnologica con focus sui crediti commerciali verso la pubblica amministrazione (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione, che è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, prevede un aumento di capitale che verrà sottoscritto in parte dall’istituto bresciano, che ha l’obiettivo di raggiungere appunto una partecipazione del 10% del capitale sociale della fintech, che fa parte del Gruppo Collextion, leader nel subservicing per la gestione di portafogli relativi a crediti nei confronti della pubblica amministrazione.
NYP Techfin srl è stata assistita da EY per lo sviluppo del piano industriale, mentre Terrin Associati, ha assistito nell’operazione Banca Valsabbina.
Collextion Holding srl è a capo del gruppo Collextion, che opera attraverso Collextion Mediazioni (svolge attività di mediazione creditizia e opera in sinergia con veicoli costituiti per l’origination di crediti verso la PA con un volume di intermediato che è stato di 900 milioni nel 2020 e di 377 milioni nel 2021), Collextion Services (specializzata nella gestione e recupero del credito, ha attualmente in gestione 18 SPV con portafogli di crediti di 2,4 miliardi di euro), Collextion Legal(per la gestione del recupero crediti con esperienza ventennale nei contenziosi tra privati ed enti pubblici), Collextion Limited (che volge attività di arranger in operazioni di cartolarizzazione) e il servicer Parr Credit (tornato al nome originale dal precedente White Star, dopo essere stato ceduto a Collextion lo scorso aprile da Arrow Global, si veda altro articolo di BeBeez).
Ferdinando Brandi, amministratore unico di NYP Techfin, ha spiegato: “Lo scopo principale è rendere maggiormente liquido il mercato delle cessioni dei crediti nei confronti della PA nel rispetto della
regolamentazione, tempo per tempo vigente, dando contemporaneamente maggiore trasparenza e certezza al mercato e rendendo i dati facilmente accessibili anche ai debitori. In tal modo sarà favorito l’accesso al credito delle piccole e medie imprese italiane sviluppando tutta una serie di funzioni personalizzate”.
L’ingresso di Banca Valsabbina nel capitale di NYP avviene a valle di una rodata collaborazione con il gruppo Collextion, promotore dell’iniziativa. Ad agosto 2022, Collextion ha in particolare lanciato una piattaforma di cartolarizzazione di crediti commerciali vantati da aziende e pmi verso la pubblica amministrazione (si veda altro articolo di BeBeez) e più in generale verso aziende partecipate dallo stato che prevede una capacità di acquisto di crediti per circa 500 milioni di euro all’anno da parte dell’spv Dervio Securitisation srl (si veda qui l’avviso in Gazzetta Ufficiale). La piattaforma fintech è stata sviluppata insieme a Sistemi Informativi (gruppo IBM), e i titoli della cartolarizzazione saranno sottoscritti via via da Banca Valsabbina, Azimut Libera Impresa sgr e l’asset manager Fidera Vecta. Banca Valsabbina ha agito anche in qualità di arranger e account bank della cartolarizzazione. Il programma di acquisti è su base triennale e la capacità di acquisto del veicolo potrà arrivare a un miliardo di euro all’anno grazie all’ingresso nei prossimi mesi di ulteriori investitori.
Azimut e Banca Valsabbina sono già coinvestitori in programmi di acquisto di note di cartolarizzazione di crediti verso pmi. Ad aprile dell’anno scorso insieme alla fintech italiana Opyn (l’ex Borsa del Credito, si veda altro articolo di BeBeez), hanno dato un’accellerata al programma di finanziamenti digitali Pmi Be-Tech, grazie al quale l’istituto di credito bresciano erogherà ulteriori crediti alle pmi tramite il canale di Opyn avvalendosi anche della collaborazione del nuovo co-arranger e senior financer Santander Corporate & Investment Banking. Assieme i due istituti hanno in programma di offrire prestiti fino a 300 milioni di euro. Opyn metterà a disposizione dei richiedenti dei prestiti il software di valutazione del merito di credito (si veda altro articolo di BeBeez).
Hermes Bianchetti, vicedirettore generale vicario di Banca Valsabbina, a proposito della nuova operazione con NYP Techfin, ha spiegato: “Da anni la nostra banca finanzia e veicola risorse verso l’economia reale, anche per il tramite di innovative operazioni di cartolarizzazione. Tra le varie aree di operatività, in collaborazione con partner specializzati, l’istituto supporta le aziende attraverso lo smobilizzo dei crediti commerciali vantati nei confronti della PA”.
Per Banca Valsabbina questa è solamente l’ultima di una lunga serie di investimento nel capitale di startup fintech. Ricordiamo Ad agosto 2022 aveva aumentato al 32% la propria quota, in precedenza il 27% che già ne faceva il primo azionista, in Sandbox srl, società milanese nel cui capitale l’istituto bresciano lo scorso aprile si era impegnato a entrare insieme ad altri investitori (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso marzo ha acquistato il 9% della piattaforma di equity e lending crowdfunding Opstart (si veda altro articolo di BeBeez).Prima ancora, a febbraio, insieme alla fintech italiana Credit Service, la banca aveva lanciato Invoice Be-Tech, un programma che aveva l’obiettivo di investire fino a 50 milioni di euro rotativi in fatture emesse dalle pmi del territorio (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione faceva seguito all’ingresso di Banca Valsabbina nel capitale di Credit Service spa, proprietaria della piattaforma di invoice trading MyCreditService.com avvenuto nel giugno 2021 con la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato alla banca bresciana e a Siav spa, tech padovana leader nel software per la gestione elettronica dei documenti e dei processi digitali, a seguito del quale avevano rilevato rispettivamente il 17,5 e il 13,1% (si veda altro articolo di BeBeez).
Oltre Sandbox e Credit Service, la banca bresciana nel settembre 2021 aveva anche acquisito il 9,9% di Prestiamoci, piattaforma italiana attiva da più di 10 anni nel peer to peer lending. L’operazione l’aveva vista partecipe di un round di finanziamento da circa 2 milioni di euro, a cui avevano partecipato anche gli altri azionisti preesistenti, tra cui spiccavano, oltre ai fondatori guidati da Daniele Loro, Banca Sella, Club Italia Investimenti 2, Innogest, Digital Magics e alcuni business angel di alto profilo come Stefano Miccinelli, Luca Gacometti e Roberto Condulmari (si veda altro articolo di BeBeez).
Infine, ricordiamo che a settembre 2018 la banca aveva partecipato al round da 18 milioni di euro di Satispay (si veda altro articolo di BeBeez).